Pubblicato Lunedì, 08 Giugno 2015

I PROFESSIONISTI TECNICI ATRIANI RISPONDONO CON DUREZZA ALL'ASSESSORE FELICIONE

"NON PERMETTIAMO A NESSUNO DI SPARLARE SU DI NOI!"

Nel corso del Consiglio Comunale del 28/05/2015 l'Assessore alla Cultura e alla MLG Domenico FELICIONE, in risposta all'intervento del Capogruppo di opposizione il quale affermava che il settore dell'edilizia in Atri é in crisi anche a causa della mancata approvazione dei nuovi strumenti urbanistici adottati, ha fatto delle affermazioni a dir poco lesive della immagine, se non offensive, dei Professionisti Tecnici ATRIANI. 

FELICIONE con veemenza ha affermato:

- che i tecnici continuano a chiedere e a richiedere notizie sui Piani;

 - che il Piano ha ottenuto quattro premi nazionali e a “nessuno” dei tecnici locali va giù che sia stato premiato. Ricorda che, a suo modo di vedere, i tecnici sono stati sempre ostili, anche in corso di redazione dei Piani;

- infine, dando il meglio di sé, che " lo svuotamento del Centro Storico ha radici lontane. I quartieri dormitorio che sono stati creati, che tanto piacciono ai tecnici perché con due schizzi fanno un quartiere così, mentre invece nel Centro Storico a lavorare a ristrutturare nel centro storico come Atri porta tanto lavoro. Hanno creato lo spopolamento dei Centri Storici non solo ad Atri, ma anche nelle frazioni e dico anche di Casoli perché con i quartieri dormitorio che sono stati creati Casoli nel C.S. conta pochissimi abitanti"

L'APTA, Associazione Professionisti Tecnici Abruzzesi, nata proprio ad Atri con lo scopo di difendere tra l'altro la professionalità e la dignità morale ed intellettuale dei professionisti, sente il dovere di rispondere a tali affermazioni.

L'Assessore é risentito perché i tecnici (o meglio l'APTA??!!) hanno chiesto più volte notizie sul l'iter di approvazione dei nuovi piani e afferma che la lungaggine è solo colpa della Regione che in tre anni non ancora approva il Piano.

Aveva ben ragione l'APTA ad insistere a chiedere notizie!! Gli assessori di turno rispondevano sempre in maniera vaga dicendo "siamo in dirittura di arrivo" o "manca pochissimo" senza riferire il reale stato delle cose e cioè che i piani non potevano essere approvati perché in contrasto con il Piano Regionale Paesistico, cosa a loro ben nota.

Infatti con la approvazione delle osservazioni (ben 243 presentate alla faccia del gradimento del Piano proposto!!!! ) nel Consiglio Comunale di Marzo 2013, 27 erano in contrasto con il Piano Regionale Paesistico e quindi rendevano di fatto non approvabile il Piano. Successivamente la Regione Abruzzo, nel novembre 2014 con la Legge R. n. 40, modifica la legge di riferimento e rende risolvibile il problema.

Conseguentemente solo a gennaio 2015 il Comune di Atri compie gli ultimi atti previsti dalla nuova legge regionale. Quindi i tre anni attribuiti dall'Assessore Felicione alla inerzia della Regione in effetti sono solo responsabilità della Amministrazione comunale e della superficialità con la quale ha esaminato le osservazioni.

Sul riferimento di Felicione che in passato i piani hanno impiegato venti anni ad essere approvati, sarebbe interessante conoscere a quale si riferisce in dettaglio giacché risulta che nessun piano abbia mai avuto un iter di approvazione lungo 20 anni.

Riguardo ai premi, l'APTA deve ricordare che, in più incontri ufficiali e in diversi documenti consegnati, ha sempre sostenuto di condividere le impostazioni teoriche e metodologiche dei Piani, ma di non condividere assolutamente “come” questi bei principi sono stati calati nella realtà locale. E' evidente un netto distacco fra parte teorica e parte pratica.

I premi sono stati vinti dalla “parte teorica”.

La “pratica”, ossia il piano visto dal territorio, è che è arrivato un grandissimo numero di osservazioni. Tra queste va ricordata l'osservazione (approvata) dell'ufficio tecnico del comune di Atri che modifica sostanzialmente tutto il testo delle Norme Tecniche (su questa osservazione molti suggerimenti erano stati forniti proprio dall'APTA).

Comunque, i tecnici Atriani non sono scontenti dei premi conquistati, sono scontenti perché non c'è ancora un Piano operativo, convinti che un piano prima diventa operativo prima può essere “aggiustato” per essere un piano adeguato per il territorio Atriano oltre che per i concorsi.

Del resto, il compito principale di un Piano è quello di essere rispondente alle esigenze del territorio, non quello di partecipare a concorsi a premi.

Infine sul fantasioso tentativo dell'Assessore FELICIONE di spiegare le motivazioni dello spopolamento del Centro Storico, viene da chiedersi da cosa derivi questo astio nei riguardi dei tecnici per arrivare ad affermare che l'espansione della città è avvenuta perché conveniente per i tecnici che con "due schizzi" progettano nuovi quartieri!!

I quartieri di espansione ovunque, e quindi anche in Atri e in tutto il suo territorio, sono stati il fenomeno della crescita economica, sono stati gestiti dai politici e non dai tecnici e se non sono stati dotati dei servizi che erano previsti negli strumenti urbanistici è solo responsabilità della classe politica che non ha ritenuto di investire in questa direzione. Anzi recentemente in alcune zone, le aree che erano previste a verde pubblico o attrezzature sono state date ai privati perché vi installassero campi fotovoltaici. Giusto per essere coerenti con il risparmio del suolo!!!

Si può sicuramente affermare che la originalità della spiegazione allo spopolamento data da Felicione sia effettivamente degna di un premio: quello della ignoranza, riconoscimento attribuito a chi non conosce adeguatamente l'argomento di cui parla.

Del risentimento verso la nostra figura professionale non ne comprendiamo la motivazione, ma è certo che la categoria dei Tecnici Atriani non permette a nessuno di sparlare così tanto e tanto facilmente contro di sé!!

A.P.T.A. - Associazione Professionisti Tecnici Abruzzesi