PRESSANTE INTERROGAZIONE

IL RIPRISTINO FONTANA VILLA COMUNALE

 

Io sottoscritto Basilico Paolo, in qualità di Consigliere Comunale, in riscontro alla sua lettera del 27 novembre u.s., prot. 21532 espongo quanto segue:

La Soprintendenza, come potrà rilevare dalla copia che le ho inviato, ha dato risposta alla mia richiesta in data 22 settembre 2020, prot. 2941, in cui testualmente sostiene che “è stata inviata nota al Comune di Atri” ed alla stessa allega la copia di una lettera che porta la data del mese successivo (21/10/2020). A questo punto le chiedo: come è possibile che la Soprintendenza abbia fatto riferimento ad una lettera che doveva essere ancora inviata? Quindi qualcosa non torna.

A scapito di ogni equivoco Le chiedo, perciò, di avere copia della lettera della Soprintendenza a Lei pervenuta con sopra impressi gli estremi di ricevimento del protocollo informatico del Comune di Atri.

Resta, comunque, il fatto che Lei era a conoscenza della situazione già da molto tempo prima.

Per questo mi sembrano oltremodo irrispettose nei confronti della cittadinanza le parole dette nell’ultimo Consiglio Comunale del 27 novembre scorso. Quando sostiene che occorre convocare per le verifiche sia il tecnico che la ditta incaricata e che nell’ipotesi fosse vero si provvederà al ripristino.

Le sue affermazioni sono ancora più sconcertanti se si considera che quando sono state rese erano già decorsi i 30 giorni indicati come termine dalla Soprintendenza per presentare un progetto concordato. Dal contenuto delle sue parole sembra che ciò non sia avvenuto.

Quindi, dopo quasi un anno, il Comune di Atri che cosa deve ancora verificare? Il susseguirsi degli inadempimenti?

Già dallo scorso mese di febbraio, nella lettera inviata ad Italia Nostra, il Responsabile dell’Ufficio Tecnico comunale, sosteneva di aver formalmente accertato che i lavori presso la fontana della villa comunale erano stati eseguiti in assenza di autorizzazioni rilasciati dalla competente Soprintendenza.

Ne consegue che il Comune di Atri, dato per assodato che non è stato acquisito il previsto parere della Soprintendenza, non deve ricercare alcun chiarimento ma solo porre in essere rapidamente tutti gli atti necessari per il ripristino della fontana, nonché individuare le responsabilità che ci sono state e in che misura da parte dei vari attori intervenuti nel procedimento e poi procedere al recupero delle somme per le spese da sostenere.

Infine, visto che le mie istanze sono da lei ritenute “risibili” e “fuori luogo”, mi spiega perché a tutt’oggi molte di esse non hanno ancora ottenuto risposta?

Resto in attesa di notizie.

Distinti Saluti

Il Consigliere Comunale Indipendente “ABRUZZO CIVICO”, Rag. Paolo Basilico