visto dall'alto

CIAO ELVIRA…

"Tu pensa a pregare"... Con queste poche parole riusciva a zittire immediatamente l'interlocutore troppo invadente. Fisico minuto, andatura incerta, non di rado la si incontrava per le vie del "quartiere Sant'Antonio" (oggi Viale Risorgimento). Presto aveva capito che la sua modestissima e numerosa famiglia non potesse dargli nemmeno l'essenziale, per cui aveva creato una fitta rete di conoscenze dove riparava per ogni bisogno… Sorrido ancora adesso nel ricordare i tanti vestiti ricevuti che sfoggiava, non senza innocente malizia, quasi uno al giorno. Buono o cattivo, giusto o sbagliato erano gli unici termini che conoscesse e che potevano farti passare in un attimo dalla categoria degli amici a quella dei nemici. Aveva solo una grande paura, quella dei cani che riusciva a vedere anche a centinaia di metri di distanza. Da molti anni era diventata una presenza costante nella Parrocchia di San Gabriele, la quale, grazie anche al gran cuore dell'allora parroco, rappresentava la sua seconda casa. Benvoluta da tutta la comunità, riusciva a catalizzare l'attenzione e le simpatie di adulti e bambini… Non c'era circostanza importante in chiesa che si potesse concludere senza un'esibizione delle sue "qualità" canore!

Ora ELVIRA non c'è più e con lei è andata via un altro pezzetto della nostra storia.

Mentre stai intraprendendo il tuo ultimo viaggio, ho voluto scriverti queste poche parole per dirti che, anche se appartenevi agli "ultimi" di questa società, oggi sarai la prima nel ricordo delle persone che ti hanno conosciuto. Per l'ultimo saluto non ci saranno persone importanti, ma la tua presenza terrena è stata sicuramente più preziosa di quanti quotidianamente operano nell'indifferenza. Ciao ELVIRA.

il barone rossoverde