E' STATO FATTO TUTTO SECONDO PROTOCOLLO ALL'OSPEDALE DI ATRI?

Siamo tutti in piena emergenza e solo i nostri comportamenti individuali potranno aiutarci a superare una situazione senza precedenti. La nostra vulnerabilità di fronte ad una circolazione così rapida del virus ci ha resi tutti più consapevoli e responsabili e, solo attenendoci alle disposizioni governative e scientifiche, riusciremo a tornare al più presto ad una vita normale.

Il mio pensiero non può che andare a tutti gli operatori dell’ospedale San Liberatore, anche loro, purtroppo, in prima linea a fronteggiare ed arginare il rischio di un’ulteriore diffusione.

Abbiamo letto tutti la notizia relativa al primo caso rilevato, alcuni giorni fa, nel nostro nosocomio. La paziente, dopo l’accertata positività al Covid-19, è stata trasferita presso il reparto di malattie infettive dell’ospedale Mazzini di Teramo.

Mi chiedo e chiedo al Sindaco, in qualità di massima autorità sanitaria locale, se sia stato attuato il protocollo, se tutte le persone (operatori sanitari in primis) entrate in contatto con la stessa, che è stata ricoverata nel reparto di medicina per alcuni giorni, siano state poste in quarantena, se sono state tempestivamente sottoposte al tampone. Qui non è messa assolutamente in discussione l’efficienza e la professionalità degli operatori, anzi, è proprio la loro tutela che deve essere garantita, perché sono loro i soli a poter intervenire, curare e salvare la vita delle persone. 

Questo non è il tempo delle polemiche, né è mia intenzione farne. Ma, avendo raccolto personalmente le testimonianze e le condivisibili preoccupazioni di operatori in prima linea che, entrati in contatto con la paziente,  non sono ancora stati sottoposti né al tampone né ad una quarantena preventiva, mi chiedo quale sia davvero l’attenzione alla tutela della loro salute e a quella dei relativi familiari. La verità è che in questo modo si sta esponendo loro e l’intera comunità ad un enorme ed inaccettabile rischio. E mi chiedo perché alla tempestività di controllo cui sono stati sottoposti, ad esempio, i governatori regionali, non corrisponda altrettanta tempestività per i medici, gli infermieri e tutti gli operatori, di gran lunga più esposti al rischio e soprattutto ben più indispensabili in questa lotta comune contro la diffusione del virus.

Invito, pertanto, il Sindaco a voler verificare puntualmente il pieno controllo e rispetto delle procedure da parte della ASL di Teramo, soprattutto, nella malaugurata ipotesi che il numero dei casi possa aumentare.

Il Consigliere Comunale di Abruzzo Civico Atri Rag. Paolo Basilico