LE NOSTRE IDEE PER MIGLIORARE LA CITTA' DI PINETO

Dal 4 Maggio è iniziata ufficialmente la “fase 2” con l’apertura di molte imprese e la Regione Abruzzo è stata protagonista di una gestione sapiente e lungimirante.

Infatti, con la recente ordinanza n. 56, il presidente Marco Marsilio ha disposto in particolar modo, a partire dal prossimo 18 maggio, l’apertura di parrucchieri, estetisti, tatuatori e centri benessere.

Grazie a Fratelli d’Italia e al centrodestra moltissimi abruzzesi potranno, finalmente, cominciare a lavorare mettendo, così, in moto la macchina regionale, in barba alla lentezza e all’incapacità oramai acclarata del governo Conte.

“FdI-Pineto vuole contribuire all’accelerazione impressa dall’amministrazione regionale, continuando a proporre idee e progetti volti a migliorare lo status della nostra città, come già accaduto in precedenza” – afferma Pio Ruggiero, coordinatore locale di FdI che prosegue: “Dopo le numerose proposte da noi avanzate in materia di turismo, economia e scuola vogliamo concentrarci sul tema legato alle all’attività operanti nel settore della ristorazione e dei bar.

Secondo le ultime indiscrezioni, bar, pizzerie e ristoranti potranno riaprire al pubblico a partire dal prossimo primo giugno anche se tutti ci auguriamo che ciò avvenga prima.

È evidente che, per garantire il distanziamento sociale e la salvaguardia dei clienti, gli operatori saranno costretti ad organizzare diversamente gli spazi nei propri locali, i quali pragmaticamente potranno disporre di meno posti a sedere; è inevitabile che coloro che gestiscono locali sprovvisti di spazi all’aperto saranno fortemente penalizzati poiché non potranno sfruttare appieno gli interni.

Per questo motivo chiediamo all’amministrazione di farsi carico di questa problematica e di agevolare gli operatori concedendo in modo gratuito l’uso del suolo pubblico a bar, ristoranti e pizzerie permettendo di aumentare la superficie utilizzabile. È un’iniziativa già in atto in molti comuni italiani tra i quali ricordiamo Rimini e Ravenna.

Altre città, in tutta Italia, si apprestano a farlo e le associazioni di categoria la richiedono, ritenendola un aiuto concreto alle attività commerciali già duramente colpite dalla pandemia. Oltretutto, si consideri che rendere accoglienti gli spazi esterni  rappresenterebbe un valore aggiunto sia per  l’esperienza offerta al cliente, soprattutto nei mesi più caldi, sia per l’aspetto estetico della città diventando un marchio suggestivo in grado di attirare l’attenzione delle persone.

Invitiamo il sindaco ad accogliere la nostra proposta; siamo certi che una decisione del genere darebbe un grande impulso all’economia cittadina”.