L’ITC “Adone Zoli” di Atri premiato in Questura

Concorso “Forza e fragilità, solo punti di vista”

La violenza contro le donne, un tema attuale trattato con originalità


 

Nuovo successo per l’I.T.C. “Adone Zoli” di Atri: le ragazze della IVA e della IVB hanno vinto un premio nell’ambito del progetto di Educazione alla legalità organizzato della Questura di Teramo e rivolto a tutte le scuole della provincia. La premiazione è avvenuta lo scorso 31 maggio in Questura, che per l’occasione ha ospitato le classi vincitrici.

Tema del concorso: “Forza e fragilità: solo punti di vista”, che le studentesse hanno affrontato realizzando un elaborato dal titolo “I due volti della fragilità”, nel quale hanno scelto di analizzare come si intrecciano forza e fragilità nella donna.

Il Questore in persona, dott.ssa Amalia DI RUOCCO, si è voluta complimentare con loro non solo per la completezza del lavoro, ma anche per il suo taglio originale, in quanto le ragazze hanno toccato un argomento molto delicato e profondamente attuale: la violenza contro le donne. Nel loro testo hanno inteso evidenziare che, nelle grandi donne come nelle donne comuni, forza e fragilità si intrecciano di continuo, pertanto è indispensabile imparare a coniugare forza e fragilità, che sono l’una l’altro volto dell’altra. Per dimostrare tale tesi, hanno affrontato anche le problematiche dello stalking e del femminicidio, che purtroppo risultano essere quotidianamente alla ribalta della cronaca, sottolineando che le donne sono fragili di fronte alla violenza, ma riescono in molti casi a trovare la forza per denunciare.

La premiazione è avvenuta al termine di una mattinata davvero intensa, durante la quale le porte della Questura si sono aperte agli studenti di scuole elementari, medie e superiori: a gruppi hanno visitato la sala operativa della polizia -collegandosi anche con le volanti e le moto dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e della Polizia Stradale- e i laboratori della Polizia Scientifica, dove hanno toccato con mano il funzionamento di alcune sofisticate attrezzature.

Alle ragazze dell’I.T.C. è stato riservato un appuntamento supplementare: in considerazione dell’argomento trattato nel loro lavoro, sono state accolte dall’Ispettrice che si occupa di tutela delle donne, che ha illustrato in maniera chiara ed approfondita in cosa consiste il lavoro della sua unità, quali sono le procedure che vengono seguite e cosa possono fare concretamente le donne per tutelarsi in caso di minaccia o di violenza. Speciale attenzione è stata attribuita all’argomento “stalking”, riguardo al quale le studentesse hanno posto una serie di domande. Si è dunque acceso un confronto aperto e costruttivo, al termine del quale si è affermato un forte messaggio: è essenziale che una donna sottoposta a minacce, comportamenti persecutori, violenze fisiche o psicologiche trovi il coraggio di denunciare, proprio perché la denuncia rappresenta un fondamentale strumento di prevenzione e tutela contro la violenza. Solo in questo modo la sua fragilità riuscirà a trasformarsi in forza. 

Prof.ssa Monica Angelici