Pubblicato Giovedì, 06 Agosto 2015
COMUNE INADEMPIENTE
 SENZA IDEE E SENZA BILANCIO!
Il Comune di Atri perde il pelo ma non il vizio, mentre ci si perde in sterili polemiche sull’intitolazione di piazze e strade, solo dopo circa un anno e mezzo dal primo episodio la Giunta Astolfi ci ricasca e ancora una volta non approva il Bilancio Preventivo del Comune di Atri entro il termine fissato dalla Legge al 30 Luglio. Nonostante ci sia stato proprio il 30 Luglio un Consiglio Comunale e nonostante sia stato convocato con sollecitudine un ulteriore Consiglio Comunale per l’8 Agosto senza che sia minimamente prevista l’approvazione del Bilancio preventivo, la Giunta Astolfi evidentemente non ritiene urgente approvare un così importante strumento contabile, fondamentale per il prosieguo dell’attività Amministrativa. Questo cosa comporta? Comporta innanzitutto che il Segretario Comunale dovrà comunicare tempestivamente (se già non lo ha fatto) al prefetto l’inadempienza del Comune di Atri, che verrà diffidato a predisporre entro breve termine il Bilancio Preventivo 2015, al fine di evitare la nomina di un commissario che si sostituisca all’Amministrazione Comunale nella redazione del documento di programmazione contabile. 
Probabilmente non si arriverà a questo punto, ma da questa situazione emerge inequivocabilmente un aspetto: l’Amministrazione Comunale, sempre molto celere nell’incrementare l’entità della tassazione locale, infatti anche quest’anno è stato previsto un incremento dell’aliquota dell’IMU agricola e della Tari per le utenze non domestiche, oltre alla conferma delle altre aliquote già al massimo di Legge confermando la nostra cittadina come tra i Comuni con la pressione fiscale più alta in Italia, si dimostra poco responsabile in quanto non approvando il Bilancio Preventivo palesemente non sembra avere una idea chiara di sviluppo della nostra cittadina né una chiara programmazione su come investire i soldi che entrano nelle nostre Casse Comunali. Questo inevitabile ritardo che ci sarà nell’approvazione del Bilancio, comporterà un ulteriore e patologico prolungamento dell’esercizio provvisorio sull’attività gestionale dell’Ente che presuppone, come già ribadito, una grave assenza di programmazione che vanifica inevitabilmente la funzione stessa del Bilancio Preventivo, oltre ad esporre l’Ente al rischio di negativi esiti gestionali.
Non possiamo più accettare questa inadempienza che ormai sembra essere una prassi consolidata, non possiamo più accettare che Atri viva continuamente un futuro incerto essendo condannata continuamente a navigare a vista.
 
Il Movimento Civico, Atri non si Tocca