I PICCOLI FRANCESCANI PRESENTI ANCHE A SILVI MARINA

CONVEGNO D’ARGENTO DEGLI ARALDINI IN ASSISI

Dal 13 al 17 luglio scorsi si è tenuto in Assisi, il XXV convegno nazionale degli Araldini dal tema “Nel passato e nel presente ci sei tu”, quest’anno molto particolare perché coincidente con il Giubileo della Misericordia, voluto e compiuto da Papa Francesco.

Gli Araldini sono i piccoli francescani, bambini dai 6 ai 14 anni. Finita la scuola media entreranno nella Gi.fra, per poi proseguire il cammino nell’OFS, come terziari dell’Ordine Serafico. Francesco si definiva l’Araldo del Gran Re, e per questo i fanciulli che seguono il Santo Poverello di Assisi son chiamati Araldini, ovvero Messaggeri. In Abruzzo sono presenti a Silvi, Città S. Angelo, Pescara S. Antonio, Pescara Colli, Brecciarola, Chieti e Ortona, mentre una piccola fraternità si sta formando a Capestrano, presente già al campo regionale di Ofena dello scorso ponte di S. Marco.

Nella forania di Atri, come detto, gli Araldini, coordinati da Renato, Anna, Michele, Valentina e Barbara, sono presenti nella Parrocchia di S. Maria Assunta in Silvi Marina dal 1998, e nel corso degli anni il piccolo gruppo è diventato sempre più grande. Il seme fu gettato dalla fraternità di S. Antonio di Pescara che in quegli anni aveva un grandissimo numero di piccoli francescani. Nella città di Atri non sono ancora presenti, ma gli Araldini sono ben conosciuti dalla gente, per la presenza e l’animazione nel monastero di S. Chiara, attraverso ritiri, giornate e servizio alle celebrazioni liturgiche. Tra queste l’annuale festa di S. Chiara (11 agosto), dal 2001 preparata in sinergia con la Parrocchia dell’Assunta in Silvi. Ci sono altre compagini ecclesiali per i fanciulli nella cittadina dei calanchi, ma gli Araldini sarebbero il fiore all’occhiello, per via soprattutto del monastero clariano dove sei anni fa abbiamo ricordato i 750 anni della presenza.

Il convegno è cominciato con l’accoglienza, dove i bimbi abruzzesi hanno fatto amicizia con tanti altri coetanei provenienti soprattutto da Puglia e Campania. L’Italia Settentrionale, a dispetto della vitalità pastorale e dell’ancora buon numero di vocazioni al sacerdozio, alla vita di consacrazione speciale e alle missioni (anche da parte di secolari), ha pochissimi Araldini, data la presenza di oratori e patronati (sono in pratica la stessa cosa, la prima dizione riguarda il Triangolo industriale, la seconda è tipica del Triveneto) che organizzano il Grest (nell’Italia regnicola e papalina vengono chiamati “campo-scuola” o “campeggio” o, per via della rivoluzione informatica, molto economica nelle parole sul display del cellulare, “campo”).

Tre i luoghi di pellegrinaggio visitati: la Basilica di S. Maria degli Angeli, S. Chiara e S. Francesco. La prima, quest’anno in festa per l’VIII centenario dell’indulgenza della Porziuncola, è stato un meraviglioso luogo per una breve spiegazione sulla Misericordia. Se vogliamo essere come Gesù, dobbiamo essere misericordiosi, e questo ce lo chiede in modo particolare il Papa.

Nella Basilica di S. Chiara, gli Araldini son rimasti incuriositi dalle reliquie nella parte sottostante e, soprattutto, dal Crocifisso di S. Damiano, quello che parlò a Francesco, invitandolo a ricostruire la diruta chiesetta, come ne esistevano tante in Umbria e in Italia Centrale, con il cattolicesimo fortemente radicato e le montagne aspre e impervie, luoghi di rifugio per monaci orientali perseguitati dagli iconomachi, ma anche sosta per la contemplazione. E non solo nel Medioevo.

Nella Basilica di S. Francesco è stata celebrata la S. Messa conclusiva, presieduta da P. Francesco Lanzillotta, della provincia calabra dei Frati Minori, Assistente della Gi.fra. Con lui hanno concelebrato alcuni frati minori e cappuccini, provenienti da diverse giurisdizioni italiane. L’assemblea e il coordinamento liturgico era affidato a Fra Arcangelo Devanna, O.F.M.Capp. della provincia di Bari, quella che abbraccia la stessa, con il Salento e la Basilicata. I canti sono stati eseguiti dal coro degli Araldini. Ognuno portava gli strumenti musicali e segnaliamo con gioia Alessandro e Letizia, per l’animazione canora e musicale, provenienti dalla fraternità degli Araldini di Pescara. Con Rebecca, i pescaresi erano solo tre, rimpolpati però dalle altre compagini della regione.

All’offertorio son stati portati diversi segni, mentre l’attenzione andava alla nuova sede presidenziale “ad experimentum” della Basilica Inferiore. Per la sua conformazione, la Basilica, come sede per il presidente della celebrazione aveva soltanto la cattedra, essendo chiesa papale. Il celebrante, ad eccezione del Papa, sedeva sempre sulla soglia del maestoso altare con la mensa sostenuta dalle colonnine tortili (riproposizione moderna quello della chiesa di S. Antonio in Pescara). Alla fine della S. Messa, Mariangela Pergola, a nome della Commissione Nazionale Araldini (assente la Presidente Lucia Zicaro, per motivi di famiglia), ha dato un breve saluto e formulato un ringraziamento.

Il 16 luglio ha ricordato i 25 anni di servizio come animatrice, Carmen Partipilo, di Foggia e con l’occasione ha ovviamente festeggiato l’onomastico, sottolineato da un corale “Tanti auguri a te” e dal caloroso applauso di bambini, animatori e frati. In quel giorno, nel 1228, Gregorio IX canonizzò Francesco d’Assisi e per l’Ordine Serafico fu sempre una particolare festa, anche se vissuta senza sfarzo. Ma per la pietà popolare e il mondo cattolico, il 16 luglio, è la Madonna del Carmelo, una celebrazione iniziata appena un quarto secolo dopo la nascita al Cielo del Santo Poverello di Assisi, promossa da uno dei cinque Ordini che formano la pentade Mendicante. Maria Santissima con in braccio Gesù Bambino, consegna lo scapolare a S. Simone Stock, e ci addita la via del Paradiso.

SANTINO VERNA