Pubblicato Mercoledì, 22 Luglio 2015

RIAPRONO LE CUCINE ALLA CASA DI RIPOSO S. RITA

PRODOTTI BIOLOGICI PER LA MENSA DEGLI OSPITI

Prosegue l’implementazione dei servizi della Asp n. 2 di Atri (Te). Sono state riaperte le cucine della casa di riposo Santa Rita di Atri, chiuse due anni or sono durante la gestione commissariale della struttura. “Preparare i pasti per i nostri ospiti in loco significa aumentare ulteriormente la qualità dei servizi che l’Azienda di servizi alla persona di Atri è in grado di erogare – dichiara il presidente Mimma Centorame -. Al momento del nostro insediamento ci siamo subito concentrati su alcuni obiettivi e, tra questi, c’era quello di tornare a preparare i pasti all’interno della struttura che ospita gli anziani. Il servizio, dopo la chiusura disposta a luglio 2013, esattamente due anni fa, per affidare la preparazione dei pasti all’esterno tramite una ditta convenzionata, è essenziale per la nostra azienda che è in grado di gestire l’intera attività dell’istituto Santa Rita. Gli stessi vecchietti si sono dichiarati soddisfatti dei pasti dopo aver visto le cuoche al lavoro nella cucina che aveva bisogno solo di una “spolverata”. Per festeggiare il ritorno al lavoro delle cucine è stato preparato un apposito menù composto da pasta e ceci, polpette con peperoni con contorno di purè di patate e insalata, frutta e vino. Il valore aggiunge – prosegue il presidente Centorame – non riguarda solo la lavorazione dei pasti all’interno del ricovero ma anche l’acquisto di prodotti biologici certificati, a chilometro zero presso produttori locali, anche loro certificati. Abbiamo colto, dunque, diversi obiettivi: la riapertura delle cucine, la soddisfazione degli ospiti grazie al gradimento e alta qualità del cibo, un aiuto all’agricoltura bio certificata locale in modo da incidere il meno possibile sul trasporto e conseguente produzione di gas di scarico dei mezzi di trasporto. Ma per la casa di riposo Santa Rita non è tutto – conclude la Centorame – a breve avvieremo lavori per un importo di circa 50mila euro che serviranno a migliorare ulteriormente la qualità della vita dei nostri ospiti”.