Opinioni \ Riflessioni

IL MES E LA PAURA SUL GOVERNO 

Questa settimana due partiti hanno dimostrato sintomi di insofferenza verso il proprio programma: Forza Italia e M5s. Da premettere, il 9 dicembre si vota per il MES. Non ho capito se si vota le variazioni apportate alle regole del MES oppure l’adesione al MES.

Qualche giornalista ha scritto che questa nuova versione è peggiore della precedente. Io non l’ho letta per cui non mi pronuncio.

Forza Italia da sempre è a favore del MES. Ad inizio settimana Berlusconi dichiara che il 9 dicembre Forza Italia voterà contro il MES rimanendo così compatto con tutto il centro destra. Nasce subito la fronda. Numerosi senatori e deputati, tra i più fedeli, non cistanno e annunciano che voteranno a favore.

Berlusconi con la sua dichiarazione ha fatto un atto da grande politico, lui è favorevole al MES ma il ragionamento da fare è una altro.

Quando Forza Italia ha proposto di dare l’appoggio al governo è stato preso a pesci in faccia. Il 9 dicembre il governo potrebbe saltare e quindi per quale motivo un partito di opposizione dovrebbe salvarlo? Per quale motivo dovrebbe togliere le castagne dal fuoco di due partiti che esprimono per loro solo odio puro? Berlusconi ha preso una decisione politica di opposizione e non sul merito del decreto sul MES.

Il M5s è entrato in fibrillazione sul MES. Da sempre contrari al MES. Adesso ci sono 18 senatori e circa 50 deputati che hanno dichiarato che voteranno contro. Persino Beppe Grillo è risuscitato per dire che bisogna votare contro. Il partito, leggi Crimi, e Conte hanno fatto sapere che non si vota per l’adesione al MES ma solo per cambiare le regole. Sarà vero?

Conte, in una intervista, e Crimi sono sicuri che la maggioranza voterà compatta ma intanto Crimi annuncia espulsioni dal M5s per chi voterà contro. Sicurezza ed espulsione sono in contrasto tra loro.

Il PD sta facendo una forzatura straordinaria, minacciando la crisi di governo, per far votare il M5s a favore.

Una cosa é sicuro. I parlamentari del M5s con la paura che hanno di sparire sia come partito che come personaggi politici non faranno mai cadere il governo.

Dall’inizio del problema, una domanda me la sono posta: ma veramente serviranno questo prestito di 37 miliardi dell’Europa, che sta suscitando un dibattito surreale tra i partiti, alla sanità italiana? La mia risposta è no. Credo, ma spero di essere smentito dai fatti, che ci saranno sprechi, duplicazioni, task-force,che succhieranno miliardi con zero risultati.

Una cosa la devo far notare. Con la votazione del 9 dicembre e poi quella a livello europeo stanno cambiando le regole del MES: potrebbe essere la dimostrazione che quelle precedenti fossero pericolose? A voi lettori la risposta.

L’altra settimana un fatto storico si è verificato in Italia. Per la prima volta nella storia repubblicana lo scostamento di bilancio è stato votato da tutti, maggioranza e opposizione.

Nicola Dell’Arena