Opinioni \ Riflessioni

IL M5s E LE LORO AMBIGUITA’

 Il caso Tridico, ovvero il caso dello stipendio del presidente dell’INPS. Il caso ha tenuto su tutti i giornali per tutta la settimana. A me personalmente non ha fatto né caldo e né freddo, ovvero mi è importato poco per non dire nulla.

Dico subito, a scanso di equivoci, che: lo stipendio che percepisce adesso, circa 60 euro l’anno, è basso; che il nuovo stipendio che il governo gli ha accordato, circa 160 euro, è in linea con il mercato. Nonostante l’aumento lo stipendio è più basso di alcuni dirigenti dell’INPS.

Le vestali del nostro giornalismo sono stati compatti a dire che lo stipendio era basso, certo i loro sono superiori ai 160. Ci fosse stato un giornalista che abbia detto il contrario, e cioè che lo stipendio dei dirigenti dell’INPS e di altri funzionari statali o di enti dello stato sia alto.

Ma anche questo argomento mi è importato poco. Quello che mi ha rattristato è la falsità dei comportamenti.

Il M5s per anni ha basato la sua politica sull’onestà e sul taglio dei privilegi. Con questi argomenti i cittadini lo hanno apprezzato e hanno dato il loro voto.

Il caso Tridico, uomo del M5s, con il basso stipendio, che aveva fino ad oggi, ne é un esempio. E Tridico aveva accettato consapevolmente questo basso stipendio. Però una volta arrivati nella camera dei bottoni le cose sono cambiate.

A Tridico, in pieno agosto, si aumenta lo stipendio e pure gli arretrati, che poi, per pudore o meglio dire perché era una azione vergognosa, hanno tolto.

Il segretario della Raggi partì subito con 90 mila euro e fu uno scontro e uno scandalo continuo fino alle dimissioni.

I ministeri sono pieni di consulenti fatti di amici e parenti dei deputati del M5s con lauti stipendi, dagli 80 ai 100 mila euro, che mi lasciano molti dubbi sulla loro necessità.

Posso continuare con altri esempi ma questi bastano ed avanzano.

Il 4 ottobre a Catania è iniziato il processo, per sequestro di persona, contro Salvini. Subito arriva il colpo di scena. Il Pubblico Ministero chiede l’archiviazione del caso perché non esiste il reato. Il giudice chiede l’audizione, per il 20 novembre di Conte, e dei ministri Di Maio e La Morgese, e dell’ex ministro Toninelli.

Cosa significa tutto ciò? Salvini e il suo avvocato Bongiorno esultano. Io, prima di esultare, aspetterei la decisione del giudice. Possono accadere due cose: 1) il giudice non accetta la richiesta del Pubblico Ministero, non è la prima volta che capita, e condanna Salvini; 2) cade un silenzio di tomba come è accaduto a Bergamo che partiti in pompa magna per condannare Fontana si sono fermati quando le colpe sono diventate del governo.

Anche in questo caso c’è la falsità e l’ambiguità di comportamento del M5s e le loro giravolte a 360 gradi. Vedo e costato, senza rammarico, che non hanno capito che queste falsità porteranno il M5s alla sparizione.

Nicola Dell’Arena