MARIO MARCHESE SI RIVOLGE ALLA STAMPA E AGLI ORGANI ISTITUZIONALI

ATRI IN QUALE PROVINCIA? UN REFERENDUM CONSULTIVO PRIMA DI DECIDERE

 

Egregi Signori, la scelta fatta dal CAL Abruzzo l’altro giorno non è condivisibile, almeno negli interessi di questa città, se non vengono esplicitate le nostre esigenze e le nostre volontà, sicuramente ben diverse da quelle della Città di Teramo, almeno che prevalga questo.

Premesso che, se si intende accorpare  TUTTI i COMUNI della Provincia di Teramo all’Aquila, allora non ci stiamo affatto.  ATRI è un’altra questione, non è condivisibile per noi appartenere ad una macro-provincia TE-L’AQ. Che veda poi i Comuni di Pineto, Silvi e soprattutto la Città di Atri, come espressione meridionale di questa macro-provincia, che sicuramente Teramo vedrà come fumo agli occhi viste le premesse di questi anni, e degli ultimi 10 anni. Ed allora appare necessario che  Atri, si difenda, faccia dell’ottimo campanilismo, come ebbi a rispondere allora a Brucchi, a Catarra, come ho risposto recentemente a Di Giacinto, come ho sempre  sostenuto negli ultimi 10 anni anche contro partiti che ieri erano in Atri diversamente convinti (sic!) ,  e che cioè Atri, sotto la provincia di Teramo, ed ancor più con il riordino con  l’Aq-Te, saremmo fritti!!!  Non ci sto!!!!  Come del resto non ci staranno i Comuni della costa, afferenti alla realtà atriana come Pineto e Silvi, saremo definiti le città meridionali e dimenticate nella macro-provincia Teramo-l’Aquila. Lo siamo sempre di più da parte di Teramo, figuratevi poi con questo macro accorpamento. Ed allora cosa fare? VA EVITATO PERENTORIAMENTE CARO SIGNOR SINDACO. HA COMPRESO? Ebbi nel 1998 ed anni seguenti, allora come Sindaco di Atri, a sostenere questa necessità di stare con Pescara e non può essere, che proprio oggi, che si discute di questo, rimaniamo con Teramo l’Aquila, che è la soluzione peggiore che possiamo avere, peggiore rispetto al passato recente. OK?

Ed allora fa posto all’attenzione del Consiglio Comunale, come  ho sentito in materia sia stata fatta, un ODG che  chieda di  far passare  il comuni di ATRI e poi anche PINETO e SILVI nella Provincia di Pescara Chieti o Chieti Pescara, diversamente saremmo fritti. Ripeto, basta guardare cosa hanno fatto dell’Ospedale, del Tribunale, dell’Agenzia delle Entrate, dell’Inps, della Viabilità, della Industrializzazione, dell’Università, per capire  cosa ci attende da qui a qualche anno. HA COMPRESO SIGNOR SINDACO?

Se, a supporto di questa scelta, anche a conferma della nostra o vostra volontà consigliare, sia quella di essere sostenuta da un REFERENDUM CONSULTIVO, allora che si faccia questo, in fretta e furia, come si dice, non ci vuole tanto tempo, un mese basta. Ed allora avrà quasi il 90% dei cittadini vicini a questa scelta di Pescara, diversamente sarà  tremenda le relative decisioni e pericoli di stare in attesa di volontà altrui, così come avviene, purtroppo per il nostro OSPEDALE  S. LIBERATORE, che si sta fiaccando nelle sue attese e vengono sempre di più  pregiudicate le sue prerogative ed attese ormai da 2 o 3 anni a questa parte, come le ho anche scritto recentemente in merito, e come tantissime altre volte come “COMITATO DIFESA OSPEDALE di ATRI”.  Sono certo che le forze politiche più sensibili atriane, saranno con queste considerazioni, altrimenti è la fine per ATRI, compreso?

Mi esprimo anche  all’attenzione dei partiti  Consiliari, al fine di avere ascolto in questa nostra battaglia istituzionale e di civiltà. Distinti saluti,

                          Il Presidente del Circolo Culturale della Sinistra Indipendente "E.Berlinguer"
Mario MARCHESE