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- Pubblicato Domenica, 21 Febbraio 2021
- Scritto da Gabriella Romano
"IO, GRAZIANO E NINO: L'AMICIZIA OLTRE IL TEMPO E LO SPAZIO"
UN FILO ROSSO CHE NON SI E' MAI SPEZZATO
Tanti in questi giorni hanno lasciato sui social tributi di affetto e di stima per Nino Bindi. Neppure io mi sottratta alla tirannia di Facebook, anche se sono un’adepta dell’ultima ora. Ma proprio riflettendo su ciò che ci ha legato per una vita (vale soprattutto per Graziano che con Nino ha vissuto adolescenza, studi in stanze condivise, “avventura” amministrativa, notti insonni a dialogare sui massimi sistemi, adesione sincera ed onesta alla vita e ai suoi principi) vorrei condividere, in modo più disteso, alcune riflessioni che mi sorgono spontanee su un sentimento che, assieme a pochi altri, rende la vita degna di essere vissuta.
A tal proposito, sia per deformazione professionale, sia perché non c’era persona che detestasse più di Nino la retorica dei sentimenti, mi piace affidarmi alle parole di Cicerone, scrittore robusto, che nel trattato “Laelius seu de amicitia” dice che “nihil est enim tam naturae aptum, tam conveniens ad res secundas vel adversas”( nulla infatti [più dell’amicizia] è tanto consono alla natura, tanto adatto sia nella buona che nella cattiva sorte).
Questa è la prima caratteristica; l’altra, non meno importante, è quella di restare salda di fronte al cambiamento delle abitudini e degli interessi, agli accadimenti che ci rinchiudono in noi stessi, all’avanzare dell’età. Questo è successo anche a noi: di fronte alle difficoltà, l’invisibile filo rosso fatto di affetto, lealtà, fiducia reciproca, rispetto, stima, non si è mai spezzato e ci ha tenuti sempre legati.
E’ difficile conservare un’amicizia fino all’ultimo giorno di vita. Noi abbiamo avuto il grande privilegio di poterlo fare. Mi sento di dire che, se Nino potesse leggere ora, queste considerazioni le condividerebbe tutte. E, credo, gli farebbero piacere perché le saprebbe scaturite dal cuore. Un ultimo saluto con le parole di Cicerone : ” Quoquo te verteris praesto est, nullo loco excluditur” (dovunque tu vada [la mia amicizia] sarà a tua disposizione, non è esclusa da nessun luogo).
Va oltre i limiti del tempo e dello spazio.
Gabriella Romano