RICORDO DI PADRE ROCCO CIPOLLONE

UN LEMBO DELLA STORIA DEL SANTUARIO
MIRACOLO EUCARISTICO DI LANCIANO

Nella vigilia della Madonna di Lourdes, dopo breve ma intensa sofferenza, concludeva la giornata terrena P. Rocco Cipollone, francescano conventuale, del Miracolo Eucaristico di Lanciano. Era ricoverato da più di un mese e non vi erano molte speranze di guarigione.

Nato a Cese di Avezzano nel 1934 in una famiglia numerosa, due fratelli divennero come lui sacerdote, P. Enrico, francescano conventuale per 15 anni Parroco dell’Assunta di Silvi e P. Rodolfo, missionario comboniano in Etiopia, ora nell’istituto di Brescia, alla periferia della città di S. Paolo VI.

Entrato nei Minori Conventuali, P. Rocco percorse tutta la formazione in Assisi, dove aveva lasciato il cuore. Ricordava gustosi aneddoti, come, a Natale, la visita al presepe nella Chiesa di S. Francesco a Foligno, allestito dall’indimenticabile P. Luigi Fratini, caratterizzata dal percorso a piedi dalla città del Santo Poverello al porto di terra dell’Italia Centrale. Dopo la visita e la preghiera, i fratini erano rifocillati da un semplice e saporito pranzo.

Dopo la professione perpetua nel 1957, fu ordinato sacerdote, sempre in Assisi, dal Vescovo Placido Nicolini, nel 1960. Il fratello Enrico aveva chiesto di andare in missione, ma i Superiori mandarono Rocco e operò prima in Corea del Sud, insieme ad altri frati abruzzesi, e poi nelle Filippine. Quando tornava in estate, per le vacanze, si fermava al Convento di Silvi.

Rientrato in Italia per il Grande Giubileo del 2000, è sempre stato di comunità a Lanciano, come referente per le missioni estere, sempre a disposizione delle Confessioni e la direzione spirituale. Aveva contatti con gente di tutto il mondo, conosceva le lingue, ed era un ottimo costruttore di reti di relazioni. Sacerdote di preghiera e devozione mariana, univa fermezza e dolcezza.

Pur con diversi acciacchi, legati anche all’età, continuava il prezioso servizio al Santuario e ai pellegrini, soprattutto stranieri, sovente di passaggio da altri luoghi dello spirito e diretti verso i luoghi del ritorno. Ogni sera seguiva il Rosario da Lourdes, alle 18, e nella sua stanza era spesso sintonizzato su Radio Mater, dove seguiva celebrazioni, catechesi e notizie della Chiesa.

Il suo Calvario era cominciato all’inizio dell’Avvento dello scorso anno e il primo ricovero fu decretato il 29 dicembre. I Superiori P. Fabrizio De Lellis e P. Mauro De Filippis,  Ministro Provinciale e già Superiore a Lanciano per un quadriennio, all’inizio della permanenza di P. Rocco, lo hanno messo in contatto, in videochiamata, con il Ministro Generale P. Carlos Alberto Trovarelli che gli ha dato una benedizione.

Se ne va un lembo della storia recente del Santuario del Miracolo di Lanciano. Tutti ricordiamo P. Rocco con enorme affetto, nella certezza di saperlo accanto al Signore e ai cari della sua famiglia e della grande famiglia francescana.

SANTINO VERNA