Opinioni \ Riflessioni

EUROPA, ITALIA, CINA

Alle 23,00, ora italiana, del 31 gennaio 2020 l’Inghilterra è fuori dall’Europa con una grande festa di popolo. L’Inghilterra inizia un nuovo percorso e una nuova vita. Ci sono voluti un referendum e una elezione politica anticipata per arrivare a questa giornata storica.

L’Inghilterra lascia l’Unione europea, gli inglesi sono stati sempre tiepidi verso l’Europa al contrario di noi italiani che siamo stati i fondatori.

Adesso vediamo se ci saranno le tempeste apocalittiche previste durante il referendum. Sarà un bene o sarà un male questa uscita? Tra un paio di anni possiamo dare il giudizio.

Non si è finito di festeggiare che subito, un attentato, islamico di matrice terroristica, piomba sull’Inghilterra. I giornali ci dicono che l’attentatore era già stato incriminato per terrorismo e lasciato libero. Ed io mi sono detto che non siamo solo noi italiani ad essere cretini ed imbecilli.

Ogni tanto la Cina ci fa una sorpresa. Alcuni anni fa ci fu l’aviaria che fece ammazzare milioni di polli e portati al macero (ma poi siamo sicuri che furono tutti portati al macero?) ma alla fine fu una bolla si sapone. Oggi c’è il coronavirus, con oltre 300 morti accertati. In tutto il mondo arriva la paura e in Cina intere città, ad iniziare da Wuhan, sono isolate e deserte.

Io mi domando, ma quanti virus ci sono nel nostro corpo, ma quanti virus ci sono negli animali, ma quanti virus ci sono nelle piante, visto che escono nuovi virus e sempre più potenti e pericoli?

Il governo italiano all’inizio minimizza ed invita alla calma, ma poi, con i due casi dei turisti cinesi, indica lo Spallanzani come centro italiano di riferimento. Lo Spallanzani fu creato negli anni ‘50 proprio per la cura delle malattie infettive, tra i quali la tubercolosi. Allo Spallanzani c’è l’INMI (Istituto Nazionale delle Malattie Infettive) con circa 400 operatori tra medici e personale sanitario.

Dallo Spallanzani arriva la notizia più bella della settimana. Le tre virologhe e ricercatrice (Maria Rosaria Capobianchi, Francesca Colavita, Concetta Castilletti) annunciano che hanno isolato il virus. Tutti i politici saltano sul carro, trionfanti, come se la scoperta l’avessero fatta loro. Arriva la notizia che l’Italia non è stata la prima al mondo, altri paesi l’avevano già fatto. Però le italiane l’hanno messe per prime in rete e quindi viva l’orgoglio italiano, viva le capacità dell’Italia.

Questo significa che la ricerca sulla cura o su eventuali medicine viene accelerata, in quanto tutto il mondo scientifico può studiare il problema.

Prescrizione si. Prescrizione no. Sfoglio la margherita, la risposta non arriva e il dubbio rimane. Nella settimana passata la quasi totalità dei giudici e gli avvocati protestano contro la riforma della prescrizione. Addirittura gli avvocati si sono presentati con le manette ai polsi ed é stato contestato, il puro e integerrimo,

Davigo. Domenica 2 febbraio si aprono le danze. Renzi, nella riunione di Italia Viva dice a Bonafede: “Fermatevi, finchè siete ancora in tempo, nella vostra follia. Al Senato non ci sono i numeri e forse neanche alla Camera”.

Parole dure e pesanti, forse anche una minaccia. A Renzi  risponde Barbara Lezzi, con un twitt, dicendo che se la situazione fosse così è meglio il voto subito. Non ha capito che è quello che vogliono milioni di italiani. La situazione entra in stallo e non sappiamo come andrà a finire sulla prescrizione.

Nicola Dell’Arena