GIULIANOVA: PRESENTAZIONE DEL LIBRO CHE
CI CONSEGNA UNA MEMORIA COLLETTIVA

 Vincenzo Trifoni, il pilota giuliese che dominava in Libia 

Lo sviluppo e la diffusione del filone sportivo e culturale che Aci Teramo ha da tempo intrapreso, matura oggi un risultato importante con la riscoperta di un pilota dimenticato, che pure vinse tanto, in Libia come in Italia. ACI Teramo, dal 1924 protesa alla conservazione e valorizzazione del proprio patrimonio storico, culturale e sportivo della regione «forte e gentile», saluta con profondo compiacimento la pubblicazione del volume VINCENZO TRIFONI, “Il Libico”. L’avventura coloniale e automobilistica del pilota che amava Giulianova, curato con la consueta passione dal giornalista e saggista Paolo Martocchia, edito da Hatria edizioni.

Negli anni ’30 del secolo scorso Trifoni primeggiava sul fronte dell’automobilismo sportivo: divenne di fatto un driver dalle eccellenti potenzialità dopo aver trionfato nella corsa di Regolarità Tunisi – Tripoli del 1928, piazzandosi alle spalle di personaggi storici come Giovanni Lurani Cernuschi e Lelio Quarantotti nelle successive due edizioni, soltanto per «banali errori d’orologio». Trifoni vinse sia su Lancia sia su Alfa Romeo, alla guida dei principali modelli dell’epoca, e nel 1930, tornato in Abruzzo, sigillò con una storica vittoria la prima edizione della corsa in salita «Teramo – Civitella del Tronto»: perse solo il confronto con il Marchese De Sterlich, nella sua ultima corsa a Castel di Lama, dove competevano anche Tadini e Caniato, i soci di Enzo Ferrari della “Scuderia Ferrari” che pilotavano Alfa Romeo.  Il presidente dell’Aci Carmine Cellinese, ricordando la valenza storico-sociale dell’iniziativa editoriale, ha sottolineato il ruolo fondamentale dell’Identità e della Memoria collettiva: «Il conterraneo Trifoni, “Il Libico”, ci offre la testimonianza storica di come quell’Abruzzo ancora arretrato sapesse farsi valere anche in Tripolitania, vincendo una delle corse più dure che la storia dell’automobilismo sportivo ricordi. E' così, come Gabriele D'annunzio, il Marchese De Sterlich, Lulù Spinozzi e tanti altri della nostra Terra d'Abruzzo e Teramana, che Vincenzo Trifoni ha cantato l'Audacia, il Pericolo, la Velocità, il Movimento, la Ribellione per opporsi alla cultura ottocentesca, immobile ed assonante, e proiettarsi verso il Futuro ed il Progresso. Questo è il momento propizio per far valere la nostra Identità e la nostra Memoria personale e collettiva. E a tutto ciò può contribuire questa monografia, carica di sentimenti e significati storici, sportivi e culturali. Abbiamo un grande patrimonio di uomini, motori e passione sociale: da questa grande storia possiamo e dobbiamo trarre insegnamento per il nostro futuro». Seguendo un continuum storico, il volume riscopre un grande personaggio dell’Abruzzo e della disciplina sportiva automobilistica e presenta in allegato i dati e le ricerche sui Caduti di Giulianova nella Seconda guerra mondiale, a 75 anni dall’anniversario. Lo studio archivistico è curato dal giornalista e ricercatore dei Caduti giuliesi nei due conflitti mondiali Walter De Berardinis, che ha ulteriormente tratteggiato il vissuto della famiglia Trifoni con un profilo sul fratello Romolo, Sottotenente deceduto nella Grande Guerra.

Il libro sarà presentato a Giulianova mercoledì 29 luglio, a partire dalle ore 21.00 presso la Terrazza Kursaal: dopo il saluto delle istituzioni, è previsto l’intervento dell’autore, con la presenza di Elena Trifoni, figlia del pilota, e di Vincenzo Mannini, nipote di Trifoni. Modera Walter De Berardinis. Ospiti d’onore: Gabriele Tarquini e Gianfranco Mazzoni. La serata sarà allietata dalla musica del gruppo Redpoint Connection.

IL DIRETTORE Gabriele Irelli