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- Pubblicato Lunedì, 16 Marzo 2020
- Scritto da Santino Verna
LO STORICO SARTO DI PINETO
RICORDO DI CORRADINO DI FEBO
Mentre nel mondo rimbombavano le notizie del coronavirus, la notte tra il 5 e il 6 marzo, entrava nella Pasqua eterna, dopo lunga malattia, Corradino Di Febo, storico sarto di Pineto. Andava a riabbracciare il figlio Tommaso, prematuramente scomparso nel 2004.
Lascia ai suoi cari un esempio di premura, dedizione e laboriosità, e alla cittadina, un profondo attaccamento alla comunità. In memoria del figlio Tommaso, organizzava con la famiglia e gli amici, il torneo “Tommaso Di Febbo”, in estate, con la presenza del basket, la grande passione di Tommaso. Tifoso del Roseto, seguiva tutti gli incontri di pallacanestro, in casa e in trasferta, e in casa aveva allestito un archivio con le videocassette (erano ancora i tempi dei VHS), dove rivedeva e analizzava gli incontri. Era inoltre uno sporivo praticante, portiere del Pineto, e quando dovette lasciare l’attività agonistica, continuò con gli amici sfide amatoriali con il pallone.
Ho avuto la gioia di condividere con Corradino e la moglie Lucia Brocco, due pellegrinaggi in Jugoslavia, nel 1987 e nel 1990, quest’ultimo alla vigilia del conflitto nei Balcani. Con la mia famiglia e altri pinetesi, e la presenza di Don Guido Liberatore, Parroco di S. Agnese e Vicario Foraneo di Atri, si trascorrevano tre giorni pieni in Jugoslavia, attraversando l’Adriatico in motonave. Il pellegrinaggio a Medjugorje, comprendeva una sosta a Makarska, presso la Grotta di Lourdes, fedele riproposizione di Massabielle, con la sacrestia a sinistra del Santuario, caratterizzato dalle monofore a sesto acuto.
Corradino, a dispetto della tempistica del pellegrinaggio, volle fermarsi con il gruppo a Makarska, dove Guido Abbondanza, storico sacrista di S. Agnese, preparava l’abbondante colazione, consistente in prosciutto e formaggio nostrali, estratti dal contenitore dove era presente l’occorrente per il taglio artigianale e artistico della prelibatezza suina. Era un momento di preghiera molto intenso.
Nello struggente ricordo di Tommaso, Corradino ha vissuto gli ultimi anni dell’operosa vita, circondato dall’affetto dei suoi cari. Assiduo fedele della Parrocchia di S. Agnese, il trofeo in memoria del figlio era legato alla festa della prima parrocchia di Pineto in ordine di tempo, quella di Maria Santissima, nella domenica dell’ottava dell’Assunta.
L’anno scorso, per motivi di salute, Corradino non ha potuto presenziare al torneo e al suo posto c’era il nipote Corrado.
Siamo vicini con l’affetto e la preghiera alla famiglia Di Febo, sapendo che la morte non è l’ultima parola, ma l’ingresso nella Gerusalemme del Cielo dove ritroviamo tutti i nostri trapassati. Solo questo è il Cielo.
SANTINO VERNA