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- Pubblicato Sabato, 11 Gennaio 2020
- Scritto da Nicola Dell'Arena
Riflessioni \ Opinioni
CRISI DEI RIFIUTI A ROMA
Ci risiamo. Parlo del caso dei rifiuti di Roma non per denigrare il sindaco Raggi ma perché il problema è salito alla ribalda nazionale.
Con la chiusura della discarica di Malagrotta e di Colleferro, il presidente della regione Lazio Zingaretti con una ordinanza aveva dato l’aut l’aut al sindaco di Roma pena il commissariamento. Si arriva alle comiche finali oppure ad un atto dovuto per non pagare penalmente e personalmente. Zingaretti impone alla Raggi di fare, in poche settimane, quello che Rutelli, Veltroni e Alemanno, per una breve parentesi, non sono riusciti a fare in 25 anni (non sto prendendo le difese della Raggi).
Finalmente arriva la decisione del comune di Roma: la discarica si farà a Monte Carnevale a pochi chilometri da Malagrotta. E Tutti vissero felici e contenti. Di Maio, Zingaretti e la Raggi esultano i cittadini no.
Subito nascono polemiche e problemi.
Il primo. La Raggi mette nel suo programma elettorale la non apertura di nuove discariche a Roma. Programma tradito e giravolta a 360° del M5s. Ѐ bello sognare ma poi i sogni si scontrano con la realtà. Ѐ bello dire che le discariche non si faranno più ma poi i rifiuti bisogna smaltirli. Il M5s ha la grande capacità di essere diversi prima e dopo le elezioni, ma forse bisogna dire che hanno la capacità di camuffarsi prima delle elezioni.
Il secondo. Da quando si è insediata la Raggi non ho mai sentito parlare della realizzazione dei termovalorizzatori sapendo che la discarica di Malagrotta doveva essere chiusa. Se fosse stato costruito un termovalorizzatore oggi non ci sarebbe stato bisogno dell’aut di Zingaretti e dell’emergenza rifiuti a Roma. In tutto il mondo si costruiscono i termovalorizzatori e funzionano ma nel programma del M5s e del PD non ci sono. Intanto i rifiuti di Roma sono spediti all’estero che si arricchiscono alle nostre spalle.
Il terzo. Roma, per me, ha una certa ripugnanza per la differenziata. Capisco che la differenziata diventa complicata per la svariata quantità di materiali esistenti e da smaltire. Io personalmente mi ci impicco. Mia moglie non effettua la separazione dell’umido dall’altro perché vede che poi gli operatori ecologici quando passano mischiano di tutto.
I romani sono indisciplinati, quando porto l’immondizia nei cassonetti vedo che nella carta ci sono plastica e bottiglie di vetro e nella plastica carta e cartoni e anche quella non riciclabile. Poveri smaltitori.
Il quarto. I cittadini e il loro no. Oramai in Italia siamo tutti convinti che dire no a qualsiasi costruzione, che possa comportare un eventuale pericolo, sotto casa mia sia un diritto. Tutto si può fare ma non sotto casa mia. Con questo presunto diritto si blocca tutto.
Già prima che il sindaco prendesse la decisione definitiva mi è arrivato su facebook un post con la mozione del consiglio municipale del XII municipio di Roma firmata dai consiglieri di M5s. PD, Lega FdI e FI che avvertono il sindaco che non vogliono la discarica a Monte Carnevale, nel loro municipio. Ѐ la mozione e la posizione non di semplici cittadini ma di personaggi eletti per rappresentare i cittadini.
Poi arriveranno i comitati di quartiere che faranno barricate e diranno di no. Non é la prima volta e non sarà l’ultima. Malagrotta è stata chiusa anche per le proteste dei residenti. Il tutto travolgerà la decisione del sindaco. A febbraio è carnevale e ci diranno, scusate è stato tutto uno scherzo.
Nicola Dell’Arena