RICORDO DI PADRE VINCENZO DI CLAUDIO 

Il 16 ottobre scorso, festa di S. Margherita Alacoque, apostola del Sacro Cuore di Gesù, concludeva la giornata terrena a Pescara, dopo lunga e dolorosa sofferenza, P. Vincenzo Di Claudio, O.F.M.Conv., per alcuni anni nel Convento di S. Francesco in Atri, sia da fratino che da sacerdote.

P. Vincenzo era nato a Loreto Aprutino, da Nicola e Donata Di Fermo il 5 novembre 1939. Festeggiava l’onomastico il 5 aprile, giorno di S. Vincenzo Ferreri, tanto venerato in Abruzzo, specialmente a Tagliacozzo, dove riposa Tommaso da Celano. Si formò nei collegi abruzzesi e marchigiani e nel 1965 fu ordinato sacerdote.

Responsabile per breve tempo del Collegio dei fratini di Atri, ha svolto il ministero sacerdotale a Civitella del Tronto, Pescara, L’Aquila e Castelvecchio Subecquo, conquistando l’affetto e la simpatia di tutti per la sensibilità, la discrezione e l’operosità. Si aprì al vento del Concilio Vaticano II e accolse con gioia il rinnovamento liturgico.

La penultima obbedienza fu il Santuario dell’Addolorata a Castelpetroso. Il suo Calvario cominciò, da una caduta, presso la Basilica di S. Bernardino a L’Aquila, dove si era recato, con i confratelli, nella festa liturgica del Santo, il 20 maggio 2016. Le non perfette condizioni di salute sollecitarono il trasferimento al Convento di S. Antonio a Pescara, nel febbraio 2017, raggiungendo P. Nicola Petrone, nominato Parroco, arrivato una settimana prima dell’episodio di Rigopiano.

P. Vincenzo si rese subito disponibile per le Confessioni. La salute era sempre più in declino, voleva scendere in chiesa e, accompagnato dall’assistente Ottavio, rimaneva anche un’ora, nella tarda mattinata, inchiodato alla sedia a rotelle, per la preghiera e la meditazione.

Nel periodo pescarese era stato più volte ricoverato nel nosocomio della città dannunziana, per controlli e operazioni, e una degenza, anche all’inizio di una novena dell’Immacolata, metropoli delle feste dell’Ordine Conventuale. Non aveva perso l’appetito e nessuno si aspettava l’incontro con sorella morte. Aveva seguito, per quel che poteva, i lavori della prima e della seconda parte del capitolo provinciale ordinario, slittato a luglio e agosto, per via del covid19.

Le esequie sono state celebrate nella Chiesa di S. Antonio a Pescara, con la presidenza del Ministro Provinciale P. Mauro De Filippis Delfico, mentre all’altare della Cattedra di S. Pietro veniva consacrato Vescovo, il pescarese Mons. Giovanni Gaspari. Hanno concelebrato quasi tutti i frati della Provincia abruzzese-molisana e Don Piero Martella, Parroco di Elice che ha scritto un luminoso e sentito ricordo sullo stato di WhatsApp. Prima dell’atto penitenziale, è stato tracciato un breve profilo di P. Vincenzo, da Fra Paride Ammirati, nuovo Segretario della Provincia religiosa dei SS. Bernardino e Angelo, e definitore della stessa.

P. Vincenzo è stato tumulato, al camposanto dei frati abruzzesi di Civitella del Tronto, dove ha trascorso pagine importanti di vita sacerdotale e religiosa.

SANTINO VERNA