MEDICI IN FUGA DALL'OSPEDALE DI  ATRI?

URGE UN CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO PER
DISCUTERE LE POLITICHE AZIENDALI DELLA ASL DI TERAMO

Signor Sindaco,

Credo che Lei si informi quotidianamente sullo “STATUS del nostro Presidio Ospedaliero”, non solo sulla questione ed andamento del COVID 19 nella realtà comunale, statistiche, contagi e quant’altro, ma su altro, su altri problemi, sull’Ospedale, come sta rispondendo alle necessità della normalità delle patologie CRONICHE ed ACUTE, che i cittadini esprimono, loro malgrado, ma che non riescono a soddisfare operativamente, stante il precedente STOP del Marzo 2020, e della identica situazione man, mano, ripresa con la cosiddetta 2° ONDATA del virus, che ha reso il Presidio, non tutto Covid, ma quasi. Stante che, le attività chirurgiche sono quasi del tutte sospese, quali: Chirurgia Generale, Ortopedia Generale, Urologia, Oculistica, o largamente ridimensionate ed ostacolate dallo status pandemico, e del doppio ruolo del Presidio di Atri. Tutto quanto questo, che  vedono i nostri chirurghi, che vanno ad operare a S. Omero, a Teramo, e non saprei dove altro, dato che qui è tutto bloccato, ormai.

Sta di fatto, che molti di loro si sono stancati di questa incertezza operativa, e si sono trasferiti a Teramo, ed altri sono in procinto di farlo in altri Presidi, in altre ASL della nostra Regione, ad es. Chieti. Situazioni queste che darebbero, sarebbe la fine per Atri, stante che, ripeto, abbiamo atteso ben 5  anni per avere i Primari della Chirurgia e della Ortopedia, che vederne andare via alcuni dispiacerebbe a noi  di Atri, e del territorio dei Comuni dell’AREA VASTA, ben 15, e con un bacino  di utenza storica, di circa 140-150 mila ab.

Cosa le voglio dire, consigliare Signor Sindaco, stia attento per prima alle decisioni teramane in essere, cioè del Direttore Generale e del Direttore Sanitario, che sono, ovviamente, Teramo centriche, pro-Teramo, come è la loro visione del problema sanitario dell’ASL, non sicuramente pro Atri.

E poi, se ritiene, convochi i medici interessati, ci vada in Ospedale, cerchi di incontrarli assieme, o singolarmente, per reparto, cercando di capire cosa bolle in pentola, quali sono i loro problemi e le loro frustrazioni professionali etc. etc. ,  oltre che tecniche ed operative, oltre le eventuali necessità tecnologiche di cui hanno bisogno, e che possano essere di sua possibile azione rivendicatrice presso l’ASL teramana. Oggi sono possibili, i finanziamenti ci sono, e che ieri, invece, mancavano (vedere una 2° TAC per il Covid, ed una RNM), per non parlare di Medici, Infermieri, e quant’altro necessario ad affrontare il particolare momento in essere anche, e soprattutto, per il S. Liberatore. O non le risulta??? Quindi, stare fermi: E’ COLPEVOLE !!!

Non può lasciare che che le cose vadano avanti così, per conto loro, da soli, e poi, eventualmente, si trova a “RINCORRERLI”,  poi, a decisione presa, e non avere poi, la forza, direi politica, per risolverli e cambiarne il decorso, la direzione, da altrui volontà intraprese, direi anche politiche, se non organizzative e tecniche Teramo centriche, “Le ricordo che non stata scritto in nessuna parte che tutto deve stare al Mazzini di Teramo...”

E poi, perché non “CONVOCA un Consiglio Comunale ad OC” su questi argomenti, anche richiesti dalle opposizioni ormai da decine di gg? E perché, non convoca, in quella sede, anche, come uditori e relatori, il Direttore Generale dell’ASL di Teramo, dr M. Di Giosia, ed il neo nominato Direttore Sanitario, Prof. M. Brucchi dell’ASL di Teramo?

Sarebbe un grande rispetto per Atri, per il Presidio Ospedaliero, per le istanze che man, mano, maturano nel nostro territorio e nella nostra Comunità.

Ecco, sono questi alcuni problemi pre-natalizi che ritengo porre alla Sua, e non  solo sua attenzione, nella speranza che la sua maggioranza, i partiti che la guidano, che “la smettessero di litigare solo per le nomine nei vari Enti”, dato che hanno una filiera coerente: dal Comune, alla Provincia, all’ASL di Teramo, alla Regione, all’Assessore alla Sanità, direi tutta di centro destra, quindi non si ha nessun ostacolo per avere eventuali decisioni diverse, promettenti, di carattere, di novità, verso il Presidio Ospedaliero di Atri, che, voglio ricordare a vossignori, fino a qualche anno addietro era il 5° Ospedale per importanza d’Abruzzo, dopo i 4 Provinciali. Si ricordi che sta parlando con un già Sindaco di Atri, un Amministratore di lungo corso, di un sindacalista, che queste cose le conosce eccome, in quanto che le ha vissute, ci si è battuto nelle sue varie vesti, in ogni luogo, direi negli ultimi 40 anni..

Gradire un riscontro grazie. Cordiali saluti, ed intanto rinnovo le BUONE FESTE a tutti.

Mario Marchese  (Sindaco emerito di Atri), Comitato Difesa Ospedale Atri