UNA MOSTRA DA VISITARE

"LA SHOAH DELLE DONNE" PRESSO L'IPIA DELLO ZOLI DI ATRI

Egregio signor Sindaco, altri, questa mattina, alle ore 11.00 del giorno 29 gennaio, mi sono recato presso l’IPIA dello Zoli di Atri, nel quale istituto, gli studenti hanno organizzato una “mostra sui campi di sterminio, nazisti, di Auschwitz e di Birkenau, ovvero: “La Shoah delle donne”, per non dimenticare…..

Me lo hanno esposto questo lavoro e percorso, in anteprima direi, ho avuto questo onore, e due ragazze si sono alternate a descrivermi il percorso, le idee le rappresentazioni di una realtà che hanno voluto raccontare, stante che, ho già visitato quei campi personalmente qualche anno addietro. E questa rappresentazione e descrizione di simboli e di foto, hanno voluto raccontare alta dello sterminio perpetrato, il modo e lo stato in cui i condannati internati  vivevano, ed erano pronti al sacrificio, direi più o meno consapevolmente, lo hanno rappresentato, dicevo, a loro modo, e con mezzi “assai economici”, ma  non manca nulla per rendere l’idea visiva di quello che è stata quella immane tragedia umana, da parte di un popolo (in gran parte) che ha fatto ad altri popoli, solo per affermazione della loro razza….dicevo di milioni di ebrei, di comunisti, di Rom, di disabili, insomma  dei “diversi”, bastava essere diversi dai tedeschi di razza, ed erano facilmente  condannati alla morte, oltre che alle torture quotidiane, per fame, per sete, per lavoro, per malattie.

E’ una mostra che va fatta vedere ai giovani, spiegata ai giovani, a tutti, affinché il grido di allarme e di dolore, non si spenga nel ricordo o nella dimenticanza, e che a conclusione della visita, le mie due informate e valide guide, hanno voluto concluderla con la figura e la storia della Sen. Liliana SEGRE, che in una immagine, direi “floreale” di un’altalena, che piena di colori e di gioia e di speranze, tendente  comunque al colore della vita, non della morte, che deve sempre vincere rispetto al fanatismo ed i “NEGAZIONISTI”, cioè quelli che tendono quotidianamente a NEGARE questo accaduto, questo genocidio organizzato nei minimi particolari (nella piena indifferenza di molti, nel silenzio di molti del mondo civile ed ecclesiastico europeo e di oltre oceano di allora).

La speranza data da una “DONNA” la Sen. Liliana SEGRE, che nonostante l’aver vissuta sulla sua pelle quegli avvenimenti orribili, è oggi costretta ad avere una “scorta” di due carabinieri per avvenute minacce palesi alla sua personale sicurezza.

La “MOSTRA”, l’itinerario, apre con un filmato su di “ARRIGO LEVI”, che racconta il suo percorso, e chiude, dicevo con la Sen. Liliana SEGRE, accompagnato da una musica dell’indimenticabile GUCCINI, con la canzone “Auschwitz”.

VISITATELA, chiedete di vederla, ne vale la pena, come sempre in questi casi.

Inoltre, e termino, grazie a tutte e tutti, per l’onore ed il piacere ricevuto e riservato al sottoscritto dalla Prof. P.Pigliacelli, coordinatrice del lavoro e la dirigente dell’IS Zoli, e soprattutto  dalle ragazze ed i ragazzi e coloro che mi hanno accompagnato in questo percorso, delle quali non conosco il nome, ma che sono state  impegnate e fantastiche nella  loro informata  descrizione.  GRAZIE, GRAZIE.

Perchè ho scritto a Lei Signor Sindaco, affinchè possa provvedere e concedere almeno un contributo dovuto alla Scuola per  affrontare un momento di cultura, di studio, di memoria, che non può essere a costo zero, stante che l’amministrazione contribuisce, e per centinaia di miliaia di euro l’anno, per manifestazioni che non sempre sono espressioni di cultura, e se lo sono, questa mostra lo è ancora di più, le supera tutte. Compreso Signor Sindaco Prof. Ferretti??

Mario Marchese