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- Pubblicato Martedì, 10 Ottobre 2017
- Scritto da Santino Verna
TRENTATRE ANNI FA LA MISSIONE POPOLARE IN ATRI
UN GRANDE EVENTO PER LA NOSTRA CITTA'
In questo ottobre ricordiamo in Atri una cifra tonda: i 33 anni della missione popolare dei PP. Passionisti, in preparazione al Congresso Eucaristico Diocesano (23-30 giugno 1985), concluso dalla visita di S. Giovanni Paolo II in tre tappe, tutte nella giornata dell’indimenticabile domenica 30 giugno 1985: la mattina incontro con gli ammalati abruzzesi nella Cattedrale di Atri, a mezzogiorno l’Angelus con i giovani sul sagrato del Santuario di S. Gabriele dove il Papa inaugurò la cripta della nuova Basilica, nel tardo pomeriggio a Teramo, la S. Messa conclusiva.
La missione popolare fu aperta sabato 13 ottobre, in Cattedrale, dall’allora Vescovo Abele Conigli, quasi alla fine del servizio pastorale a Teramo e Atri. Avrebbe presentato le dimissioni al compimento dei 75 anni di età e quasi un anno dopo la nomina del successore, Mons. Antonio Nuzzi. La solenne liturgia comportò la presentazione dei 12 Passionisti impegnati per la missioni, coadiuvati da collaboratori (suore e laici). Uno dei missionari gli atriani lo avevano già conosciuto alcuni giorni prima, P. Gabriele Vicentini, già minato dal male del secolo. Sarebbe passato all’altra riva neanche un anno dopo.
P. Gabriele era venuto a predicare per la festa della Madonna del Rosario nella chiesa di S. Giovanni (S. Domenico) con il triduo, quell’anno coincidente proprio con la festa liturgica. Il 7 ottobre per tutta la Chiesa si celebra la Madonna del Rosario, in ricordo della battaglia di Lepanto, ma nei luoghi più intimamente legati al Rosario fu permessa la celebrazione alla prima domenica di ottobre. L’indimenticabile passionista aveva impersonato S. Gabriele nel fotoromanzo, diretto dal biografo del Santo, il Servo di Dio Stanislao Battistelli, poi Vescovo di Teramo e Atri, dato che ne aveva pure un po’ la fisionomia. Non molto alto, molto magro, dal viso pallido, dal sorriso non artificiale, il tutto completato dal saio passionista che illustrava a noi bambini incuriositi dallo stemma sul petto.
I Passionisti furono distribuiti secondo le esigenze delle tre comunità parrocchiali di Atri capoluogo: 4 per S. Maria nella Cattedrale, 3 per S. Nicola, 5 per S. Gabriele. La periferia Sud continuava l’espansione, complice l’ospedale, l’imago brevis di Atri in quegli anni forse più delle opere d’arte e dei calanchi e la Parrocchia di S. Gabriele era quella più legata alla congregazione di S. Paolo della Croce.
P. Gabriele fu assegnato alla Parrocchia di S. Nicola, con i confratelli P. Clemente e P. Vittorio, fondatore di una famiglia religiosa femminile. Diverse furono le visite agli ammalati, gli incontri con i bambini, i giovani e le famiglie e le celebrazioni anche nell’oratorio della SS. Trinità.
In Cattedrale, una presenza esplosiva fu P. Francesco Cordeschi, instancabile animatore della Tendopoli di S. Gabriele, nata qualche anno prima, mentre contemporaneamente si delineava il corrispettivo francescano GVA (Giovani verso Assisi). Ad Atri due erano i gruppi Tend, nella Parrocchia di S. Gabriele e in S. Maria. I giovani di S. Nicola si aggregavano o all’una o all’altra. Con P. Francesco c’era P. Evaristo, il passionista autore ogni anno del presepe, nei locali del Nuovo Santuario di S. Gabriele. Tornò in Atri l’8 dicembre, per la solennità dell’Immacolata.
A S. Gabriele, animatore di spicco P. Fernando Taccone, esperto di missioni popolari, tornato diverse volte in Atri a predicare, soprattutto nella Parrocchia del giovane passionista. Inconfondibile il timbro della voce e l’animazione durante il pranzo a Teramo, per i 25 anni di sacerdozio di Mons.Davide Pagnottella, Parroco del Cuore Immacolato di Maria nella città pretuziana e poi Vicario-Generale, conservando l’incarico parrocchiale nella chiesa della Madonnina.
Il 21 ottobre si tenne la giornata dei giovani, con partenza da Piazza duchi d’Acquaviva, allora Piazza Marconi. Il tempo non era proprio sereno, ma partì comunque la processione verso la Cattedrale, dove P. Francesco celebrò la Messa, circondato da un esercito di giovani. Nel pomeriggio, la S. Messa fu celebrata al camposanto, con l’altare allestito nella parte nuova del cimitero. La missione riguardò tutti gli ambiti pastorali di Atri e il camposanto cadde a fagiolo, per la vicinanza al mese dei morti.
Il 28 ottobre, i PP. Passionisti con una celebrazione si congedarono da Atri. Sul volto di diversi atriani c’era qualche lacrima. Molti si aspettavano una missione di quel tipo, il prima possibile, ma non è stata più ripetuta una missione cittadina dei frati di S. Gabriele, come nel 1984. Ricordiamo soltanto tre missioni parrocchiali: nel 1999, in Quaresima, animata da suore passioniste, nella Parrocchia di S. Gabriele, mentre all’inizio dell’anno liturgico, in Cattedrale, nel 2003 e nel 2004, la comunità missionaria di Villaregia, sacerdoti e consacrate, anche se la seconda edizione si svolse in S. Francesco, perché dal gennaio precedente il Duomo era inagibile per gli ultimi grandi restauri.
Ricordiamo con una certa nostalgia gli anni ’80. Per la Chiesa si era ancora nel clima dell’applicazione del Concilio Vaticano II, per la società si era agli sgoccioli della prima Repubblica, con l’imminente caduta del muro di Berlino. E la missione popolare fu un’esperienza di fede e socialità nella città di Atri, felice per tutti gli eventi della Chiesa.
SANTINO VERNA