LA FATICA DI LEGGERE LA CRONACA POLITICA DELLA NOSTRA REGIONE

E TERAMO RISCHIA DI NON AVERE PIU' UN RAPPRESENTANTE IN PARLAMENTO 

Sono andato in confusione, pur cercando di essere sufficientemente attento ai fenomeni politici che si susseguono da noi.

Leggo che 18 Sindaci su 47 della Provincia di Teramo chiedono le dimissioni del Sindaco di Teramo da Presidente dell’ANCI Regionale, che rappresenta 305 Comuni, per aver deciso di non procedere con la riapertura delle scuole nel suo Comune.

Quindi 18 Sindaci si scandalizzano perché il Sindaco di Teramo non ha ottemperato ad una ordinanza del Governatore Marsilio che a sua volta non ha dato seguito ad un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.

Credo sia noto a tutti che gli Amministratori locali possono adottare solo provvedimenti più restrittivi. Coè il Sindaco di Teramo più restrittivo rispetto alla ordinanza del Governatore (non riapertura delle scuole) e questi più restrittivo rispetto alle indicazioni Governative (inserimento tempestivo dell’Abruzzo in zona rossa).

Non possono fare il contrario, abbassare il livello di attenzione, come ha fatto il Governatore dell’Abruzzo.

Lo stato di confusione é favorito dal leggere cosa succede con la nomina del Presidente dell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano ove interviene il TAR per sospenderne l’efficacia in quanto non sarebbero state rispettate alcune elementari norme statutarie.

Come se non bastasse si aggiunge si assiste alla designazione da parte della Regione di un Commissario nel Consorzio Piomba Fino che risulta essere del tutto arbitraria, al punto che viene reintegrata la precedente Commissaria. Si procede poi ad una nuova nomina nella speranza che sia la volta buona.

Nella ASP2, poi, quella che gestisce, fra l’altro, la casa di riposo Santa Rita e l’Ente Ricciconti è stato nominato il nuovo Direttore Generale, senza concorso, con l’assenza del Presidente nella riunione in cui si è proceduto alla designazione. Si sono in seguito registrate dichiarazioni di non condivisione del metodo seguito per la designazione da parte anche di esponenti dello stesso schieramento che governa l’Ente.

Come se non bastasse si legge sulla stampa di un “Addio a Forza Italia del Sindaco e degli Amministratori” di Atri a causa del mancato appoggio del Coordinatore Regionale, il Senatore Nazario Pagano, alla surroga in Consiglio Regionale dell’ex Sindaco di Atri Gabriele Astolfi.

Lasciano Forza Italia, responsabile di un non adeguato sostegno ad Astolfi, per andare verso chi?

Verso quelle forze politiche che lo hanno osteggiato? Verso la Lega che si è opposta alla surroga ed ha, in una sua parte, definito “una sceneggiata” la designazione di Astolfi quale Direttore Generale della ASP2 o verso Fratelli d’Italia che sono stati meri spettatori senza spendere neanche una parola a sostegno di Astolfi.

E’ sempre più difficile trovare un senso di razionalità in questi eventi, se non si conoscono fino in fondo i particolari, che forse solo i protagonisti conoscono.

Nel frattempo assistiamo allo smembramento del Collegio Elettorale della nostra Provincia che diverrà per una parte una costola di Pescara e per l’altra parte appendice dell’Aquilano. Non avremo più una identità e probabilmente non riusciremo mai ad avere un rappresentante Teramano in Parlamento.

I nostri politici impegnati nelle altre faccende sopra indicate e in altre che non conosciamo non si occupano dell’argomento, come se non ci riguardasse.

Questa è invece una questione molto importante che ci porteremo dietro per moltissimo tempo e che segnerà negativamente il futuro del nostro territorio.

Senza rappresentatività politica è molto difficile, se non impossibile, crescere.

Lo sappiamo bene per esperienza diretta noi atriani.

Luciano Brandimarte