IL CALORE DEI RICORDI

LA MIA SCUOLA: IL PROFESSORE MAZZOCCHETTI 

Primo anno di avviamento. Nuova materia: disegno meccanico. Il professore è Alberto Mazzocchetti. Il professore è un giovane diplomato come perito industriale con tanti sacrifici. A 14 anni si usciva da Atri con destinazione Chieti o Fermo da soli, senza genitori e amici che ti accompagnano. La vita è dura e piena di sacrifici e lo dico perché è stata la mia vita ma a 20 anni. Questa è stata la vita di molti atriani prima che aprisse l’industriale a Pescara.  

Ho sempre ammirato e stimato il professore Mazzocchetti anche se non c’è stata mai l’occasione di poterglielo dire. L’ho stimato sia per il sacrificio fatto da studente dell’industriale ma anche per la capacità che ha avuto di continuare a studiare e laurearsi, presso l’università dell’Aquila, in scienze matematiche e fisiche. E così è ricordato solamente come professore di matematica.

L’aula da disegno si trovava sopra la scalinata a sinistra. L’aula era grande e praticamente in lunghezza prendeva tutto il corridoio centrale per arrivare fino all’aula magna. La cattedra stava appena entrati, nell’aula c’erano una trentina di tavoli più grandi di quelli di scuola e adatti a contenere tutto quello che serviva per poter disegnare: riga, squadra, compasso, foglio da disegno grande.

In questa aula un giorno c’è stata l’ora di lettere, con il professore Volpi. Fui interrogato in storia romana e presi un bell’8. Voto che ho sempre mantenuto in storia sia all’avviamento che all’industriale di Pescara.

La prima lezione di disegno è stata la squadratura del foglio con riga e compasso per suddividere il foglio in quattro rettangoli uguali. Poi lezioni di costruzioni (con riga, squadra e compasso) di rette parallele e perpendicolari per arrivare, negli altri anni alle proiezioni ortogonali e al disegno meccanico vero e proprio. Ci sono stati molti matematici, anche dell’antica Grecia, che con riga, squadra e compasso hanno risolto problemi di matematica e stabiliti teoremi.

Con mia meraviglia, al primo industriale a Pescara si ripetevano le stesse cose elementari di disegno di Atri, perché in essa confluivano ragazzi della scuola media che avevano poca attinenza e pratica con il disegno meccanico.

Con il disegno avevo due lati negativi, che non sono riuscito a togliere neanche all’università: sporcavo il foglio e con il compasso lo bucavo sempre.

Il professore Mazzocchetti è stato un bravo e ottimo professore, passava sempre tra i banchi per aiutarci e correggere i nostri errori. Era sempre serio e compassato, mai una battuta fuori posto. Poco volte si è arrabbiato e quando lo ha fatto si faceva valere. Con la sua calma sapeva imporre alla classe il silenzio e il rispetto. Nonostante fosse menomato della mano destra (per essere gentile dico un pessimo ricordo della seconda guerra mondiale e dei bombardamenti degli alleati) i suoi disegni sulla lavagna, come spiegazione per noi alunni, erano perfetti.

Nel secondo e terzo anno arriva il professore Assogna che oltre a disegno tecnico ci insegnava anche tecnologia meccanica.

Nicola Dell’Arena