PARCO DEL CERRANO, FUMATA GRIGIA PER LA PRESIDENZA

ITALIA VIVA CONTESTA LE SCELTE DEL SINDACO
DI PINETO 
E PROPONE NUOVE SOLUZIONI
 

Quale soluzione per la nomina a presidente del Parco Marino del Cerrano? È quanto si chiedono Cleto Pallini, coordinatore del gruppo Italia Viva a Pineto e Luciano Monticelli, referente nazionale del partito fondato da Matteo Renzi ed ex sindaco della città di Pineto, che molto si è speso per l’istituzione dello stesso Parco durante la sua attività amministrativa. I due, infatti, non nascondono l’imbarazzo di fronte all’impasse nella quale si è trascinata la risoluzione della nomina, una fumata grigia che di fatto sta producendo una situazione di stallo per l’incarico alla governance dell'Ente Parco, visto il nulla di fatto nella votazione.

“Bisogna fare un piccolo passo indietro – precisano Pallini e Monticelli in merito –. Chi ha svolto le trattative per i componenti del nuovo assetto del cda ha ritenuto, in modo errato, di non coinvolgere il perimetro politico che governa Pineto e quindi anche Italia Viva. Il sindaco ha infatti preferito volgere lo sguardo ad altri partiti, addirittura fuori dal contesto pinetese. E tutto questo sbagliando: ricordiamo infatti che questa volta, per la logica dell'alternanza, la presidenza doveva essere espressa dall'amministratore comunale di Pineto. Non occorre essere degli scienziati per capire che, per effetto dei numeri, il centrosinistra non avrebbe potuto ottenere la presidenza e, com’è successo altre volte, quando non si hanno i numeri è inutile forzare la mano”.

Il riferimento è al fatto che l’attuale cda si compone di tre membri appartenenti al centrodestra e solo due membri di fazione opposta. Secondo il punto di vista di Italia Viva occorreva dunque trovare un accordo trasparente con il centrodestra. “Estromessi dal sindaco nelle trattative – proseguono Cleto Pallini e Luciano Monticelli –, noi abbiamo sempre sostenuto che non bisognava rincorrersi alle carte bollate, ma trovare un accordo politico. Questo non si è però voluto fare e il ricorso al TAR purtroppo non risolve tutti i problemi, in quanto, tra le tante cose, c'è anche la questione delle quote di genere sollevata dalle CPO a tutti i livelli”.

Di fronte a tale situazione, Italia Viva propone dunque di farsi carico di queste responsabilità e suggerisce di rimettere in tempi stretti un nuovo bando, dando nel frattempo la presidenza al centrodestra e immettendo nei cinque nominativi la differenza di genere. “Solo così – concludono i due referenti politici – si potrà superare il rischio di un commissariamento. Italia Viva in questi giorni parlerà con i rappresentanti del centrodestra per trovare una possibile via di uscita. Spiace però constatare di dover agire dove il primo cittadino non ha saputo arrivare”.