ATRI: IL PD INTERROGA IL SINDACO

CHIAREZZA SUI LAVORI SCUOLA ELEMENTARE

I lavori di messa in sicurezza della Scuola Elementare di Atri Capoluogo, iniziati da poco dopo lungaggini infinite, sono stati interrotti verso la fine dello scorso gennaio.

A seguito di accesso agli atti abbiamo accertato che la Ditta appaltatrice ha interrotto i lavori, smobilizzato il cantiere e dichiarato il recesso/risoluzione del contratto adducendo, a suo dire, che il Comune di Atri non avrebbe provveduto alla stipula del contratto di appalto, facendo decorrere inutilmente, afferma la Ditta, il termine di gg. 60 previsto dalla legge per l’incombente.

Con interrogazione inviata a mezzo pec in data 31.1.2018 il Gruppo Consigliare del Partito Democratico ha chiesto che fosse chiarito se il presunto inadempimento addebitato dalla Ditta al Comune rispondesse al vero e, comunque, quali iniziative urgenti intendesse assumere l’Amministrazione per risolvere la questione di importantissimo rilievo pubblico.

Con successiva nota diramata alla stampa il competente Ufficio del Comune, dopo avere precisato che il recesso sarebbe da attribuire soltanto alla Ditta che non avrebbe accettato la “finestra” dei finanziamenti ed il rischio della dilazione dei pagamenti, assicurava tuttavia che l’affidamento sarebbe stato attribuito alla Ditta seconda in graduatoria promettendo che i lavori sarebbero ripreso entro 7/10 giorni.

A tutt’oggi i lavori non sono ripresi e, mentre cresce la preoccupazione dell’opinione pubblica, è notizia recente che il Comune di Atri si accingerebbe ad “anticipare del suo” la somma di euro 300.000,00 allo scopo di riavviare i lavori.

Ciò premesso

Con ogni più opportuna riserva chiedono di conoscere:

  1. La reale ed effettiva situazione attuale dell’iter tecnico/burocratico dei lavori e, in particolare, se e in quali termini e modalità si è provveduto ad aggiudicarli ad altra ditta diversamente classificata rispetto a quella rinunciataria, indicando la data di ripresa dei lavori e precisando i costi aggiuntivi anche con riferimento alla locazione alternativa presso l’Istituto Ravasco.
  2. Se e per quale ragione si è proceduto ad un progetto di variante e la portata sostanziale del nuovo progetto, precisando, in caso affermativo, se è rispondente alle norme in materia di Lavori Pubblici la redazione di una variante sostanziale che contempla la demolizione di un corpo di fabbrica che, nel progetto originario, doveva essere conservato e messo a norma.
  3. Se, in tal caso, questa operazione ha comportato la duplicazione dei costi della progettazione indicandone gli oneri.
  4. Se è stata verificata la disponibilità delle altre Imprese concorrenti ad eseguire lavori del tutto diversi rispetto a quelli per i quali avevano presentato le offerte.
  5. Se corrisponde al vero che il Comune di Atri ha provveduto ovvero intende provvedere ad anticipare la somma di euro 300.000,00 per fare fronte alla situazione, indicando, in caso affermativo, la fonte di legittima copertura finanziaria di detta iniziativa e se la stessa è coerente con la tipologia di finanziamento ministeriale a suo tempo accordato.

Attendiamo sollecito e puntuale riscontro, tenendo conto dell’importantissimo rilievo pubblico della questione in relazione agli interessi delle famiglie, degli operatori, alla sicurezza dell’immobile ed al rischio di perdere i finanziamenti ottenuti.

Distintamente.

Pierluigi Mattucci Barbara Ferretti Alfonso Prosperi