LE TRACCE DELLA STORIA

DA MELEGNANO A S.MARGHERITA DI ATRI

Le origini di S. Margherita, paese nel comune di Atri, quasi certamente risalgono all’epoca romana, quando nel periodo augusteo, in una condizione di sostanziale pacificazione, andavano diffondendosi ville con funzioni di residenze signorili o di dipendenze agricole.

Questo si verificava anche ad Atri, colonia romana dal 27 a. C., che si dotava di piccoli insediamenti nel suo agro: le cosiddette “ville rurali”. Origini romane, dunque, per S.Margherita, alle quali rimandano il nome originario “Melenianum” e l’appellativo “villa”, che ancora oggi viene pronunciato da diverse persone anziane del luogo.

Di difficile ed incerta etimologia il termine “Melenianum”, per cui si può solo ipotizzare una sua origine prediale, ritenendo che un “Annianus”, cioè appartenente alla “gens” romana “Annia”, avesse possedimenti nell’agro atriano, divenuti nel periodo augusteo villa agricola.

Melegnano, ubicata vicino alla diramazione della frequentata strada romana Cecilia- Salaria, che per Amiterno e Montorio, scendendo lungo la valle del Vomano risaliva ad Atri, per poi arrivare al porto atriano sull’Adriatico, per quanto è possibile accertare dalle poche fonti disponibili, viene menzionata per la prima volta nell’anno 799, nel “Chronicon Vulturnense”, quale dipendenza dell’importante monastero di S.Vincenzo al Volturno (oggi in provincia di Isernia).

Nel sec. X, Melegnano, con la piccola chiesa edificata dai benedettini e dedicata a S.Margherita di Antiochia, il cui culto era stato diffuso nella zona dai monaci di S.Benedetto, passò alle dipendenze del monastero benedettino di S.Giovanni in Venere (vicino Fossacesia).

Nella prima metà dell’anno mille divenne territorio allodiale del monastero benedettino di S.Giovanni a Casanello, situato nei pressi ed appena costruito, sotto la cui giurisdizione rimase per circa un secolo.

A tale giurisdizione, così come ad altre, fa espresso riferimento una bolla del papa Lucio III del 1184.

Con l’istituzione in Atri della sede vescovile nel 1251, il monastero di S.Giovanni a Casanello, con i beni di S.Margherita di Melegnano, veniva annesso alla diocesi di Atri. La chiesa fu ricostruita nel 1288, come si legge sulla lapide che ne  sovrasta l’ingresso secondario.

Da allora le vicende e le sorti di Melegnano furono strettamente legate a quelle di Atri.

La denominazione S.Margherita iniziò ad aggiungersi all’altra di Melegnano nel sec. XVI.

Nel 1688, il vescovo di Atri e Penne, Mons. Giuseppe Spinucci, elevava la chiesa di S.Margherita a Parrocchia, col titolo di arcipretura, in considerazione anche dei beni patrimoniali consistenti e cospicui pervenuti negli anni alla chiesa in forma di lasciti.

Nel corso dei secoli gli abitanti del paese aumentarono fino a raggiungere le 950 unità nel 1939, scese a poco più di 700 negli anni sessanta, per subire poi un significativo decremento nei decenni successivi.

Per ulteriori notizie si rimanda a: D. Marcelli “S.Margherita di Atri - Cenni storici”- ed. Hatria 2007

Domenico Marcelli