Opinioni \ Riflessioni

I MIRACOLI DEL CORONAVIRUS

Virginia Raggi esulta e davanti alle telecamere annuncia: “In 7 giorni abbiamo aperto un ospedale”. Zingaretti, non è da meno, con il suo sorriso che non so come definire, va in TV ed annuncia: “Stiamo riaprendo i 18 ospedali che Storace aveva chiusi”. 

 Non conoscendo l’argomento faccio un minimo di ricerca. 

Storace viene eletto presidente della regione Lazio nell’aprile del 2000 e resta in carica fino al 2005. Non chiude nessun ospedale.

Gli ospedali cominciano ad essere chiusi, soprattutto al sud, dopo il decreto Salva Italia di Monti.  Indovinate chi approvò quel decreto?  Naturalmente tutto il PD del 2011. Il coronavirus a Zingaretti gli ha fatto perdere la memoria.        

Nel Lazio sono stati chiusi 18 ospedali, non lo dico io, di cui 10 dalla Polverini e gli altri 8 (conoscendo un po’ di aritmetica) da Zingaretti. Il coronavirus a Zingaretti gli ha fatto perdere la memoria.

Provo a legare insieme la Raggi con Zingaretti. L’ospedale riaperto (in realtà hanno risistemato un solo reparto adibito esclusivamente ai malati del COVID-19) è il Columbus, gestito dal famoso Policlinico Gemelli. In questa realizzazione il comune di Roma e la regione Lazio non ci hanno messo neanche una virgola, ha fatto tutto il Gemelli. Dall’agenzia di stampa DiRE riporto “La  Columbus è entrata in crisi nel 2015, e allora il Gemelli era intervenuto nel salvataggio per garantire la continuità aziendale sanitaria e aveva poi rilevata la gestione attraverso l’affitto fino al 31 ottobre 2019”. Il contratto di affitto é prorogato fino al 30 giugno 2020. Quindi non è stato riaperto nessun ospedale chiuso da Storace. Il coronavirus a Zingaretti gli ha fatto perdere la memoria.

Il Forlanini, di cui oggi sono in tanti a chiedere la riapertura. Sulla Stampa, del 12 marzo, leggo una parte dell'appello del professore Massimo Martelli “Dal 30 giugno 2015 data in cui la regione Lazio chiude definitivamente l'ospedale Forlanini, lo  storico ex sanatorio, é stato lascito nel più completo abbandono, senza alcuna idea per una possibile  riconversione. 

La regione Lazio fa sapere che non se parla, pare che l’abbia  promesso alle ONG. Salto sulla sedia e dico cosa c’entra la chiusura di Storace nel 2015?  Il coronavirus a Zingaretti gli ha fatto perdere la memoria.

1 aprile 2020, Zingaretti esce dalla quarantena e torna a sparlare in una teleconferenza stampa. Riporto dal giornale il Tempo: “Per fortuna che dopo anni di tagli e passi indietro nella sanità regionale dovuti al commissariamento avevamo ripreso una stagione di investimenti e assunzioni e un lavoro di pianificazione con le reti di cura. Se non ci fosse stato questo impegno di inizio ricostruzione del sistema regionale sarebbe stata una vera catastrofe”. Zingaretti non lo dice, ma il riferimento è chiaro alla Lombardia.

Per gli investimenti esulta la Raggi, e così da facebook leggo “A Roma aperti 6 covid-19 Hospital”. Questa mattina, 2 aprile, vado a rileggerla ma con mia grande sorpresa non c’è più. Forse si sono accorti di aver commessi una grossa e stupida scemenza e che il paragone con la Lombardia era irriverente per il Lazio. Anche Atri ha ampliato, in due giorni, un reparto covid-19, senza trionfalismi. In Lombardia sono stati: 1) ampliati tutti i reparti per il covid-19; 2) costruiti numerosi ospedali da campo con l’aiuto dell’esercito; 3) costruito in 10 giorni, con l’ostruzione del governo e le donazione dei cittadini, un vero ospedale.  

Per risponde a Zingaretti fornisco due numeri del 1 aprile: Lombardia contagiati 44773; Lazio contagiati 3264. Per gli aggettivi da dare a Zingaretti pensateci voi, perchè se lo io scrivo mi denunciano. 

Ci si mette pure il coronavirus a fare i miracoli solo da una parte.

Nicola Dell’Arena