LAUDATO SI, L'ENCICLICA DI PAPA FRANCESCO

Ecologia integrale

8a PARTE

Il capitolo quarto é formato da 5 sottocapitoli e da 25 paragrafi, dal 137 al  162, porta il titolo “un’ecologia integrale”.  Nell’introduzione, paragrafo 137, l’Enciclica dice di soffermarsi “a riflettere sui diversi elementi di una ecologia integrale, che comprenda chiaramente le dimensioni umane e sociali. L’ecologia diventa integrale nel momento stesso che parla di animali e vegetali e li mette in relazione con l’uomo e con tutto il creato.  

L’Enciclica e  tutte le argomentazioni e conclusioni è basata su un principio “non è superfluo insistere ulteriormente sul fatto che tutto è connesso” paragrafo 138, e che una soluzione applicata in una parte del mondo si ripercuote, a volte in modo negativo, in una altra parte del mondo.

Il primo sottocapitolo porta il titolo di “ecologia ambientale, economica e sociale”, e già dal titolo dice tutto, parla di: 1) formazione di rete “come i diversi componenti del pianeta – fisici, chimici e biologici – sono relazionati tra loro, così anche le specie viventi formano una rete che non finiamo mai di riconoscere e comprendere” (paragrafo 138); 2) significato di ambiente “una particolare relazione: quella tra la natura e la società che la abita” (paragrafo 139); 3) libertà della ricerca “a causa della quantità e varietà degli elementi di cui tenere conto, al momento di determinare l’impatto ambientale di una concreta attività d’impresa diventa indispensabile dai ai ricercatori un ruolo preminente e facilitare la loro interazione, con ampia libertà accademica” (paragrafo 140); 4) “per questo è necessaria un’ecologia economica, capace di indurre a considerare la realtà in maniera più ampia” (paragrafo 141); 5) “lo stato di salute delle istituzioni di una società comporta conseguenze per l’ambiente e per la qualità della vita umana per cui l’ecologia sociale è necessariamente istituzionale e raggiunge progressivamente le diverse dimensioni che vanno dal gruppo sociale primario, la famiglia, fino alla vita internazionale, passando per la comunità locale ela Nazione” (paragrafo 142).

Il secondo sottocapitolo dal titolo “ecologia culturale” parte con un grido di dolore “insieme al patrimonio naturale, vi è un patrimonio storico, artistico e culturale, ugualmente minacciato” (paragrafo 143) e parla di: 1) “prestare attenzione  alle culture locali nel momento in cui si analizzano questioni legate all’ambiente, facendo dialogare  il linguaggio tecnico- scientifico con il linguaggio popolare” (paragrafo 143); 2) “è necessario assumere la prospettiva dei diritti dei popoli e delle culture, ed  in tal modo comprendere che lo sviluppo di un gruppo sociale suppone un processo storico all’interno di un culturale e richiede il costante  protagonismo degli attori sociali locali a partire dalla loro propria cultura” (paragrafo 144); 3) “la scomparsa di una cultura può essere grave come o più della scomparsa di una specie animale o vegetale” (paragrafo 145); 4) “è indispensabile prestare speciale attenzione alle comunità aborigene con le loro tradizioni culturali, poiché quando rimangono nei loro territori, sono quelli che meglio se ne prendono cura”.

Nel terzo sottocapitolo dal titolo “ecologia della vita quotidiana” si parla di: 1) “per poter parlare di autentico sviluppo, occorrerà verificare che si produca una migliore qualità della vita umana, e questa implica analizzare lo spazio in cui si svolge l’esistenza delle persone” (paragrafo 147); 2) la vita sociale e benefica degli abitanti diffonde luce in un ambiente a prima vista invivibile. A volte é encomiabile  l’ecologia umana che riescono a sviluppare  i poveri in mezzo a tante limitazioni” (paragrafo 148); 3) l’estrema penuria che si vive in alcuni ambienti privi di armonia, ampiezza e possibilità di integrazione, facilita il sorgere di comportamenti disumani e la manipolazione delle persone da parte di organizzazioni criminali” (paragrafo 149); 4) “non basta la ricerca della bellezza nel progetto, perché ha ancora più valore servire un altro tipo di bellezza: la qualità della vita delle persone, la loro armonia con l’ambiente, l’incontro e l’aiuto reciproco” (paragrafo 150); 5) “è necessario curare  gli spazi pubblici, i quadri prospettici e i punti di riferimento urbani che accrescono il nostro senso di appartenenza” (paragrafo 151); 6) la proprietà della casa ha molta importanza per la dignità delle persone e per lo sviluppo delle famiglie. Si tratta di una questione centrale dell’ecologia umana” (paragrafo 152); 7) la qualità della vita nelle città è legata in larga parte ai trasporti, che sono spesso causa di grandi sofferenze per gli abitanti” (paragrafo 153); 8) “non dovrebbe far dimenticare lo stato di abbandono e trascuratezza che soffrono anche alcuni abitanti delle zone rurali, dove non arrivano i servizi essenziali e ci sono lavoratori  ridotti in condizioni di schiavitù, senza diritti né aspettative di una vita più dignitosa” (paragrafo 154); 9) “l’ecologia umana  implica anche qualcosa di molto profondo: la necessaria relazione della vita dell’essere umano con la legge morale inscritta nella sua propria natura” (paragrafo 155).

Dell’Arena Nicola