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IL NOSTRO OSPEDALE DEVE TORNARE PIENAMENTE OPERATIVO

OSSERVAZIONI E CONSIDERAZIONI SUL
S. LIBERATORE DI ATRI E SCELTE FATTE

Egregio Signor Sindaco, nonché componente il Comitato Ristretto dei Sindaci dell’ASL di Teramo, ritorno sul problema del S. Liberatore di Atri, dato che nessuno più parla, ovvero “non fa più notizia parlare di esso” in tempo di “NON COVID”. E lì, in quella realtà, Lei Sindaco, se non lo sa, si sta consumando, man mano, il discredito funzionale e la fine, (non proprio), ma siamo lì vicino, di quello che era l’Ospedale S. Liberatore pre COVID 19 (non parliamo degli anni settanta). Altro che ritornati alla NORMALITA’ Signor Sindaco!!

Ad esempio, Lei lo sa:

-quanti interventi chirurgici di Chirurgia Generale la settimana vengono effettuati oggi rispetto alla fase pre covid?

-quanti interventi  di Ortopedia Generale vengono oggi effettuati alla settimana rispetto alla fase pre Covid?

-quanti interventi Urologici vengono oggi effettuati la settimana rispetto al periodo pre covid?

-quanti interventi Oculistici oggi vengono effettuati la settimana rispetto al periodo pre Covid?

-quanti ricoverati sono in Medicina, Geriatria, Lungo Degenza Oggi rispetto al periodo pre Covid?

-quanti ricoverati ci sono in Chirurgia, Ortopedia, Urologia, Oculistica, Pediatria? Oggi, rispetto al periodo pre

 Covid?

-quanti ricoverati ci sono e se funziona, nella Pediatria, oggi rispetto al periodo pre Covid?

-quante prestazioni ambulatoriali vengono effettuate in realtà Divisionali, presso le UUOO Semplici, Dipartimentali o

 Complesse di cui disponiamo oggi rispetto al passato pre Covid?

-quante prestazioni vengono effettuate oggi, rispetto al passato pre Covid nei Poliambulatori del Presidio?

-quante prestazioni di laboratorio di analisi vengono fatte oggi e quelle fatte pre-covid?

-quante prestazioni di Radiologia-Tac-Ecografie, oggi vengono effettuate rispetto al periodo pre-Covid?

-quante  prestazioni di Terapia riabilitativa vengono effettuate oggi rispetto al periodo pre Covid?

-QUANTE PRESTAZIONI DI PRONTO SOCCORSO VENGONO EFFETTUATE OGGI RISPETTO AL

 PERIODO PRE COVID 19?

LEI NON LO SA, E NEMMENO LE INTERESSA, EPPURE HA DETTO: “CHE E’ TUTTO TORNATO ALLA NORMALITA’!!    NO, Egregio Sindaco, Lei non lo sa, NON è tornato un “bel niente” alla normalità.

Basta chiedere al CUP, per prenotare  una qualche prestazione, e cosa le viene detto: “Non è possibile. Ma a Teramo si, ed anche a pagamento”, oppure se nella impegnativa c’è scritto urgente…...indifferibile (con una sigla apposita). WE, nemmeno più ti prenotano, anche quelli urgenti a 72 ore, a 10 gg.  Insomma, è un calvario….

Ovviamente se si va al Pronto Soccorso, a livello d’urgenza, passando prima al Triage pre Covid, e poi al PS, il tutto viene aggirato, o soddisfatto “come urgente”, con le varie possibili consulenze, dopo le dovute ore di attesa.

Diversamente ogni porta è chiusa, tanto è, che bisognerebbe verificare il “tremendo calo di prestazioni “che si è avuto, post Covid, rispetto al periodo pre Covid 19, e questo confronto-raffronto, è invece fiorente verso una realtà produttiva che nel privato sarebbe da “fallimento” e che, invece nel pubblico, non potendosi soddisfare come struttura pubblica (anche questo è strano), va tutto indirizzato verso il privato, volente o nolente,  ovviamente delle realtà vicine, convenzionate o meno, che soddisfano tutte queste esigenze (come mai?) .

Ma con il risultato quale sarà?  Che si “massacra ulteriormente la sanità pubblica”, che l’Ospedale di Atri impersonava da sempre come contrastante questi affari, queste ipotesi, e che oggi appare, anzi lo è nei fatti, direi: “distrutto nelle linee generali e negli obbiettivi a medio e lungo termine”. Con forti ulteriori spese in più, a parità di personale, attrezzature,spazi, capacità, delle strutture pubbliche. Ma a chi frega tutto questo? Al centro destra? Ma quanto mai… Anche perché, nella struttura  non si sono riattivate le forme incentivate, che abbattono le liste d’attesa, così come la libera professione (per chi la vuole esercitare). Ed allora il tutto ritarda, in un modo o nell’altro le prestazioni, e le liste d’attesa diventano chilometriche.

Queste forme, avrebbero ridotto, e di molto anche la domanda, già attive  nella fase pre-Covid 19.

Invece, dicevo, con questi meccanismi cresce il privato ed i suoi appetitosi interessi, e, nel mentre si impoverisce il pubblico, che si è accollato l’onere dell’impatto della cura dei malati Covid19, in particolare Atri, per sue e di altre PRECISE VOLONTA’, SCELTE E RESPONSABILITA’ POLITICHE AMMINISTRATIVE.

(O non è vero questo?).

Scontiamo inoltre, se non lo sa, l’impatto tremendo con la massa dei cittadini dei Comuni dell’Area Vasta (15 Comuni, 150 mila ab.) e le loro minime esigenze routinarie, periodiche, piccole e grandi, che annualmente o periodicamente, si effettuavano e che non si possono più effettuare, e con gravi ripercussioni sullo “status generale” della salute individuale e di gruppo, che pagheremo caro nel prossimo futuro, con il loro aggravarsi, con il loro cronicizzarsi nelle varie classi di età, di patologie specifiche, negli anziani in particolare, ma non solo.

Ma, ed inoltre, si è chiesto se:

se l’AREA dei Medici di Famiglia di Atri o del territorio, seguono i bisogni e le necessità dei loro pazienti?  Li verifichino nei loro bisogni tipici, fisici, e soprattutto psicologici? Essendoci stato un lungo periodo di stasi

Lei che ne dice Signor Sindaco, avviene tutto questo? Io credo di no, almeno da  esempi che ho nel territorio (a prescindere dai decreti legge o meno esistenti o promossi o protocolli da seguire).

Inoltre, si è chiesto se:

l’Area dei dipendenti, degli anestesisti del S. Liberatore, è al completo?  E se no, come si è mosso in merito? Come intende intervenire e far intervenire?  Dato che è un dato essenziale per le attività chirurgiche?

Oppure, se ci sono dei problemi di organizzazione tra i vari anestesisti, cioè tra i  soli 5 addetti in ATRI?

Lo sa che servirebbero almeno 7 Anestesisti? Oppure è tutto passato alla gestione regionale e dell’ASL teramana, del quale nulla sappiamo per Atri e dei suoi problemi, recenti e meno recenti, e  si salvi chi può? Non certo Atri, che subisce sempre la politica Teramo centrica?

E, poi, la TAC mobile funziona? Oppure è morta e sepolta nel suo utilizzo? Quanto è costato il tutto, lavori, approntamento, ed affitto, per fare si e no qualche Tac? Se non sbaglio due Tac?  (Direi, credo, centinaia  di miliaia di euro?).

HO VERIFICATO DI PERSONA:  “non  c’e’ nulla dietro alla Medicina Nucleare”.

Allora tutte le chiacchiere fatte sul parziale  Ospedale-Ala Nord-pre-Covid, è tutto saltato? Ed allora, non è il caso di farlo sapere alla popolazione, agli utenti? O non contano un c…...o.

 Se dovesse arrivare  un possibile sintomatico Covid 19, è l’unica Tac CHE ABBIAMO E’ IN RADIOLOGIA, E CHE SI FA? LO SI INQUINA DI NUOVO, LASCIANDOLO INSERVIBILE PER ORE? A  RISCHIO CHE POSSA DIVENTARE UN POSSIBILE FOCOLAIO, OPPURE SI MANDA  i restanti avventori a Teramo o Giulianova queste persone, sintomatiche e non?    

Questo protocollo il Pronto Soccorso di Atri deve saperlo, conoscerlo con precise ed impartite ordinanze, altrimenti  può essere caos-disorganizzazione-problemi-pause-incertezze.                       

Per chi ne ha più di una di TAC, il problema è risolto, ma altri, come Atri non è possibile, ecco a cosa poteva servire l’altra TAC mobile, ma è stata tutta dismessa? Ed allora che se ne compri un si faccia una convenzione per averne un’altra da collocare in Radiologia, spazi ce ne sono, nell’ex Medicina Nucleare, con annessa RYA, che avete fatta chiudere, l’unica struttura a norma delle due esistente nell’ASL di Teramo, la 1° nata in Abruzzo, nel 1975 (ma questa è altra storia).

Ma, per soddisfare tutto, ci vogliono ordini, dico ordini, non proclami sui giornaloni che dicono che il tutto è TORNATO ALLA NORMALITA’.  NON E’ VERO, CARO SINDACO? VADA A VERIFICARE, E POI FACCIA I PASSI DOVUTI, NELLE SEDI DOVUTE, CI FACCIA DARE IL DOVUTO, DALLE PERSONE E PARTITI E RESPONSABILITA’ POLITICHE DOVUTE QUELLO CHE CI SPETTA DA DECENNI DI RAPINE E DA INCURSIONI DI GUATASTATORI POLITICI. QUESTO E’ ESSERE SINDACO DI QUESTA CITTA’ !!! OVVERO VERSO LA REGIONE ABRUZZO, L’ASSESSORATO ALLA SANITA’, VERSO LA DIREZIONE GENERALE DELL’ASL DI TERAMO, CHE ORMAI E’ QUETATA, L’INCARICO LO HA AVUTO, GRAZIE AI SERVIGI PER AVER RESO ATRI , IL S. LIBERATORE, TUTTO COVID 19...OPPURE NO?

E poi, la famosa Risonanza Magnetica, arriva, o solo per Atri è impossibile  averla, non si trovano più sul mercato, pur essendo ormai da anni pronta la sede, i locali, la logistica, ove collocarla?  E’ tutto pronto da anni,ma non si fa!! Perchè Sindaco? Lo chieda la Direttore Generale ed alla politica…..il perché. Perché  si è legati ai privati da foraggiare? Nel mentre Giulianova e S. Omero e Teramo li hanno da anni, direi anche non al massimo utilizzati? Ed alcuni di questi Presidi anche due? Ed Atri è la cenerentola dell’ASL? Perchè mai?

E la Radiologia di ATRI come reagisce a queste provocazioni,  illusioni, inadempienze, pur constatando che la produttività del 2019 è stata  quasi ai livelli dell’Ospedale di Teramo per prestazioni effettuate?  Anche con  meno della metà di personale?

Ed è stata premiata dalle scelte politiche in questo modo? Le ricordo, che già nel 2000, allora da Sindaco, una RISONANZA era in partenza per Atri, ma poi (finito il mio mandato) non se ne è più parlato in modi concreti (siamo a 20 anni addietro, una generazione, non si vergognano di nulla i nostri amministratori politici e tecnici ed amministrativi di questo percorso?).

Ed oggi,  ritornando al normale, alla realtà, e non ai sogni, cosa deve fare, messa così? Fa solo le urgenze? E tutto l’arretrato delle prestazioni da fare, e che non si sono effettuate,  dove si rivolgono? Se fanno solo le urgenze per TAC-Rx-Eco?  E così, anche in questo settore, arriva l’esodo  verso i privati…...O non lo sa, Signor Sindaco cosa avviene realmente, e la gente è costretta ad andare  a pagamento  dal privato, aumentando la spesa sanitaria a dismisura, che poi, sicuramente pagherà il pubblico con tagli e restrizioni, così come avvenuto sempre.

Oppure non è così???

E la Riabilitazione-Terapia, esegue la stessa attività, oppure è tutto chiuso, condizionato, da chissà quali arcani disegni all’interno del presidio e nell’ASL teramana?

Io Signor Sindaco, so, che tutto questo è in forte crisi, in estrema crisi operativa, che la normalità è ben lungi dal divenire, che non c’è, e che lei, come responsabile, così, come  i vostri partiti di riferimento, che a chiacchiere avete promesso mare e monti, ma poi, nei fatti avete abbandonato il S. Liberatore nelle proprie difficoltà per ripartire, cioè  almeno per fare quello che faceva prima, invece, pare un: “ARRANGIATEVI!!!”

                                                          Oppure di questo poco importa?

Avete assolto alle varie “passerelle” del periodo Covid 19, agli attestati di presenze copiose di apparizioni in TV, di politici locali, ma, di converso, avete quasi  “raso al suolo”, l’immagine dell’Ospedale di Atri, in una botta sola, almeno quelli di prima,  erano a rate, anno per anno, gestione per gestione, quinquennio per quinquennio, qui è avvenuto in appena 3 mesi.

Si informi, si informi, chieda, vada ad ascoltare le varie responsabilità in essere nel PRESIDIO, tra le OO.SS, le persone, i Medici, gli Infermieri, al Pronto Soccorso, chieda e vedrà ed ascolterà con le sue orecchie cosa avviene, quali sono i problemi. Non risolti, da risolvere, da affrontare in questo periodo, perché i l’estate aumenterà le esigenze di prestazioni, e l’Autunno-Inverno, non è poi così lontano……..

Vada al CUP e prenota qualsiasi  visita, prestazione, se non è urgentissimo dichiarato, ma neanche nei controlli di routine necessari per malattie croniche ed acute, cosa le dicono.. Questo le servirebbe per capire per davvero in che  condizione oggi si trova il Presidio S. Liberatore di Atri.

E questo ricade sulle  sue responsabilità di amministratore,  oltre che essere Sindaco, è anche Responsabile Sanitario Locale e Componente il Comitato Ristretto dei Sindaci dell’ASL di Teramo, oppure mi sbaglio? Anche perché, avete la filiera politica del comando come centro destra, e  quindi potrebbe essere più semplice le risoluzioni o il rispetto delle promesse fatte (se mai sono state fatte), e cioè:

-in Comune comandate voi (e senza opposizione alcuna, anzi…..);

-nel Comitato Ristretto dei Sindaci Comandate voi a maggioranza;

-la Direzione  Generale è stata di vostra scelta con Di Giosia;

-che la Direttrice Sanitaria è a vostro riferimento;

-che la Giunta Regionale è a vostra simiglianza politica;

-che la Presidenza del Consiglio è altrettanto di vostra competenza e ruolo;

-che la l’Assessore alla Sanità è di vostra scelta e condizione, con la dr Nicoletta Verì;

-che la maggioranza dei Consiglieri Regionali e della Giunta è di marca teramana dei partiti della coalizione, e che

  quindi non potete accampare una qualsiasi scusa per pensare al ripristino QUO-ANTE delle condizioni del S.

  Liberatore e di cosa serve al S. Liberatore, non solo oggi, ma da decenni ormai..

Ed allora? Ed inoltre?  Cosa avete partorito con la vostra “Commissione Sanità Consigliare? ”

A quale arcano risultato siete arrivati a porre  una proposta, ormai sono qualche mese che si è attivata? Si è assistito alle solite scaramucce, e poi un bel niente, giacchè il momento è ormai scaricato sull’utenza e le loro difficoltà, ed il: “si salvi chi può !!” Come sempre, impera !!!. Andate dal privato che li vi accoglie a braccia aperte, è il messaggio latente che viene fuori da tutto questo

Una domanda riviene  spontanea, ma quali favori o vantaggi Atri ha ottenuto dopo essersi quetato (sic!) alle esigenze di Di Giosia, di Mattucci, di D’Alberto ed altri Sindaci di riferimento, nonché dell’Assessore Verì, del Presidente  Marsilio (anzi, debbo dire, che questi ultimi non li ho mai sentiti promettere nulla), ma dai partiti della Lega, etc. etc., o dei vari  loro rappresentanti territoriali, quali Di Gianvittorio e Di Matteo, SI invece, ed eccome?  

Si diceva, e lo ripeto ancora: Nessuno dimenticherà i sacrifici che ha fatto l’Ospedale di Atri, gli operatori di Atri, e gli atriani”, le ricordate queste dichiarazioni? Ed allora? Dove sono tutti questi …….? ”

A quanto vedo: NULLA DI NULLA, se non tutti i problemi  già segnalati, ed a carico di miliaia di persone dei 15 Comuni dell’Area Vasta, che hanno atteso fiduciosi la fine  dei blocchi.

Il risultato ottenuto? ZERO e PORTO ZERO, visto quello che invece hanno ottenuto gli altri Presidi: Teramo, Giulianova e S. Omero?

Ed inoltre, tanto per aggiungervi una zolletta, perchè non viene adoperato l’apparecchio per il “dosaggio  rapido degli anticorpi acquistata per Atri”, è per scarsità di rifornimenti di reagenti, non viene utilizzato?

Oppure ci sono altri motivi?

Oppure è stato sostituito da altre tecniche? Sarebbe bene saperlo...sa, da cittadini, o da cittadino, le informazioni non sono mai troppe, ed i soldi, non è che si trovano per strada… e non sono nostri...

E’ vera la notizia? E lei Sindaco, cosa sta a fare, non sa, non vede, non sente, non ascolta? Vada in Ospedale e chieda, verifichi.

Eppure era sempre o quasi, presente  nelle dirette TV, ma ora che i problemi, direi sono ancora più pesanti e gravi, cosa dice? Cosa fa? Non mi dica che è un altro “fulmine a ciel sereno che le cade in testa. Cioè di non saperne nulla ?”

 Direi che il padreterno, in questo caso, ce l’ha proprio con lei e con Atri a questo punto.

Oppure, ed invece si tratta di insipienze, direi inadempienze verso l’Ospedale  S. Liberatore? E la gente  ne ha bisogno ora, e non ieri o domani di tante e tante prestazioni?

E sul personale  Medico e Infermieristico dedicato? Quello Tecnico Sanitario di Radiologia, o di Laboratorio, o di Riabilitazione, o quelle delle pulizie, se ne sanno qualcosa? Oppure stiamo ai livelli ancora pre COVID, e chi si è visto si è visto?

Quante balle vero Signor Sindaco? Sono state dette e raccontate appena ieri. E Lei pensa, che se ci possa essere, disgraziatamente, una recrudescenza del morbo, a Novembre-Dicembre, incontrerà la stessa disponibilità  generosa di questi operatori? Dopo questi avvenimenti? Dopo queste mancate risposte? No, non credo.

VEDA, VEDA, Verifichi se vuole, e se può,  ma su tutto questo,  dico, anche, che lei la sua brava responsabilità diretta o indiretta, quindi faccia quello che deve fare e si informi, si faccia una passeggiata, e se vuole, se lo ritiene dignitoso, sono disposto anche ad accompagnarlo personalmente per verificare queste questioni, questi inconvenienti, questi problemi segnalati. 

Altro che le chiacchiere morte, scritte sui giornaloni messi a “ dimora..” per avere pubblicità e notizie  che alla gente poco interessano, interessano molto, ma molto di più tutti i problemi a lei segnalati dal sottoscritto.

Se le interessa, poi, faccia Lei, ed ai partiti a cui fa capo, nella speranza che la gente di Atri, non dimentichi, ma ci credo poco, veramente poco. Ormai sono anestetizzati al qualunquismo.

Cioè che si è tornati alla NORMALITA’, ma normale non è, come è facile verificare.  Basta solo verificare e chiedere. Cordiali saluti,

Mario Marchese, Comitato Difesa Ospedale Atri