RICORDO DEL PROFESSOR ANTONIO DI FELICE

FEDE E CULTURA, LA SUA VITA 

Ha esalato l’ultimo respiro il Professor Antonio Di Felice, preside a riposo e umanista. Era nato a S. Margherita di Atri, nel 1932 e si era laureato in lettere, cominciando subito l’insegnamento per giungere alla dirigenza scolastica, in vari luoghi.

Il Prof. Di Felice era fratello di Mons. Francesco, venuto a mancare lo scorso anno, già Sotto-Segretario del Pontificio Consiglio per la Famiglia e Canonico di S. Pietro. Entrambi erano legati ad Atri, non solo per ragioni territoriali, ma anche perché una zia era clarissa nel Monastero di S. Chiara. Inoltre in Atri, Mons. Francesco aveva vissuto alcune tappe propedeutiche al sacerdozio, in S. Agostino, perché la Cattedrale era impraticabile.

Il Prof. Di Felice, nel 1988, fu tra i fondatori dell’associazione culturale “Luigi Illuminati” in Atri, per promuovere l’opera del canonico atriano, poeta trilingue e docente all’Università di Messina. Dell’associazione fu vice-presidente e con il presidente Giovanni Verna, visse momenti intensi come il IV° centenario della Ratio Studiorum, promulgata da P. Claudio Acquaviva, Preposito Generale della Compagnia di Gesù, zio del Beato Rodolfo, nonostante pochi anni di differenza, entrambi nativi di Atri. Senza dimenticare le ristampe e le pubblicazioni di vari libri.

Nel 2003 partecipò alla trasmissione su Tele-Atri, nel ricordo del Prof. Pino Zanni Ulisse, fondatore dell’Archeoclub di Atri, e attualmente eponimo della sezione atriana. In quel momento televisivo il Prof. Di Felice mise a fuoco la storia di Atri, con tutte le implicazioni religiose e civili.

Dopo la prematura dipartita di Giovanni Verna, nel 2011, il Prof. Di Felice cercò, con i sodali, di continuare l’attività dell’assocazione “Illuminati”. Fu la volta di un ciclo ridotto di conferenze, all’auditorium “S. Agostino”, sempre su tanti temi culturali, con l’intervento di oratori di spicco, come P. Enzo Fortunato, attuale Direttore della Sala Stampa della Basilica di S. Pietro e Stefano Trinchese, storico del cristianesimo. Il Prof. Di Felice, giungeva puntualmente da Roseto, e partecipava con gioia ed entusiasmo. Ha partecipato fino al covid19, con l’organzzazione instancabile e incrollabile del Prof. Tommaso Antonelli, perché poi, per motivi di salute non è più salito in Atri e le conferenze sono diminuite.

Collaborava con “L’Araldo Abruzzese” e altre riviste culturali. Si era appassionato di Gioachino da Fiore, figura di nicchia, indirettamente legata ad Atri, perché originaria della provincia di Cosenza era Isabella Spinelli, consorte di Giovanni Antonio Acquaviva, genitori di Claudio, il secondo fondatore della Compagnia di Gesù. Gli scritti del Prof. Di Felice erano sapidi, interessanti e piacevoli, perché inseriva sempre l’amore per le radici abruzzesi. Un altro interesse, come amava ribadire, era il gesuita Lorenzo Rocci, autore del mastodontico vocabolario di greco, incubo di tanti studenti. Il Prof. Di Felice ha tracciato un ritratto del religioso laziale, intento a stare a capo chino sul greco, ma sempre dopo la celebrazione dell’Eucarestia, celebrata alle prime ore dell’alba.

Amico di Armando Traini, fondatore del sodalizio abruzzese-molisano a Padova, il Prof. Di Felice era umanista a tutto tondo. Era uomo di grande fede, e profonda comprensione e generosità. Le esequie sono state celebrate nella Chiesa dell’Assunta a Roseto, dove aveva trascorso tanti anni, e le spoglie sono tumulate nel camposanto di S. Margherita, segno tangibile dell’affetto verso le radici.

SANTINO VERNA