Opinioni \ Riflessioni

RENZI E ALFANO LO STESSO DESTINO:LA SOLITUDINE

“Renzi più solo”, titolava l’8 dicembre il Corriere della Sera, solo per citare una fonte. Dopo l’abbandono di Bersani, era ora dico, e la nascita di MDP il PD aveva perso qualcosa. Dopo la batosta siciliana per il duo Alfano-Renzi il PD corre ai ripari e lancia un mediatore Fassino (un povero Attilio Regolo) mentre Pisapia si auto nomina pompiere. Nel frattempo Pietro Grasso si pone a leader della sinistra unita ed annuncia la nascita dei “liberi e uguali”. Il primo sondaggio effettuato da Tecné dà al partito il 7,8% e al PD il 23%. Come si dice a Roma “non c’è trippa per gatti” e Pisapia deve abbandonare il suo ruolo di pompiere. Solo un illuso poteva pensare che le cose si sarebbero sanate e aggiustate.

L’esodo verso i liberi e uguali inizia solo adesso e non si sa quando finirà. Fassino riacchiappa e risuscita Prodi mentre Pisapia getta la spugna e Renzi si ritrova senza la sinistra. 

Renzi e la Boschi hanno grandi caratteristiche, la Boschi ne ha una in più è donna ed è bella, ma ad entrambi ne manca una: l’umiltà. L’avversario politico lo puoi batterlo e contrastarlo, lo puoi detronizzarlo e rottamarlo, ma mai ridicolizzarlo e umiliarlo. Renzi ha umiliato Bersani e D’Alema e poi durante la campagna referendaria De Mita (nell’Irpinia il NO raggiunse il 70%). Questi se l’ho segnano al dito e alla prima occasione utile ti puniscono.

Alfano da Bruno Vespa annuncia, in pompa magna, che non si ricandida perché non mira alla poltrona e sentite cosa dice del suo recente passato: “Ritengo ci siano dei momenti in cui vadano fatti dei gesti voglio dimostrare che tutto ciò che abbiamo fatto è stato motivato da una profonda  responsabilità verso il Paese”. Siamo davanti ad un nuovo salvatore della patria. Siamo davanti ad un nuovo Cincinnato, che dopo la vittoria contro i nemici di Roma torna a coltivare il proprio campo senza ricompensa. A parte una celebre frase di Grillo che qui calza a pennello vediamo le responsabilità. Il fratello appena laureato, ed anche in età matura, viene assunto senza esperienza e come dirigente alle poste a 200.000 Euro l’anno. La moglie consulenze d’oro in diversi ministeri. State tranquilli, non piangete e non ridere di gioia, non farà come Cincinnato, una presidenza di qualche ente l’ha già contrattato.

E vediamo la situazione politica di Alfano. Nelle elezioni siciliane, nel suo feudo, Alternativa Popolare ha raccolto il 2,4% dopo che Meloni e Salvini hanno detto un chiaro e fermo no all’accordo con Alfano. Mentre dicevano no al generale Forza Italia e Cesa arruolavano i colonnelli. Dopo i risultati delle elezioni molti colonnelli hanno bussato alla porta di Forza Italia e gli hanno aperto. Se la situazione siciliana si fosse ripetuta a livello nazionale, cosa molto vera visto i sondaggi e la probabile partenza di Lupi verso il centrodestra, il generale Alfano non veniva rieletto. Meloni e Salvini non lo vogliono. Renzi si é fatto i conti e non riesce a garantire la rielezione neanche ai suoi fedelissimi ed avrà detto no, grazie ad Alfano.

Con le previsioni nere è meglio fare bella figura, chiudere da eroe, è quello che ha pensato e ha fatto Alfano.

Inoltre, Renzi rischia di candidare molti generali senza esercito facendo la stessa fine che fecc la meravigliosa macchina e da guerra di Occhetto.

Quando vedo lo stipendio del fratello di Alfano, quando sento il TG1 dire che la legge sui vitalizi l’hanno tolta dalla finanziaria, quando vedo che la mia pensione è bloccata e che rispetto ai primi mesi prendo 250 Euro di meno e mi dicono sei  populista, rispondo sono populista e me ne vanto.  

Nicola Dell’Arena