Pubblicato Martedì, 15 Settembre 2015
Scritto da Nicola Dell'Arena

UNA FORTE OPINIONE, CON TANTA TRISTEZZA!

I FATTI DI ROMA TRA MORALITA’ E FALSITA’

M’ero promesso di non dire niente sui fatti di Roma ma dopo il linciaggio di Bruno Vespa ho sentito qualcosa di rivoltante e non ho resistito.

Che schifo, che squallore, che vergogna. Il funerale di Casamonica ha  mostrato tutto il peggio della classe politica italiana. Ha dimostrato il mio teorema: tutto quello che la sinistra fa è meraviglioso e tutto quello che fanno gli altri è schifezza e delinquenza. Ha mostrato tutta la falsità della sinistra ad addossare la colpa sempre agli altri. Le frasi dette non si riferiscono ai Casamonica ma al Comune e Prefettura di Roma e al ministero dell’interno.

All’inizio nessun organo dello stato sapeva nulla del funerale ma poi, quando i Casamonica hanno tirato fuori i documenti, l’unico errore commesso è stato la mancanza di comunicazione e la soluzione che poi già esiste, inventata dal prefetto, il coordinamento per il futuro. Tutti innocenti, tutti assolti, nessuno paga, nessuno si dimette, nessuno perde il posto. Gli unici colpevoli sono il parroco che ha celebrato il funerale e Vespa che ha fatto la trasmissione e non la classe politica che forse, e ripeto forse, ha preso le tangenti dai Casamonica.

Dopo il danno anche la beffa. In piena domenica di agosto l’assessore alla casa comunica che sarà rivista la situazione di tutte le case e negozi dati in affitto ai Casamonica a prezzo stracciato. L’assessore ci ha ricordato che i Casamonica ricchi e potenti avevano case e negozi gratis e il povero che stenta ad arrivare a fine mese non ha nulla, ed anzi negli ultimi anni se non paga viene sfrattato. L’assessore non ha avuto il coraggio di dirci chi è stato a regalare i locali ai Casamonica.

Il nome dei Casamonica come clan che delinque gira per Roma da almeno 30 anni, solo ora fa scandalo e la colpa è tutta di Alemanno e poi da Vespa abbiamo saputo che il capo era incensurato. In questi ultimi 30 anni Roma è stata governata, tolta la breve parentesi di Alemanno, dalla sinistra (Petroselli, Rutelli e Veltroni).

Bruno Vespa con la sua trasmissione ha ricordato tutta la schifezza del funerale di Vittorio Casamonica ed  è stato costretto a fare una puntata riparatrice, cosa doveva riparare e scusarsi non si sa. Nella puntata Vespa è stato duro, per due volte, con l’assessore alla legalità, anche se la sua risposta non era  rivolta all’assessore ma a tutti gli altri. Sinceramente non ho ancora capito a cosa serve questo assessorato, creato dal nulla, visto che ci sono delle leggi da rispettare contro la delinquenza con il prefetto che deve verificare e punire con forza il sindaco che sbaglia. La prima risposta dura è stata quando Vespa ha detto “fateci fare il nostro lavoro” ed aggiungo io non vi intromettete inutilmente e stupidamente. La seconda “la soluzione è quella di arrestare i delinquenti e non quella di abbassare i microfoni”. Cioè magistratura e forze dell’ordine che devono agire e non il giornalismo e la televisione. Ed anche dopo la puntata riparatrice tutti a chiedere, la testa di Vespa ad iniziare da Marino.

Mafia capitale, altro capitolo triste per Roma. Non sono ancora riuscito a capire  perché è stata chiamata mafia, secondo me la vera mafia, quella siciliana, sta ridendo a crepapelle. Anche per Mafia capitale tutta la colpa è di Alemanno ma poi gli arrestati sono quasi tutti  del PD.

Buzzi inizia la sua carriera negli anni 90 con Rutelli e Veltroni. Marino è stato un ingenuo ad andare alla cena con Buzzi ed a far apparire la sua fotografia sulla rivista di Buzzi, così mi hanno risposto alcuni del PD. Alla mia età, non credo più alle favole e mi sembra strano che Marino non sapesse chi era Buzzi e che era costretto ad elargire soldi a tutti quelli che bussavano alla sua porta.

Durante l’ultima campagna elettoralela Repubblicaha pubblicato una foto di Alemanno a cena con Buzzi e in un tavolo vicino c’era un Casamonica. Apriti cielo Alemanno amico e complice dei Casamonica (a quel tempo Buzzi era ancora un santo ed eroe che poteva andare a cena con Marino e Renzi). Inutile che Alemanno avesse affermato che il Casamonica era lì per caso. Peccato però che in quella foto ci fosse anche Poletti, attuale ministro del lavoro e capo di Buzzi nelle cooperative. Alemanno è il capo della delinquenza romana mentre Poletti non sa niente e non ha avuto neanche la faccia tosta di far finta di dare le dimissioni.

E torniamo a Roma. Gabrielli, ha presentato una relazione, secondo me concordata con Alfano e Renzi, nella quale sono tutti innocenti, sono tutti puri. Salvo poi mettere a fianco di Marino (puro, capace, ingenuo e sempre sorridente) un assessore alla legalità Sabella, il presidente nazionale anticorruzione Cantone e un commissario, guarda caso si chiama Gabrielli, con poteri sul Giubileo ma anche sull’amministrazione ordinaria. Tutto il marchingegno è storico, è la prima volta che accade e non so se le leggi vigenti prevedono lo prevedono. L’unica cosa che non ho capito se questi prendono doppi stipendi o se sono santi.

Andreotti diceva: “a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca”. Voglio far peccato. Tutto quello che è successo a Roma, puzza di cose sordite e luride, di imbrogli e trame oscure, di paura di perdere le elezioni, di falsità gratuita e ripetuta. Posso solo dire che tutto è finito “a tarallucci e vino” come recita un detto romano.

Tutti sbagliano: parroco (ho sentito tanti sproloqui di come si doveva comportare il parroco da parte di persone che non sanno come si comporta la chiesa), Vespa (ho visto e sentito una campagna  di odio contro un presentatore onesto, capace, preparato ed equilibrato), Alemanno (l’unico amico della delinquenza organizzata) meno il PD e i suoi sindaci.

Che schifo, che squallore, che vergogna anche da parte di quelli che avallano ed approvano tutto quello che è stato fatto a Roma.

Che tristezza.

Nicola Dell’Arena