ITALIA NOSTRA SI APPELLA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

IN ATRI CI SIA UNA STRADA O UNA PIAZZA INTITOLATA ALLA "REPUBBLICA"

Egregio Presidente,

ci rivolgiamo a Lei affinchè una nostra richiesta -più volte avanzata al Comune di Atri (Te) e, per conoscenza, anche alla Prefettura di Teramo- di ripristinare nella toponomastica della Città l’intitolazione alla “Repubblica” di una piazza o di una strada possa finalmente venire esaudita.

Tale intitolazione è stata eliminata una decina di anni fa allorquando si è dedicata la stessa strada ad un nostro concittadino, il prof. Emilio Mattucci, che è stato Sindaco di Atri, Presidente della Provincia di Teramo e primo Presidente del Consiglio regionale d’Abruzzo.

Questa scelta è stata da noi condivisa, evidenziando però come “la toponomastica della Città di Atri Capoluogo non possa non annoverare il ricordo della nascita della Repubblica Italiana, evento memorabile che ha comportato il sacrificio di tanti giovani uomini”.

Trascorsi ormai quasi dieci anni, però, l’Amministrazione comunale non ha mai provveduto a ripristinare la primitiva intitolazione.

Abbiamo richiesto ancora una volta alla nuova Amministrazione, insediatasi lo scorso anno, di individuare un’altra importante via o piazza da intitolare alla Repubblica, senza però avere riscontro.

Peraltro, nell’atto deliberativo della Giunta municipale del Comunale di Atri n. 183 del 22.09.2010 non vi è traccia alcuna delle ragioni argomentative per le quali si è resa necessaria la rimozione dalla toponomastica della denominazione in questione.

Ci rivolgiamo pertanto a Lei affinchè, con la Sua autorevolezza morale e istituzionale, ponga i buoni uffici sollecitando l’Amministrazione comunale di Atri a dare seguito a questa nostra richiesta dal valore indiscutibile e assoluto, rimediando ad una scelta che non ha trovato né potrà mai trovare alcuna giustificazione.

Convinti della bontà del nostro operato, La ringraziamo per l’attenzione accordataci e La salutiamo distintamente.

Atri,  21 novembre 2019

Il Presidente della Sezione, Domenico Zenobio