Pubblicato Sabato, 15 Agosto 2015


I DISSIDENTI PONGONO PROBLEMI SERI

I NODI VENGONO AL PETTINE... DELLA GIUNTA REGIONALE

Pochi giorni fa, con una lettera aperta all’Ass. Paolucci, avevamo avvertito dei  pericoli insiti nel “Riformismo facile”, nel vizio nostrano di buttare l’acqua sporca con il bambino, nel riformismo del giorno per giorno e dello strappo.

Ebbene, i nodi sono venuti al pettine, il malessere espresso e non si sta manifestando anche con la presa di posizione dei tre consiglieri della maggioranza che hanno intrapreso un’azione politica delicata, ma ineludibile.

Noi plaudiamo ed appoggiamo le motivazioni espresse dai “dissidenti” e seguiamo, in particolare, l’azione coraggiosa del Consigliere Luciano Monticelli, in attesa che altri “teramani”  si associno.

Abbiamo tutti pensato che se una persona moderata ed equilibrata, non in cerca di poltrone, come Monticelli, ha deciso di intraprendere un’azione così eclatante, vuol dire soltanto che il malessere che serpeggiava nella Giunta D’Alfonso si è trasformato in disagio politico ed in una richiesta di svolta programmatica e di metodo non più rinviabile.

Alla base delle scelte non condivise, noi crediamo esserci ragioni profonde e non soltanto questioni di campanile e/o territoriali.    Vi è forse una vera e propria concezione di fare politica che è messa in discussione.

Avevamo avvertito ed anche rilevato pubblicamente il distacco tra la svettante pretenziosità e verbosità della prosa presidenziale e le decisioni concrete, davvero poco innovative (es. proroghe Enti  partecipati anziché altri, politica culturale, tagli ingiusti di punti nascita ecc. ) senza alcuna programmazione se non la gara defatigante e umiliante a chi può spingere di più.

In Abruzzo purtroppo siamo pieni di esempi in negativo di questa politica, ci aspettavamo un salto di qualità,” un cambiare verso”,  perché non abbiamo davvero bisogno di novelli Conducator, ma di umili lavoratori della politica e dell’amministrazione.

Si chiede in definitiva una verifica programmatica e metodologica, una riflessione territoriale e sul metodo di governo.     E’ quello che avevamo auspicato ad Atri e non solo. 

  Bene! Non tutti i mali vengono per nuocere e noi ci batteremo perché si ottengano dei risultati positivi.

A proposito degli altri del PD, come il politico di lunga lena, quasi “garante”, On. Giovanni Lolli, non ha niente da dire?

Il capogruppo PD Atri Alfonso Prosperi