RICORDO DEL TECNICO RAI SANTINO NATALE

Nel primo giorno di primavera, ha esalato l’ultimo respiro, uno storico tecnico della RAI di Pescara, Santino Natale. E anche un pescarese doc, essendo nato nella città dannunziana nel 1934. Era malato da tempo, ma l’infermità non aveva scalfito la tempra di Santino.

Perito tecnico industriale, era stato assunto giovanissimo dalla principale azienda culturale d’Italia, quando era attiva soltanto la radio. Grande sportivo, tifoso della Fiorentina, passione condivisa con il collega giornalista Mario Bossone, era anche protagonista di ciclopedalate con l’altro collega, speaker e attore, Carlo Orsini.

La passione sportiva l’ha trasmessa ai figli Massimiliano e Luca. Il figlio Massimiliano, raccontava con entusiasmo le imprese agonistiche sul Lago di Garda e le avventure esperienze del base-jumping, installato in uno dei tanti luoghi dell’entroterra abruzzese.

Santino fu anche protagonista come tecnico dell’entrata in funzione del TG3 regionale, la sera del 15 dicembre 1979. Tanti abruzzesi erano incollati al piccolo schermo, perché la regione cominciava ad entrare quotidianamente in tutte le case. La sede di Via De Amicis aveva assunto nuove leve, come Emidio Di Ciccio, Peppino Troilo e Cesare Jacobacci. Da Roma era arrivato Mario Uderzo.

Nelle salette di montaggio, canticchiava non di rado, brani diffusi dalla RAI di Pescara, come le canzoncine, accompagnate dalla chitarra, del poeta e disegnatore Raffaele Fraticelli, ultranovantenne, residente a Chieti.

Tanti sono gli aneddoti dell’indimenticabile Santino. Un giorno, durante un break, alcuni giornalisti e tecnici si recarono in uno dei bar intorno a Via De Amicis. Davanti al banco, vi era una docente universitaria intenta a sorseggiare il cappuccino, circondato da una grossa bomba alla crema. Per dolcificare il cappuccino, in luogo dello zucchero bianco o di canna, mise la saccarina. Santino, osservando la scena, disse: “E’ inutile mettere il dolcificante, se poi lei mangia un dolce così calorico”. La professoressa, senza scomporsi le rispose: “Si faccia gli affari suoi!”. Il telegrafico dialogo suscitò le risate dei presenti, sembrava una scena di un film con Renato Pozzetto.

La legge dell’età avrebbe collocato in pensione Santino, il 9 settembre 1999, giorno del compleanno. Ma Santino si lasciò spaventare dalle cifre, cinque volte nove! Avendo la possibilità di concludere il lavoro in RAI con un certo anticipo, si mise in pensione, conservando un meraviglioso ricordo dell’azienda.

Intanto la RAI subiva non pochi cambiamenti. Già si vedevano i frutti della rivoluzione informatica. Quando Santino lavorava, si contavano sulla punta delle dita, redattori e operatori navigatori di Internet. Sembrava fantascienza acquistare un aspirapolvere con un tocco del dito.

Santino lascia alla moglie Elda Coppa, ai figli Luca e Massimiliano e ai nipoti, una testimonianza di fede e di socialità, di impegno nel lavoro, e nella capacità di sdrammatizzare le situazioni. Ha ritrovato tanti colleghi nella Gerusalemme del Cielo, e così via via si ricompone in Paradiso, quella famiglia allargata di papà RAI, sia a livello nazionale, sia a livello locale.

SANTINO VERNA