Nessun allarmismo, urge sicurezza

LA SITUAZIONE REALE DELLE SCUOLE COMUNALI DI ATRI

Le affermazioni e le omissioni del Sindaco e dei suoi Assessori diventano gravi quando servono a nascondere l’incapacità di gestire la Sicurezza dei cittadini.

  In questo caso ancor più intollerabile perché riguarda quella di bambini e ragazzi.

  A due settimane dal riavvio dell’attività scolastica, le medie e le elementari presentano un indice di vulnerabilità sismica affatto tranquillizzante.

   La mia prima Interrogazione consiliare sullo stato della sicurezza degli edifici pubblici, forse spinta da deformazione professionale, risale ai primi consigli comunali e diverse altre sono state ripresentate nel corso del tempo. Posso assicurare, dalle risposte scritte ufficiali, che la situazione non è così “bella” come il Sindaco la rappresenta sui media e nelle “chiacchiere da bar”.

Nessuno di noi ha voluto e vuole fare allarmismo.  

  Nel momento in cui sarebbe necessario ripensare gli edifici adibiti a servizi della nostra città, secondo i nuovi criteri di sicurezza derivanti dai cambiamenti normativi introdotti a causa dei movimenti tellurici e dalle modificazioni climatiche, il comportamento dell’Amministrazione diventa paradossale e forse anche incosciente, quando si denota una vera e propria incapacità amministrativa.  Allora è certamente doveroso da parte di un Consigliere Comunale rappresentare la realtà documentale.

  Dalla risposta scritta, ad una nostra interrogazione nel C.C. del 7 marzo c.a. , del Sindaco e dell’Assessore Ferretti, più interessato alla scuola superiore dove lavora (competenza della    Provincia) che a quelle di cui ha la delega (per le quali percepisce una legittima indennità mensile), risulta una situazione delle scuole comunali veramente drammatica perché:

  • il corpo vecchio e il corpo nuovo della scuola media hanno un indice di vulnerabilità  pari a 0,17 e 0,16 e per essi non è previsto alcun lavoro né c’è un impegno di spesa nel bilancio comunale; 
  • la scuola elementare di Viale Umberto I attualmente ha un indice di vulnerabilità sismica pari a 0,26, non è dotata di Certificato di Prevenzione Incendi né sono chiare le condizioni della centrale termica; probabilmente una scuola da chiudere?!.  Invece i ragazzi sono stati lasciati lì e costipati in un’ala durante i “finti” lavori;
  • l’asilo nido e la scuola materna di Viale Risorgimento hanno un indice di vulnerabilità pari a 0,36 e 0,65 e senza Certificato di Prevenzione Incendi.

  Ad oggi l’unica scuola con un indice di vulnerabilità accettabile è la scuola materna di Fontanelle con 1,54, ma comunque senza CPI, e sono in corso i lavori alla scuola elementare di Casoli e in quella di Viale Risorgimento.

   E’ comprensibilissima l’ansia dei genitori per l’edificio di Viale Umberto I, del quale risultano solo progetti depositati più volte, sondaggi sull’esistente fatti più volte e dichiarazioni di lavori in corso sui giornali, mentre è evidente che non si è lavorato. Ad aggravare la situazione dei bassi indici di vulnerabilità sismica, c’è la mancanza dei CPI e quindi della certezza che almeno le vie di fuga funzionino e che le Centrali Termiche siano idonee.  Nei bilanci comunali, ove sicuramente non mancano accensioni di mutui, non c’è nessuna previsione per le scuole.

  In pratica la città di Atri, a pochi giorni dell’avvio delle lezioni, ha una situazione gravissima sia sull’asilo-elementari che sulle medie.

  Alla fine di due mandati, purtroppo, questa Amministrazione non è in grado di assumersi le responsabilità amministrative e si difende addossando i propri errori al PD, nel momento in cui rende pubbliche le informazioni acquisite nell’esercizio dell’attività e del sindacato ispettivo che gli competono in base alle leggi e al regolamento comunale vigenti. 

Del resto dei Consiglieri Ferretti e Felicione all’opposizione, ricordiamo solo una denuncia per un evento culturale!

Ora, quando il PD locale tenta di proporre, puntualmente il Sindaco risponde ai Consiglieri di opposizioni richiamandoli a svolgere il proprio lavoro privato, senza nemmeno riflettere sulle opportunità che invece altri sanno cogliere.  Il PD, che amministra in Provincia e in Regione, ha a cuore la città di Atri, tanto che i finanziamenti arrivano quando chiesti, ma poi si arenano nella cattiva gestione e lo vedremo più in là.

Il sistema scuola ad Atri va riorganizzato tenendo conto dello stato delle strutture, del nuovo modo di fare scuola, del trasporto e delle caratteristiche del suolo, sulla base di una vera revisione condivisa, che non tenga conto delle necessità elettorali per le prossime elezioni, ma che abbia il coraggio di pensare al futuro di un progetto integrato che punti alla scuola 3.0. Per questo ognuno di noi è pronto a fare la propria parte.

 Barbara Ferretti, Consigl. Com. PD Atri