EVANGELIZZARE CON IL CANTO

PADRE FIORE PAGLIONE, UNA VITA PER LA CHIESA E LA MUSICA

Ricordiamo i 90 anni di P. Fiore Paglione, OMI, della comunità di S. Andrea Apostolo in Pescara. Nato a Tornareccio, paese con tante vocazioni sacerdotali e religiose, in una famiglia profondamente cattolica, sentì da ragazzo la chiamata alla missione e al sacerdozio, coronata con l’ordinazione presbiterale nell’Anno Santo del 1950. Quasi tutta la vita di religioso e presbitero l’ha vissuta nella comunità di Pescara, a Borgo Marino, quartiere di pescatori sotto il patrocinio del fratello di S. Pietro, S. Andrea, il discepolo con il compito di tramite tra Gesù e i Greci.

Durante il ministero a S. Andrea, la moderna chiesa di Via del Concilio, fu affrescata da Aligi Sassu, uno dei più grandi esponenti della pittura contemporanea, in quanto cognato del fratello di P. Fiore, il Dott. Alfredo, insigne gallerista, residente tra Milano e Giulianova. Alfredo con la moglie Teresita, musicista colombiana, hanno siglato il patto d’amore, con la benedizione di P. Fiore, nella chiesa di S. Andrea, dove è avvenuto anche l’estremo saluto a Teresita nel 2008. L’affresco del pittore sardo, nel lato destro dell’aula liturgica, raffigura il Concilio Vaticano II, tema d’obbligo a Pescara, dove l’audacia dell’allora Vescovo Antonio Iannucci, fece costruire il primo altare rivolto al popolo prima dell’entrata in vigore del decreto conciliare, nella chiesa dello Spirito Santo, annessa all’Episcopio, nell’omonima piazza in pieno centro.

P. Fiore, peraltro insegnante di religione allo scientifico per breve tempo, è conosciuto soprattutto per la direzione e l’animazione della corale “S. Andrea” con la quale ha visitato tanti luoghi, facendo risuonare brani polifonici e della tradizione abruzzese. Ha partecipato assiduamente ai convegni di studio delle associazioni musicali, e uno dei momenti più intensi è stato il Congresso Eucaristico Nazionale, tenutosi a Pescara, nel settembre 1977. Il Congresso fu fortemente voluto dal Vescovo Iannucci, promosso poi Arcivescovo, e fu concluso dal Beato Paolo VI, il quale celebrò la S. Messa alla Rotonda, alla fine di Corso Umberto. L’animazione canora fu affidata alla Cappella Musicale Pontificia, diretta dal m° Mons. Domenico Bartolucci, poi Cardinale che incontrò P. Fiore.

Per ricordare l’evento, la piccola piazza antistante di S. Andrea, dopo l’ampio parcheggio, è stata recentemente intitolata a Papa Montini. Ricordiamo che un amico del Dott. Alfredo Paglione, negli anni milanesi, è stato, e lo è ora dal Paradiso, Mons. Pasquale Macchi, segretario particolare del Beato Paolo VI, profondo conoscitore di letteratura e cultura francese e amante dell’arte.

La corale “S. Andrea” ha anche inciso un CD con l’antologia dei più famosi brani del repertorio abruzzese. Un canzoniere che inizia convenzionalmente il lunedì in albis 1888, nei pressi del cenacolo michettiano di Francavilla. La raccolta s’intitola “Paese mè” dalla struggente canzonetta di Antonio Di Jorio, quasi concittadino di P. Fiore. Doveroso l’inno a Pescara, con il testo del Prof. Giuseppino Mincione, insigne latinista, vissuto nella città dannunziana per più di mezzo secolo, e la musica del m° Di Jorio, ma pure “La canzone de lu grane”, dove il maestro di Atessa musica le parole dell’Avv. Nicola Mattucci, illustre atriano con la passione dell’archeologia.

E’ stato inserito pure il S. Antonio, di anonimo, trascritto da Ettore Montanaro e rielaborato da Ennio Vetuschi. Con quest’ultimo ebbe grande fama, per l’interpretazione di Raffaele Fraticelli con la caratterizzazione di zi Carminucce, personaggio in comunicazione con tutti gli abruzzesi, dagli studi della RAI di Pescara. Il bonario abruzzese alle prese con la burocrazia diventa cantastorie di uno dei Santi più popolari, e nello stesso tempo, interpreta il fondatore del monachismo.

La terzultima canzone è “Quande la fija mè”, squisitamente popolare, con l’elaborazione del francescano P. Donato Giuseppe Di Pasquale, divenuta famosa, grazie ai programmi radiofonici della RAI di Pescara, soprattutto con Fausto Celestini, enogastronomo viterbese trapiantato nella città dannunziana, dove vive tuttora, all’ombra della chiesa della Madonna del Rosario e Fernando Aurini, l’omologo teramano che si sarebbe indignato in un pranzo per una serie di pietanze da Mc Donald in luogo dei tanti piatti locali di cui ricostruiva la storia con aneddoti e precisione.

P. Fiore si dedica pastoralmente alla cura degli anziani, con la Comunione. Tra i parrocchiani ricordiamo Filomena Delli Castelli, leader della DC abruzzese, scomparsa ultranovantenne nel 2010, con le esequie celebrate proprio nella chiesa di S Andrea.

Tra gli altri servizi pastorali di P. Fiore ricordiamo l’organizzazione di pellegrinaggi, a partire da Lourdes, dove la sua congregazione ha una comunità per l’animazione liturgica del maestoso Santuario. Grazie a TV2000 diversi suoi confratelli, della provincia italo-spagnoli, sono entrati nelle case di tanti anziani e malati nel corpo e nello spirito, con il Rosario quotidiano.

Una prassi di P. Fiore e della comunità è il pellegrinaggio in Assisi, il lunedì di Pasqua. L’apice è la S. Messa nella Basilica Inferiore di S. Francesco. P. Fiore rimane sempre e comunque il direttore della corale che ha toccato l’apice il 30 novembre 2013, con la dedicazione dell’altare, compiuta dall’Arcivescovo Tommaso Valentinetti. L’esecuzione di “Locus iste” di Bruckner ha conferito maggior solennità alla liturgia, in una festa che costituisce il ponte tra l’Occidente e l’Oriente.

SANTINO VERNA