Gabriella Liberatore e Paolo Lupinetti:

“Abbiamo difeso il patrimonio di Atri”

Salutiamo favorevolmente  la nuova esperienza editoriale promossa dalla neonata Associazione culturale “Gli Acquaviva” ; associazione che si aggiunge al nutritissimo patrimonio aggregativo della comunità atriana   che conferma l’intrinseca predisposizione alla creazione di luoghi di confronto e condivisione .

Ci è stato chiesto dai promotori  di portare un contributo in qualità di candidati  alla carica di Sindaco alle elezioni amministrative del 2008, quindi di focalizzare  l’argomentazione  sull’operato del Sindaco Astolfi e sulla parte programmatica cui avremmo dato priorità qualora fossimo stati eletti alla guida della città.

Abbiamo scelto, dopo esserci confrontati, di testimoniare la nostra esperienza di capigruppo di minoranza, perché  questo è il nostro ruolo oggi, perché la riteniamo il punto di osservazione migliore sulla vita politica ed istituzionale, convinti che gli “avrei fatto” ed “avrei detto”  non costituiscano il presupposto più obiettivo della riflessione: il 2008  è lontano molto più di quanto non lo siano i quattro anni  trascorsi . In termini politici, sia nazionali che  locali , sarebbe come parlare di  un’era fa, per la frenetica velocità con cui la realtà muta, per la congiuntura mondiale che ha investito ogni aspetto delle nostre  vite e che inevitabilmente ha modificato l’agenda politica .

Si aggiunga che, cogliendo lo spirito dell’iniziativa, quindi, favorire il dialogo, intercettare le proposte  e capitalizzare le “ (vere) risorse di Atri” riteniamo  assolutamente prioritario tenere lo sguardo rivolto in avanti, verso un futuro che auspichiamo meno oscuro del presente .

Atri ha un’amministrazione di centro-destra che ha avuto nel berlusconismo la sua ispirazione , caratterizzata da una forte  spinta demagogico- populista e dalla demonizzazione dell’avversario  che, spesso, si è tradotta  in tentativi di inibizione del dibattito consiliare. La stessa governa in un quadro istituzionale perfetto: la “filiera” Regione, Provincia, Comune  avrebbe (il condizionale è in questo caso opportuno)  potuto costituire un’occasione importante perché si creassero  le condizioni per il rilancio della città che, invece, corre il reale rischio di  vedere peggiorate le proprie condizioni, considerato il “politicamente voluto” ridimensionamento di servizi che l’hanno storicamente  caratterizzata e qualificata . 

Di una cosa siamo certi , da consiglieri di minoranza abbiamo agito come,  sì ,avremmo agito da Sindaci : difendendo ad ogni costo il patrimonio della città !

Tutto quello che è stato attuato dall’amministrazione è  di facile confronto.  Basta vedere il programma( libro dei sogni)  distribuito in campagna elettorale e vedere quello che è stato realizzato!!!!!

Tutto quello che abbiamo condiviso o non abbiamo condiviso lo abbiamo fatto con serenità' e convinzione, a fronte alta nel consesso civico e le nostre dichiarazioni ,le nostre proposte  sono allegate agli atti ufficiali e facilmente  consultabili.

Certamente ,la  madre di tutte le iniziative che abbiamo messo in campo è  stata e sarà 'la difesa strenua del  nostro Ospedale , a partire dal primo Consiglio Comunale da noi, come tutti gli altri, convocato nel maggio 2008.

Sia aggiungano le  iniziative intraprese  per difendere  l’ Ente Ricciconti, per difendere il Tribunale ....

Tra tutte le azioni che non abbiamo condiviso ne ricordiamo qualcuna:

la chiusura  dello storico Asilo di S. Chiara ; il faraonico Festival del Reportage che, con i suoi pesantissimi 600.000,00 Euro spesi, nessun beneficio ha apportato alla nostra comunità; questi “accordi di programma”,  con questo regolamento elastico e fatto su misura alla  richiesta del momento, che non predilige gli aspetti pubblici della programmazione urbanistica; l'assoluta indifferenza al problema del lavoro, con lo schiaffo dato a tutti i precari dell'Ente!

Forse l’unica scelta che apprezziamo, e ne abbiamo dato atto al suo ideatore , assessore Ferretti, è stato il rilancio del polo scolastico di istruzione superiore, pur permanendo le perplessità, come motivate in Consiglio Comunale,  sulla impostazione della " cosiddetta " Scuola  Civica di Eccellenza .

Non sappiamo se abbiamo fatto bene il nostro lavoro, lasciamo giudicare i cittadini, certo è che Noi ci abbiamo messo la faccia, ci siamo esposti in prima persona, abbiamo preferito l'impegno " frontale" piuttosto che stare dietro le quinte, perché  non siamo avvezzi alla cultura del sottogoverno!

Un auspicio, un sogno, ma anche una necessità :  ritrovi la città' il più' sano spirito di appartenenza che l'ha contraddistinta nel tempo, attinga a piene mani alla sua atrianità !

Per  dirla con Zygmunt  Bauman, uno dei più' attenti osservatori della modernità  "l'identità  è un grappolo di problemi piuttosto che una questione unica e ci si rivelano unicamente come qualcosa che va inventato piuttosto che scoperto; come il traguardo di uno sforzo, un obiettivo, qualcosa che è ancora necessario costruire da zero o selezionare tra offerte alternative, qualcosa per cui è necessario lottare e che va poi protetto attraverso altre lotte ancora".

 

Gabriella Liberatore - Paolo Lupinetti