CIAO GAETANO…

Carissimo, quanta fatica a tradurre in parole i sentimenti che si agitano, commossi e graffianti, nell’intimo dell’animo… La notizia della tua scomparsa ci ha raggiunto alle prime luci di una tersa e luminosa giornata. E, subito, si è fatto buio dentro di noi. Incredulità, angoscia, emozione, rimpianti… Ci eravamo incontrati pochi giorni fa. Eri prostrato, ma sempre vigile, attento, accogliente, con la tua grande capacità di farci sentire a nostro agio, di donarci profonde e intelligenti letture degli avvenimenti della cronaca politica e sociale della nostra terra.

La sorpresa nel saperti non più tra noi con il calore contagioso e avvolgente del tuo cuore ci ha spiazzati, tutti.

Ora la memoria ci restituisce i ricordi di tanti incontri e riunioni che avevano fatto della tua casa un centro culturale, una redazione giornalistica. 

E’ stato bello stare insieme, condividere l’avventura di una Associazione Culturale e di un periodico online che avevano in te un protagonista ricco di idee e di proposte.

Sapevi guardare oltre, andare in profondità, offrendo chiavi di interpretazione raffinate e disegnare scenari e orizzonti avvincenti e stimolanti.

Il tuo cuore ha ceduto, ma non hanno vinto le tenebre, ci piace pensare e sapere che quel palpito affettuoso e ricco di amore ci accompagnerà ora che ci sentiamo più soli senza di te.

Ti piange la tua città, la tua famiglia, la mamma Donatella e la stupenda Alessandra, presenza dolce e tenera nella fatica della tua vita.  Ti piangono i tuoi collaboratori che ti hanno avuto manager creativo e fortemente impegnato.

Ti piangiamo noi che abbiamo avuto la possibilità di sperimentare il calore della tua amicizia.

Eri un ricercatore dell’Assoluto, un pellegrino in cammino verso la Verità, stimolato e reso inquieto dalle grandi domande sul senso della vita.

Non abbiamo fatto in tempo a recarci a salutare Padre Pio di cui avevi divorato tante biografie, conquistato dalla figura di un umile frate e di un santo straordinario.

E’ facile immaginare che Lui ti abbia aspettato sulla soglia del tempo e ti ha preso per mano introducendoti nella luce senza tramonto.

Il grande S. Agostino ci suggerisce di non chiederci perché ci sei stato tolto, ma di dire grazie perché ci sei stato donato.

Sì, sentiamo il bisogno di dirti grazie per tutto quello che ci hai donato, per il tratto di strada percorso insieme, per la ricchezza del tuo animo e la generosità del tuo cuore.

Avvertiamo un senso di vuoto che vogliamo riempire non solo con i ricordi, teneri e dolci, che ci accarezzano e confortano, ma anche con la certezza che il legame non si è spezzato, ma trasformato. Il dialogo conoscerà modalità diverse, ma sempre intenso e bello, appassionante come le tante discussioni che hanno animato i nostri incontri.

Noi della Associazione Culturale “Gli Acquaviva” che hai contribuito a fondare, della redazione di indialogo…ti diciamo “ciao”, con l’animo bagnato di mestizia mentre i frammenti della memoria ricompongono il tuo volto e ci restituiscono il suono amico della tua voce…

Abbracciamo con affetto immemso la tua Alessandra e la tua mamma…un abbraccio bello e intenso a te, caro Gaetano, amico stupendo e vero…

Grazie, ti vogliamo bene…

 Paolo Pallini, Luciano Brandimarte, Fabio Di Filippo, Antonio Manco, Massimo Spezialetti