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- Pubblicato Lunedì, 29 Febbraio 2016
ISTANZA ALLE AUTORITA' \ ANCORA SULLA CHIUSURA DEL PUNTO NASCITE DI ATRI
UN "COMITATO CONSULTIVO" A CHE TITOLO PRENDE DECISIONI?
Si legge sulla stampa la notizia, si annuncia, che il CPNR della Regione Abruzzo, capitanato dal dr. Muraglia, su nomina e nomine del Presidente D'Alfonso nei suoi componenti, la quale ha nuovamente espresso (sic!!) “l'ennesimo parere negativo” per la salvaguardia dei PN, in particolare quello di Atri, in riferimento anche al Decreto/Direttiva, posto in essere,dal Ministro della Salute, dr Beatrice LORENZIN dell'11 Novembre-2015, in merito alla possibilità di poter derogare da parte delle Regioni alla chiusura dei PN al di sotto dei 500 per anno.
“Va da se considerare che quello di Atri era al di sopra di questo dato, sia nel 2014, che nella media degli ultimi 5 o 10 anni eventualmente da considerare”.
Come del resto va da se, che la stessa “SIN” (Società Italiana di Neonatologia), nel suo verbale dei punti nascita al di sotto dei 500 parti per anno, non elencava neppure quello di Atri, appunto perchè, era al di sopra di questo dato sicuramente pretestuoso preso sia da Paolucci, che da D'Alfonso, oltre che dalle decisioni addotte da parte del TAR Abruzzo, per giustificare la sua decisione e, conseguentemente, respingere il RICORSO avverso espresso dal Comune di Atri.
Inoltre, va da se, che il PARERE o Decreto del MINISTRO Lorenzin, esprime, di certo, peso e valenza giuridica in merito al problema di cui all'oggetto, e non va sottaciuto come invece si è fatto. Non vi sembra anche a voi, cari lettori?
E' di ulteriore valenza anche, che l'eventuale parere del CPNR, è di sola valenza “CONSULTIVA” e non “deliberativa, decisionale”, solo ed eventualmente di natura tecnica (con relazione), giacchè questa funzione, in ambito regionale, compete, come competerebbe, alla Giunta Regionale, al Consiglio Regionale, e soprattutto al “Commissario ad ACTA, Luciano D'Alfonso”.
Che, tanto per essere puntuali, ha, determinato la sua interpretazione del Decreto Lorenzin, chiedendo di “salvare il Punto Nascita di Atri” con lettere specifica al Ministro del 15-Dicembre-2015.
Insomma con la medesima, appare anche ovvio agli sprovveduti, che l'analisi che fa il Presidente D'Alfonso è di recepire nei fatti il “Decreto Lorenzin” dell'11-11-2015, ponendo in discussione la sua precedente decisione del 15-2-2015, Decreto n°10, non credete che sia così? Non pare anche a voi?
Ora, non si capisce come, un cosiddetto “Comitato consultivo”, che non ha nessun ruolo deliberante e decisionale, ma di solo “parere” e senza un'adeguata relazione di “merito” che accompagna la decisione assunta, possa “decidere”, se tenere chiuso o aperto un Punto Nascite , come quello di Atri? Come è mai possibile questo sconfinamento di competenze e di poteri?
Va da se, che questo percorso risulta alquanto “illegittimo”, vero Egregio Signor Presidente L. D'Alfonso, nonché Commissario ad ACTA per la Sanità in Abruzzo?
E Lei Signor Sindaco del Comune di Atri, con tutte le sue competenze delegate in merito anche alla Sua funzione rivestita come componente il Comitato Ristretto dei Sindaci dell'ASL di Teramo, che ne pensa?
Inoltre, vorrei sapere dalle persone di cui sopra, se ci sono stati decreti, ordini, o chicchessia, per far chiudere in Atri anche le UUOO Semplici a valenza dipartimentale , di OSTETRICIA e di GINECOLOGIA, per non parlare anche della gloriosa CUCINA, e questo da parte della Regione Abruzzo, della Giunta Regionale, del Commissario ad ACTA Luciano D'Alfonso.
Ed appare estremamente evidente questo, che qui , qualcuno, o alcuni, si assumono responsabilità e decisioni che la legge, regolamenti, progetti, piani, non permettono di fare, così, dalla sera alla mattina, senza seguire percorsi consultivi, legislativamente regolamentari, anzi tutt'altro.
Ed ancora, non sarebbe opportuno e dovuto “ASCOLTARE il MINISTRO della Salute”, dr. Beatrice LORENZIN, la quale deve anche rispondere al Presidente della Repubblica Italiana sul Ricorso-Istanza espresso e promosso dal COMITATO DIFESA OSPEDALE DI ATRI?
Ed inoltre, ed ancora, della già avvenuta “INTERROGAZIONE PARLAMENTARE” consegnata al Senato della Repubblica, da parte della Sen. Stefania PEZZOPANE?
E questo prima che organismi di “nominati”, di nessuna efficacia legislativa, quindi di nessuna valenza “ISTITUZIONALE”, decidano per conto terzi, per tutti, per il Ministro, per il Presidente D'Alfonso, per il Commissario ad Acta, per la Giunta Regionale, per il Consiglio Regionale, per il Senato e per i Senatori, quali punti nascita debbono chiudere e quelli che debbono rimanere aperti?
“Forse questo Signor Paolucci lo pretende, ma non è così nella natura della Commissione, che è nata solamente su indicazione della Legge Fazio e particolarmente dell'Accordo Stato Regioni del 2010, per verificare cioè, il perchè, ed il come, in Italia, si eseguivano troppi Parti Cesarei, e quali erano le ragioni statistiche di ogni Punto Nascite per determinarli”.
Ed inoltre, stante così le cose, oltre che sapere, conoscere, la eventuale relazione tecnica di merito che accompagna o ha accompagnato la decisione del CPNR Abruzzo, dei motivi che hanno loro indotto a decidere in merito, stante appunto, ben altre volontà da verificare, quali, ripeto, del Ministro della Salute Lorenzin, del Presidente della Repubblica, oltre che del Commissario ad Acta per la Regione Abruzzo, palesemente evidente e conseguente al Decreto Lorenzin, che, con la sua lettera del 15-Dicembre-2015, cioè di richiesta PALESE di salvaguardare il Punto Nascite di Atri.
Che il CPNR è stato sollecitato come istituzione , ripeto dalla L. Fazio e dall'Accordo Stato regioni del 2010, nel quale si evidenziava che: il CNPR doveva solamente occuparsi per la verifica di cause ed effetti e natura inerente l'abuso del “Parto CESAREO” presso gli Ospedali Italiani, o Abruzzesi, e del perchè si ricorreva alla pratica del PC. Stante alle statistiche, ci sono dati importanti che vedono il nostro PN, sicuramente tra i più sicuri Punti Nascite della Regione Abruzzo, e con una media di ricorso al Parto Cesareo tra i più bassi della Regione, quindi al di sotto di quella Regionale, e di quella Nazionale. Ed allora perchè chiuderlo?
Verificato che quello di Atri, oltre alle suesposte considerazioni, non sta dentro nemmeno alle statistiche più negative, anzi tutt'altro, così come, ed invece lo si è voluto così palesemente ed erroneamente voluto classificare per chissà quali recondite ragioni tecniche e soprattutto politiche, che di certo il tempo ci saprà chiarire,
SI CHIEDE
alle SSLL che vengano rispettate le considerazioni sopra espresse;
-la premessa all'articolato del Regolamento per il funzionamento del CPNR, alleg. A, del Commissario ad ACTA n° 143 del 30-Ottobre-2014, ANNULLANDO la decisione presa, o la sua efficacia concretamente attribuitale, in quanto NON DOVUTA;
-attendere invece, che sia il PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA, che il MINISTRO della SALUTE, si pronuncino in merito alle ISTANZE ivi presenti, cioè la INTERROGAZIONE, già peraltro formulata, dalla Sen. Stefania Pezzopane del PD, in merito al Punto Nascite di Atri e di altri in Regione Abruzzo e la girata per competenza , da parte della Presidenza della Repubblica sull' ISTANZA/RICORSO del nostro Comitato Difesa Ospedale Atri;
-attendere, inoltre, l'esito del ISTANZA/RICORSO formulato dal COMITATO in parola contro l'esito della chiusura del Punto Nascite di Atri INVIATO alla Presidenza della Repubblica Italiana;
-e, per non parlare del ruolo “dovuto” di Commissario ad Acta della Sanità, da parte del Presidente Luciano D'Alfonso per quanto nella presente formulato, descritto e portato a conoscenza delle parti (lettera del 15-12-2015)
In fede, in attesa di riscontri ufficiali, cordialmente,
Mario MARCHESE COMITATO DIFESA OSPEDALE DI ATRI