- Dettagli
- Pubblicato Giovedì, 25 Febbraio 2016
- Scritto da Alfio Carta
GRAZIE SANTINO!
Caro Direttore,
ho letto con commozione la delicata riflessione del caro Santino Verna sul nostro Camposanto monumentale, che non è solo il giardino della memoria ma il segno del culto dei morti che scaturisce dai precordi. Al delicato pensiero di Verna vorrei aggiungere una riflessione quasi poetica proprio sul culto dei morti, dei nostri cari…….0 “ E se al di là del tempo un segno ignoto / non trasportasse il nostro cor, / se dolce non lo nutrisse ognora una speranza / di riveder quando che sia le care persone che da noi morte disgiunse / che mai fora la vita altro che lutto / squallore, solitudine e tormento? / agogno anch’io di ritornare a lei dov’ella giace in timida e silente attesa del suo compagno. L’affetto umano è capace di gradi indefiniti.
Con affetto Alfio Carta