UN PIANO REGOLATORE CHE FA DISCUTERE

 IL PD: “INUTILE, COSTOSO E DI DUBBIA LEGITTIMITA’ ”

 

Il 24 agosto u.s. l’amministrazione di destra che (mal)governa la nostra città, dopo vari tentativi falliti per mancanza di numero legale, in maniera rocambolesca approva il nuovo Piano Regolatore Generale.

Tentativi falliti perché oramai da tempo la Giunta Astolfi non ha più i numeri per amministrare.

Mentre qualcuno, senza successo, si è lasciato andare in futili illazioni prive di fondamento, noi vogliamo analizzare la realtà inconfutabile delle cose: l’amministrazione per approvare il nuovo PRG è ricorsa a stratagemmi, alcuni di dubbia legittimità. Appare strano che due consiglieri di maggioranza e uno di minoranza, che nei Consigli Comunali precedenti si erano dichiarati incompatibili a votare il Piano, nell'Assise del 24 agosto cambiano la loro dichiarazione e, come per incanto, diventano compatibili. Ci chiediamo, era vera la prima dichiarazione di incompatibilità o quella successiva di compatibilità? Ci troviamo di fronte alla mercificazione delle compatibilità, come fosse un prodotto da mercato rionale.

Certo è che se questi consiglieri, ad una più attenta valutazione, risultassero incompatibili ci troveremmo di fronte ad un atto illegittimo, ad un PRG illecito.

In questo caso la collettività subirebbe oltre al danno (il PRG è costato più di 500.000 €) la beffa di ritrovarsi UNO STRUMENTO URBANISTICO OLTRE CHE INADEGUATO ANCHE INAPPLICABILE.

La spesa sostenuta poteva essere molto inferiore se solo si fossero interessati i tecnici locali, anziché professionisti venuti da lontano che non conoscono le complessità del nostro territorio.

Il PD, coerente con la linea già pubblicamente espressa, lontano dagli interessi particolari che gravitano attorno al PRG, ribadisce di essere fortemente contrario a questo strumento così come approvato dall’attuale amministrazione, ritenendolo:

  • Inadeguato sotto il profilo tecnico;

  • Inutile per lo sviluppo socio economico della città;

  • Forse illegittimo.

Oltre a tutto ciò il PD critica fortemente l’arroganza, da sempre elemento distintivo dell’amministrazione Astolfi, che ha portato all’elaborazione di questo importante strumento urbanistico. Non si è tenuto conto del parere dei cittadini, delle associazioni e nemmeno di parte della sua stessa maggioranza. Basti pensare ai consiglieri Di Quirico e De Lauretis, già Assessori della Giunta, che hanno pubblicamente criticato l’atteggiamento dispotico con cui si è arrivati alla definizione del PRG.

Questo Piano non tutela gli interessi generali. Ideato ed elaborato per soddisfare i “programmi” del Sindaco Astolfi e del Vice Sindaco Felicione, considerato da questi più uno strumento da utilizzare in maniera clientelare, per fini elettorali, che una occasione utile per lo sviluppo della città.

Atri ha bisogno di altro e merita di meglio di un’amministrazione intenta a sperperare i soldi dei cittadini a vantaggio di pochi.

Noi del PD siamo determinati a lavorare per modificare questo stato di cose.

Ci muove l’amore per la nostra città. Ci muove la volontà di riscattare l’orgoglio di una collettività mortificata. Ci muove la determinazione di costruire un futuro migliore, più giusto, una società più libera.

Partito Democratico
circolo di Atri