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- Pubblicato Lunedì, 11 Dicembre 2017
- Scritto da Mario Marchese
ATRI: LAVORI PUBBLICI ED OPERE PUBBLICHE URGENTI
UNA LUNGA LISTA IN ATTESA
Ho letto da qualche parte, che si è giustamente lamentato, direi preoccupato anche, ma a parole, per quanto il nostro territorio comunale soffre da un punto di vista di viabilità, e di integrità idrogeologica, cioè, è affetto da frane, smottamenti, a seguito di piogge e nevicate. Bene, è giusto che dica, faccia queste richieste a livelli più alti, quali la Provincia di Teramo e la Regione Abruzzo, per aiuti ed interventi anche di competenza in merito alle segnalazioni che sicuramente questa Amministrazione ha provveduto a fare, ad elencare, e ad inviare alle parti competenti in materia, oppure no!! Sono certo di si!!!
Ma una curiosità ho da sempre inevasa, e cioè: “ma perchè, invece di mettere pali di illuminazione pubblica a tutti, non si è curato invece della tenuta delle scarpate con zanelle e muretti di sostegno o gabbioni? Al fine di convogliare le acque in siti sicuri di smaltimento e in contenimento dei dilavamenti e di piccole frane o smottamenti?” Oppure, ed è cosa sua, se li vuole proprio istallare, questi punti luce, per “NON” nobili motivi, perchè non ne riduce il n° allo stretto necessario, o con generatori autonomi solari, per pali posti davanti a case sparse? Invece che prolungati impianti di decine e centinaia di pali che illuminano solo strade, ed anche disabitate? E con queste risorse, invece, mettere in sicurezza scarpate, cunette di scolo, e quant'altro è da vedere compromesso in questi giorni? Riprendendo così un dovere di tenere in armonia il “territorio con la natura”, al massimo possibile. Convogliando i corsi e defluvii naturali delle acque meteoriche nelle sedi dovute? Anzi, da come si verifica, i suoi interventi in tal senso, hanno posto in difficoltà di tenuta delle scarpate, ed oggi, abbiamo in queste realtà, cioè vere e proprie schifezze, che necessitano di interventi strutturali, prima che le stesse collocazioni dei punti luce, vadano ad essere compromessi anche loro medesimi. Lei che ha creato questi problemi, sicuramente non si può rifare con interventi regionali o provinciali, anzi, dovrebbe intervenire a ripristinare lo “status quo”, già da ora !!!
Invece, di continuare ad applicare, punti luce e poi, fregarsene delle conseguenze che questi interventi determinano sul territorio. Come ad esempio avvenuta sulla strada per Treciminiere, dal bivio verso il Colle della Giustizia, fino alla rimessa di Piacentino, in contrada Cerreto o Carriera. N° 28 pali ha collocato, creando, con questi scavi notevoli problemi al defluvio delle acque, oltre alla tenuta delle scarpate, lo stesso dicasi per Villa Ferretti, e strada sottostante.
Perchè, dico, non ha provveduto invece prima a fare muretti e zanelle? Oppure ad applicare gabbioni di contenimento delle scarpate? Ripeto, canali di scolo, e pozzetti di raccoltà delle acque piovane? Già! Questi interventi non portano voti, nel mentre i punti luce, si!! Siamo tornati indietro di 50 anni con la politica della “breccia e della lampadina”. E poi, dico, come mai non si investe in luci al LED? Si è ancora al vecchio sistema? Almeno, in certe aree, strade, questa tecnologia sarebbe estremamente conveniente e duratura nel tempo, invece no?? A costo di fare, si fa male e peggio !!
Così si sperperano risorse ingenti per illuminare nulla, nemmeno case sparse, anzi per portare luci davanti alle loro abitazioni, si propoono soluzioni di alto costo. Sperperando, ovviamente, risorse, che potrebbero trovare ben altre collocazioni ed utilità, così come le dissi, le suggerii, in mie recenti lettere, cioè: perchè non investe in progetti e fatti di priorità assoluta nella sicurezza delle Scuole di Atri, di competenza Comunale? Perchè non interviene con fondi propri comunali, stabilendo le PRIORITA' assolute per queste realtà? La gente capirebbe, eccome? E rinuncerebbero ben volentieri ai punti luce con estremo piacere per un simile obbiettivo. Insomma, invece, si prepara al voto?
Un'altra considerazione mi viene di fare: IERI, mi sono trovato a visitare la mostra presso le “Scuderie del Palazzo Ducale”, ed ho visto, ed anche sentito il cattivo odore, dei danni e, di allagamenti dei relativi sotterranei, delle cisterne. Perchè? Come mai? Sono certo che il cattivo stato, anche del Giardino Sorricchio, l'antico giardino dei Duchi Acquaviva, mai stato in queste condizioni, ci entri eccome su quanto avvenuto, e produce, tutto ciò danni alle strutture patrimoniali dell'Ente, che Lei ha trovato integre 10 anni fa e che non li riconsegna tali. Così come tante strutture pubbliche, scolastiche e sportive. Anzi, alcune non esistono più, ed altri non ci si è presi la briga di nessun intervento per la loro matunenzione ordinaria o straordinaria che sia, da almeno 8 anni a questa parte, come il palazzetto del CTI, come la struttura del Bowling, come i Campi da Tennis, dello stesso Centro e come quelli gestiti dal Club Acquaviva, in Via Giovanni XXIII°. Per non parlare poi del Palalessandrini, crollato, per chissà quali interventi ivi determinati durante i lavori di asportazione delle lastre di amianto, oltre, ovviamente, le conseguenze determinate dalla nevicata conseguente. Per non parlare, inoltre della Palestra di Uliano Bargiglione, mai rimessa su con sincero intervento, di recupero, utile di sicuro al plesso scolastico di riferimento, cioè delle Scuole Elementari. Si, parla, si dice, che si “eliminerà completamente il manufatto”, completamente, coinvolgendo anche una parte dell'ala delle Scuole elementari poste al di sopra delle gradinate ivi esistenti. E così, da TRE Palestre che Atri aveva, ne rimane appena UNA, la quale, come ho più volte espresso su queste pagine, ha subito forti danni, sia per le intemperie, che per le nevicate, ma anche e, soprattutto, per una “mancata manutenzione ordinaria e straordinaria dovuta al Comune su di un patrimonio così importante per Atri, per i giovani, per le Scuole, per lo sport in generale”. Insomma: “lascia un vero e proprio macello !!!!”.
Nel merito dello stato in cui si trovano oggi le “Cisterne del Palazzo Ducale, le famose Scuderie, non è che sia il caso di reincaricare quelli che hanno provveduto alla loro bonifica e riapertura? Che già conoscono la realtà e la situazione idraulica della medesima struttura? Avendovi, già in passato fatta la bonifica, cioè quanto era non ancora adibito ad attività culturali e di mostre? Oppure, non vi importa nulla di questo? Tanto, non è il popolo votante che vede questo, ma una ristretta nicchia di persone, per non parlare di turisti e studiosi? Cioè, per una lampadina in più si, vi interessate, ma per questi interventi strutturali, a velenza nel tempo, sicuramente no!!! Non so, se vi siete mai recati presso la Sede dell'Autorimessa Comunale, degli Scuolabus, ed ex mattatoio, in che stato pietoso si trovano, compreso la strada di accesso. Dico questo, perchè non lo avete trovato così, altri, Marchese ebbe a rimettere a posto il tutto, mai voi, l'Attila di turno, ha compromesso il patrimonio da altri determinato e con grossi sacrifici. Ripeto, abbiamo verificato che, nei suoi 10 anni di amministrazione, è stato compromesso un grosso “patrimonio Comunale”, che solo per ripristinarlo occorrono milioni e milioni di euro, minimo 10 milioni.
E quanto ne usciamo? Ne usciremo? Mai, dico io. Forse, ne usciranno tra 20 anni, se bastano la previsione. Visto, inoltre, l'andazzo preso con la deindustrializzazione del territorio, del Comune, la perdita di attività produttive e di servizi, che rasentano “l'abbandono”, e la perdita di servizi, e che quelli rimasti, sono a totale carico del Comune di Atri, come: l'UTA, il Centro per l'Impiego, gli Uffici del Giudice di Pace etc., per non parlare della perdita della Università, di attività Commerciali, nonchè e soprattutto della POPOLAZIONE. Decremento questo, che ha raggiunto livelli risalenti al secolo scorso, all'incirca nel 1881 (statistiche alla mano).
Per non parlare poi del Presidio Ospedaliero S. Liberatore, e servizi Distrettuali annessi di Via Finocchi, sicuramente ulteriormente compromessi in questi 10 anni del suo sindacato.
Ovviamente, non è tutta Sua la responsabilità, ma è Lei il Sindaco di Atri, non altri, a Lei verrà presentato il conto, o meglio, alla città, alla quale il conto è stato già presentato, con una disoccupazione operaia ed intellettuale, da incubo!!!!
Si informi, si informi, dove sono i nostri intellettuali, dove sono andati a finire gli operai della Pompea, di Iezzi Cucine, di Iezzoni Porte, dell'Aran, della Sani Farm etc., compreso l'Ospedale S. Liberatore, nella gestione dei Servizi Generali, tutti in mano a società o Coop dell'asse Teramo Giulianova, e quelli di Atri che vi lavoravano prima, sono a casa. Strutture queste sicuramente tutelate e maggiormente sorrette da interventi ed interessamenti municipali, che, a detta dei medesimi, sicuramente non ha visto la “Sua amministrazione attenta e riflessiva, e ricca di proposte”.
Questo è statisticamente provato, cioè con dati alla mano.
Cosa ha fatto nel merito? Non abbiamo ascoltato e né sentito iniziative e progetti conclamati e correlati con altre istituzioni in merito e nel merito. Il “Piano di Sviluppo Strategio del Comune di Atri”, che avrebbe potutto dare qualche risultato, giace, dopo essere costato soldini all'erario, nei cassetti di qualche assessorato, così come la revisione dei “Piani Urbanistici”, anch'essi costati circa 600 mila euro, sicuramente non utili al sistema, se non per qualche “recondita ragione politica di relativa gestione di questa amministrazione con le Osservazioni e con le aree di riferimento da aggiustare, a parte il PPCS”, con notevoli costi per l'erario, rispetto a quello del passato, ed adottato nel 2000 da Marchese con costi modestissimi, appena 40 milioni, 20 mila euro a fronte, ripeto, di 600 mila euro, cioè 1 miliardo e duecento milioni. Bella differenza, vero?
Inoltre, e questo mi duole ancora di più, facendomi una passeggiata presso le “Fontane Archeologiche del Comune, ho visto la Fontana Monumentale della Canale”, veramente in uno stato di disastro, mai verificato così, così come la “Pila”, fontane queste, di trimillenaria storia, preromane, che con la Sua realtà gestionale, ha visto la loro distruzione. Come mai?
Eppure anche su queste pagine mi sono permesso di richiamarla ad una loro maggiore tutela, di interventi per un giusto e dovuto assetto “idrogeologico previdente, tecnicamente possibile e fattibile” anche con modica spesa. Invece nulla, nulla di nulla, qualche palo di luce si, ma di queste stretture nulla che freghi a nessuno, eppure avvisaglie, sia sulla “PILA che sulla Canale” ne ha avuto con le piogge passate, che con la nevicata, ma nulla di nulla, ha fatto o realizzato per difenderle questa estate passata. TUTTI ASSENTI !!!.
OVVIAMENTE, COME SEMPRE, CREDO CHE LA OPPOSIZIONE PIDDINA, SI SIA RESA ALMENO COMPLICE NEL NON AVERE, CONTINUAMENTE SOLLECITATO, E PRESO POSIZIONI IN MERITO A QUESTI PROBLEMI, O CON PROPOSTE ALTERNATIVE, SE NON MARGINALMENTE, E CON NOTEVOLE SENSO DI SUBORDINAZIONE ALLA SUA FIGURA, al SUO RUOLO, COME NEL CASO DELLA CONCESSIONE DEL “Cardinale Cicada” a soluzioni, da loro definite in manifesti ed articoli pubblici: non legittimi!! E POI? Cosa hanno detto e fatto? Nulla di nulla. Per non parlare degli accordo di programma per l'ex Cinema e l'ex Consorzio. Quindi, di cosa parliamo?
Mario Marchese, Circolo della Sinistra Indipendente-. Berlinguer-Atri