Pubblicato Giovedì, 24 Settembre 2015

IN UNA RACCOLTA DI POESIE IL CALORE DELLA NOSTRA STORIA

IL DIALETTO É PIU' VIVO CHE MAI

Ognuno di noi è la sommatoria di quello che ha vissuto e che ha appreso. Il dialetto è un modo di comunicare attuale. Scrivere una poesia, comporre i testi per una canzone, rispolverare antiche tradizioni quali il Sant'Antonio, molto sentito nel nostro Abruzzo, non è far rivivere il dialetto è praticare qualcosa che appartiene al passato e al presente.

Per questo Concezio Del Principio innamorato del dialetto abruzzese ha dato alle stampe "nde' preoccupa' ci penze j!”, una raccolta di poesie abruzzesi ,alcune divertenti altre che fanno pensare. "Pensare e poi scrivere in dialetto crea in me una sicurezza. Quella regalatami dai miei nonni, dai miei genitori che mi hanno tramandato le sicurezze dei loro nonni. Ritengo la poesia dialettale un modo diretto e profondo per comunicare".

La raccolta di poesie dialettali sarà presentata sabato 26 settembre alle ore 17:30 presso l’Auditorium S. Agostino di ATRI Interverranno: Giselda Antonelli Docente in Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi all’Università degli Studi "G. D'Annunzio" Chieti - Pescara che ha curato la PREFAZIONE; Umberto Braccili giornalista Rai 3; Carlo Orsini e gli artisti:

Zhang Xiaodan – soprano

Federico Del Principio – pianoforte

Lorenzo Bosica - fisarmonica

Al termine verrà donata una copia del libro a tutti i presenti.