GRANDE SUCCESSO DEL CORO DI JORIO DI ATRI A SULMONA

Il Cinema Pacifico di Sulmona ha fatto da cornice, il 17 giugno scorso, al concerto del Coro Di Jorio di Atri, in occasione della presentazione ufficiale dell’opera omnia del poeta, scrittore, filologo abruzzese di Raiano, il Prof. Ottaviano Giannangeli, dal titolo “Quando vivevo sulla terra”. Il volume, di oltre novecento pagine, riassume quasi ottant’anni di letteratura prodotta da Giannangeli. Nato a Raiano il 20 giugno del 1923, quindi prossimo ai 94 anni, Giannangeli ha assorbito sin dall’infanzia umori, fragranze e sonorità della Valle Peligna. Allievo a Firenze del critico Giuseppe De Robertis e del filologo Bruno Migliorini, egli ha dedicato alacremente la sua vita all’insegnamento, dapprima nelle scuole di tutto Abruzzo per poi approdare all’Università di Pescara. Stimato autore di versi in lingua e dialetto, raffinato cantore, che, muovendosi tra il registro lirico e quello ironico, racconta l’essenza più viva e terrigna del suo paese d’origine; creatore di una poetica “spaziale” in cui ha anticipato, sin dai primi anni Cinquanta, l’alienazione dell’uomo moderno, semplice “isolano terrestre” che pure tende eternamente alla scoperta di un universo negli universi), critico che ha dedicato il suo amore per il linguaggio poetico allo studio dei grandi autori moderni (il suo saggio sulla metrica di Montale gli fece guadagnare i plausi dello stesso poeta ligure), autore di canzoni in vernacolo messi in musica da compositori come Antonio Di Jorio e Benedetto Bianchi. Dopo l’interessante prolusione dei Professori Carlo De Matteis dell’Università dell’Aquila, Marco del Prete, del Centro Studi e Ricerche “Vittorio Monaco”, e Marco Della Sciucca, del Conservatorio dell’Aquila, il Coro “Antonio Di Jorio” di Atri, diretto dal M° Concezio Leonzi, ha eseguito brani del repertorio giannangeliano (da “E passe l’anne e passe”, “Addie, Addie Muntagne” a “L’urganette de Tatone”…). Il Professor Tommaso Antonelli, che per l’occasione ha spiegato con puntuale taglio storico i brani eseguiti dal coro (bellissima la lettera di D’Annunzio a Elda Zucconi) è stato finissimo descrittore dei testi di Giannangeli, che Di Jorio musicò negli anni Sessanta. L’esecuzione musicale ha riscosso il favore del numeroso pubblico e dei tanti musicisti che affollavano il “Pacifico”: in particolare sono stati apprezzati la fusione corale, l’eleganza dell’impasto polifonico e le trascrizioni e gli arrangiamenti corali, a cura dello stesso Maestro Leonzi. A termine della giornata culturale, un delizioso finale conviviale presso l’elegante Hotel Meeting, dove il prof. Giannangeli ha salutato simpaticamente i relatori del convegno, i coristi del Di Jorio, e altri invitati. Il Presidente onorario del Coro, Antonio Manco, ha rivolto pubblicamente al Prof. Giannangeli un toccante saluto e un ringraziamento per aver scelto il Coro Di Jorio per una manifestazione culturale di così grande respiro nazionale. Il Coro Di Jorio non poteva inaugurare in maniera più felice la sua intensa attività artistica estiva 2017 che lo vedrà impegnato prossimamente in un interessante concerto di musica sacra presso la Chiesa Parrocchiale di S. Luigi a Pescara; sarà poi protagonista di una serie di concerti con il suo ricco repertorio folkloristico (Montesilvano Colli il 21 luglio), per poi giungere alla tradizionale festa del folklore che ogni anno si tiene ad Atri il 15 agosto, appuntamento di grande rilievo regionale dedicato alla musica e alle tradizione popolari. Ma il Coro – ci anticipa il Dr. Antonio Mazziotti, vicepresidente del Coro Di Jorio – guarda già alla rassegna corale di Atri fissata per il mese di novembre, e ai concerti di natale, diventati ormai appuntamenti di riguardo tra gli eventi della città ducale.

Fabio Iannotti