Un evento storico
IL PAPA CON I LUTERANI

Il Papa va in Svezia, a Lund, città natale della Federazione Luterana Mondiale. Una data storica per la Chiesa e per il mondo intero. Il primo Papa accolto dai luterani nella loro cattedrale più importante. L’occasione è dovuta alla celebrazione del cinquecentenario della Riforma, avviata da Martin Lutero nel 1517 con l’affissione delle sue 95 Tesi.

Il luteranesimo ha scosso l’Europa fin dalla sua nascita portando poi ad una frattura e divisione totale con la Chiesa. Dobbiamo arrivare a Papa Giovanni XXIII che apre le porte del dialogo a tutti credenti e non credenti. Inizia l’era dell’ecumenismo.

Inizia un cammino, fatto di piccoli passi e di lavoro  comune, che dura da 50 anni per raggiungere l’unità dei cristiani. Con questi passi e con i luterani, nel 1999, viene siglata la Dichiarazione congiunta sulla Dottrina della Giustificazione e nel 2013 il documento “dal conflitto alla comunione”.

La celebrazione è iniziata con la preghiera comune tra luterani e cattolici nella cattedrale luterana di Lund, alla presenza del Papa, del vescovo luterano Younan, del pastore Junge (Segretario generale della Federazione luterana mondiale e del Cardinale Kurt Koch (presidente del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani).

Durante la preghiera è stata firmata una dichiarazione comune dalla quale si legge: “1) Possiamo lavorare insieme per difendere la dignità umana e i diritti, specialmente quelli dei poveri, lavorare per la giustizia e rifiutare ogni forma di violenza; 2) Oggi in particolare lanciamo un appello per la fine delle violenze e degli estremismi che affliggono tanti paesi, comunità e innumerevoli fratelli e sorelle cristiani; 3) Esortiamo luterani e cattolici a lavorare insieme per accogliere gli stranieri, aiutare quanti sono costretti a fuggire per guerre e persecuzioni e a difendere i diritti dei rifugiati e dei richiedenti asilo” .

Nello stadio di Malmo, organizzato dal Word Service luterano e dalla Caritas Internationalis, sono state mostrate alcune risposte comuni di amore al mondo sofferente, ed  è stato un incontro pubblico con le delegazioni ecumeniche. In questo incontro, le due organizzazioni, hanno sottoscritto un accordo che vincola il loro impegno di lavoro comune al servizio solidale del prossimo. Ed ancora :“Riconoscendosi uniti nella fede in Cristo e nella missione di diffondere il Vangelo, diventa quindi parte essenziale di questa commemorazione rivolgere lo sguardo verso il futuro attraverso le realtà di povertà e emarginazione, per una più stretta testimonianza cristiana comune nel mondo di oggi”.

Il reverendo Junge ha dichiarato “il fatto che luterani e cattolici davanti al mondo esprimano la misericordia e il perdono è una testimonianza potente di Cristo al mondo intero”.

 Lo scopo di questo incontro era quello di aumentare e cementare l’unità dei cristiani non solo con i luterani ma anche con gli ortodossi. Nell’omelia, con i cattolici svedesi, il Papa è stato chiarissimo nel ricordare l’unità dei cristiani e quanto questa unità sia fondamentale per il bene di tutti.

Speriamo che da questa unità possa giungere un segnale all’Europa per ritrovare la sua identità perduta. Certo, dopo aver la farsa di Ventotene, le speranze scendono sempre più.

Nicola Dell’Arena