ATRI E LA FESTA DELLA IMMACOLATA

UNA TRADIZIONE SCRITTA NEL CUORE DEL POPOLO 

Nella tradizione dell’IMMACOLATA la S. Messa ad Atri, nella Cattedrale a Lei dedicata.
La sera dell'8 dicembre alle ore 18 nella meravigliosa Basilica Cattedrale dell’Assunta di Atri, dove sono custoditi nell’abside i famosi affreschi della vita della Madonna, opera del pittore rinascimentale ANDREA DE LITIO, si sono conclusi i festeggiamenti, in forma ridottissima causa il virus COVID, in onore dell’ IMMACOLATA CONCEZIONE, festa molto sentita nel Paese degli ACQUAVIVA.
Purtroppo a causa del virus anche in chiesa hanno stabilito le distanze sociali di sicurezza, pertanto non c’è stato il grande afflusso di fedeli presenti ad ascoltare e partecipare alla messa, come i precedenti anni, presieduta dal parroco della Cattedrale don Giuseppe Bonomo, concelebranti il parroco della parrocchia di S. Nicola don Pierpaolo Matteucci e il parroco di S. Margherita di Atri don Alexis Urpin.
Ha accompagnato la S. Messa con i canti liturgici, il Coro della “Schola Cantorum don GIOVANNI D’ONOFRIO” diretto dal maestro Giampiero Catelli, tra i cantori spiccava la voce del tenore Atriano RICCARDO DELLA SCIUCCA, che poche sere fa in occasione del Maggio Fiorentino su RAI 5 ha interpretato la parte di Cassio nell’opera OTELLO, direttore d’orchestra il grande Prof. ZUBIN MEHTA.
Possiamo ben dire che ATRI conferma la sua eredità musicale, dopo i due fratelli MODESTINI ARTURO e MARIO, CARLO ASSOGNA, continua la nascita di nuovi talenti, per ultimo, ma non ultimo RICCARDO DELLA SCIUCCA, seguito dal fratello maggiore CESARE direttore d’orchestra.
Prima della benedizione finale il coro ha intonato il famoso brano TOTA PULCRA (A. Borroni).
Quando in Atri c’erano i frati francescani nel convento e chiesa attigua di S. Francesco, per la festa dell’Immacolata, il priore Padre ANTONIO MUCCINO preparava la Schola Cantorum di S. Francesco con i vari canti e in particolare teneva molto al TOTA PULCRA , tutte le sere andavamo, noi ragazzi a fare le prove, poi ci univa ai grandi per assemblare assieme tutte le voci maschili. Non c’erano le voci femminili, ma voci Bianche.
Ricordo in particolare due anni dove insieme a Lupinetti Enzo e poi con Pasquale Romano fummo le voci bianche, cantammo l’assolo insieme al tenore Arturo Modestini, che emozione ancora oggi mi luccicano gl’occhi al solo ricordo.
Tutte le sere la chiesa era strapiena di fedeli e quando si intonava il TOTA PULCRA, sembrava tremasse.
Il Tota Pulcra come nella tradizione francescana durante la novena che va dal ventinove novembre all’otto dicembre si cantava tutte le sere e non solo al vespro dell’Immacolata.
Auguriamoci che questa pandemia termini presto, per tornare alla vita di tutti i giorni, sempre con il pensiero rivolto a Lei la Mamma di tutti noi. Preghiamo come Lei ci ha insegnato:

Ave Maria
Ave, Maria, grátia plena,
Dóminus tecum.
Benedícta tu in muliéribus,
et benedíctus fructus ventris tui, Iesus.
Sancta María, Mater Dei,
ora pro nobis peccatóribus,
nunc et in hora mortis nostrae.
Amen.