Opinioni \ Riflessioni

OMOSESSUALITA’ E CHIESA 

Nella settimana passata si sono verificati due episodi che appartengono a quello che ho chiamato chiesa confusa e confusionaria. Il primo in Puglia e il secondo in Sicilia ed entrambi riguardano il problema dell’omosessualità. 

Alla Camera viene presentata la proposta di legge, da parte del deputato Zan, sull’omotransfobia. L’enciclopedia Treccani riporta le seguente definizione di omotransfobia “avversione ossessiva per gli omosessuali e l’omosessualità, i transessuali e la transessualità”. La proposta di legge vuole punire, anche severamente, coloro che non si esprimono con gentilezza sugli omosessuali, basta una semplice frase per essere punito. Mi sembra una esagerazione.

La CEI la critica per alcuni aspetti sulla libertà di espressione. Molti giornali scrivono che la legge cozza con la libertà di espressione. La Chiesa non hai mai condannato l’omosessualità, ha preferito la famiglia tradizionale, già dai tempi dei dieci comandamenti di Mosè, e per questo non si può affermare che è contraria e nemica dell’omosessualità come fanno certi faciloni interessati.

A Lizzano, in provincia di Taranto, il parroco organizza la messa a favore della famiglia tradizionale e contro questa legge sull’omotransfobia. Fuori dalla chiesa c’erano gli altri per rispondere con violenza alla messa. Questo è un altro ritornello della società moderna: si organizzano manifestazione sullo stesso posto per incutere timore agli altri, o si interrompono le manifestazione degli altri.

In Sicilia il parroco celebra il matrimonio tra due donne, cosa non ancora consentita dalla Chiesa.

Due parroci, due comportamenti diversi sullo stesso argomento. E torno all’Enciclica Amoris Laetitia che riconosce l’omosessualità ma non ha formulato una proposta unica sul problema. Ha lasciato al discernimento dell’ultimo parroco la scelta. E’ una Chiesa confusa, che crea confusione, che crea divisione e che può generare liti e tensioni tra i fedeli e tra gli stessi membri della Chiesa.

Nicola Dell’Arena