LA CALDA MEMORIA

Una Chicca di un tempo passato 

Era il 7 dicembre 1957 erano le ore 21 nel bar “Caffè Italia” di Jerzy Sporys, Giorgio lu Pulacche per gli atriani e Santina Quaranta, strapieno all’inverosimile, perché era l’unica televisione ad Atri in un locale pubblico, grazie al tecnico Domenico Muscianese.

La RAI mandava in onda la prima puntata de “Il Musichiere”, gioco musicale a premi presentato da Mario Riva, ideatori e autori Garinei e Giovannini, la regia di Antonello Falqui.

I concorrenti, seduti su di una sedia a dondolo, dovevano ascoltare l’attacco di un brano musicale e, una volta riconosciutolo, precipitarsi a suonare una campanella a dieci metri di distanza per avere diritto a dare la propria risposta, accumulando così gettoni d’oro per il montepremi finale. Il montepremi si conquistava indovinando il “motivo mascherato”, eseguito all’apertura di una cassaforte che conteneva la vincita.

Facciamo un salto avanti di due anni, siamo nel 1959, Mario Riva nel suo programma ospita personaggi celebri del cinema e della canzone: Gary Cooper, Totò, Marcello Mastroianni, Jaine Mansfield, Dalidà, Fausto Coppi e Gino Bartali, Mina e Adriano Celentano, Domenico Modugno, Delia Scala e Walter Chiari.

In quell’anno Il Circolo Acli di Atri organizza, attraverso il Movimento Giovanile Aclista nel Teatrino Mandocchi ad Atri, uno Spettacolino di Arte Varia con musiche, canzoni, recite, sketch comici, con attori del teatro dialettale, già famosi a quei tempi, come il compianto Nino D’Alessio e Bruno Zenobio, coadiuvati da giovanissimi attori, allora studenti Bosica Franco, Angelozzi Guido, Claudio Angelozzi e Manco Antonio.

Una piccola ma affiatata orchestrina allietava la serata con brani celebri, Il Quintetto Acli composta da Mimì Astolfi alla tromba, il Maestro Mario Anello alla fisarmonica, Armando Del Rocino alla fisarmonica, Tony Del Rocino al sax , a completare il quintetto Mario Mutoschi alla batteria, che sostituiva Nino Bindi che in quest'occasione era il presentatore dell’evento. Il brano con il quale si presentava ad inizio spettacolo e sigla della serata era il famoso brano di Hoagy Carmichael Stardust.

Pubblico delle grandi serate assiepati in platea e sulla loggia fino all’inverosimile.

Hanno cantato con le loro voci da tenore Gino Anello e Concezio Nespoli esibendosi con famosi brani “Mamma” di Bixio Cherubini, “O sole mio” di Capuzzo Di Capua, e “Reginella” di Bovio Lame, strappando la standing ovation e qualche lacrima al pubblico.

In questo Spettacolino fu inserito un numero eccezionale per quell’epoca, IL MUSICHIERETTO ATRIANO, eccezionale perché? Il circolo Acli, come premio finale al concorrente, non dava gettoni d’oro, ma la mascotte della trasmissione stessa condotta da Mario Riva, un bambolotto con una fascia con sopra scritto Il Musichiere.

Come si riuscì ad averlo, il Presidente scrisse una lettera alla Rai e agli autori della trasmissione, i quali accettarono in via del tutto eccezionale alla richiesta, essendo inserito in uno spettacolo per beneficenza.

Quando il bambolotto arrivò ci fu una doppia sorpresa, perché sulla fascia c’era anche l’autografo di Mario Riva.

I concorrenti erano giovani Bimbi, elettrizzati dalla competizione e dal premio, Angela Angelozzi, Di Dorotea Concettina, Di Dorotea Carmelita, Muscianese Sonia, Mazziotti Antonio, Mattucci Arnaldo, Verdecchia Mario, Matera Marcello.

I Bimbi erano presentati da due vallette d’eccezione Miss Lina Matera e Miss Giada Vasanella.

A intervallare i vari momenti della serata due giovani cantanti Alberto Sporys e Vincenzo Melchiorre, che si esibirono con brani moderni della canzone italiana ed internazionale.

Alberto Sporys cantò Banana Boat un successo di Harry Bellafonte e Rock around the clock successo di Bill Haley.

Presentatore d’eccezione fu il grande Nino Bindi che con il suo savoir faire, fu apprezzato molto dal pubblico. Nino non si è fermato solo a quelle serate, ma ha continuato nel tempo in molti spettacoli, lo ricordiamo anche come presentatore durante le serate nazionali e internazionali del Coro folkloristico Antonio Di Jorio di Atri diretto dal compianto Maestro Glauco Marcone, moderatore i diversi convegni culturali come I mercoledì della Cultura, ideatore il compianto Giovanni Verna, Capo redattore al TGR 3 Abruzzo.

Un grosso rimpianto che spettacoli del genere non erano possibile allestirli nel Teatro Comunale, perché in quel periodo era chiuso, avremmo assistito ai grossi pienoni di oggi con personaggi famosi come Gigi Proietti, Giorgio Albertazzi e tanti altri che hanno calcato il nostro splendido Teatro.

LA FIABA CONTINUA.

Alberto Sporys